16.
LOUIS.
La cena passò tranquillamente tra risate e chiacchiere.
La madre di Harry sembrava così fiera del figlio, che quasi stava per mettersi a piangere. Il padre era esattamente la copia del riccio, simpatico ed estroverso, ma allo stesso tempo dolce.
Il ragazzo non parlò molto, sembrava assorto nei suoi pensieri, e fissava un punto a caso della sala.
Io mi ero limitato a sorridere falsamente ai complimenti degli Styles e a rispondere alle solite domande.
Finito il dolce, decisi di andare in camera. Dopo aver chiesto il permesso ai miei genitori, mi alzai e feci un cenno con la testa ad Harry, sperando avesse capito.
Le mie ipotesi furono confermate, quando strusciò la sedia sul pavimento e mi affiancò.
-
«Bella camera.»
Disse sorridente, fissando gli innumerevoli poster appesi ovunque.
«Anche a me piace moltissimo.»
Iniziai a torturare le mie povere mani a causa dell'agitazione, o molto probabilmente perché non sapevo cosa dire.
Lui iniziò a fissarmi insistentemente, e dopo qualche secondo decise di aprir bocca.
«Facciamo così, vediamo se mi conosci a sufficienza. Io ti farò delle domande riguardanti i miei gusti e le mie passioni e tu dovrai rispondere. Se sbaglierai, dovrai confessare una tua figuraccia imbarazzante o dovrai rispondere ad una domanda personale.»
Sorrisi ringraziandolo mentalmente per aver trovato la soluzione più logica e mi sedetti al suo fianco, sopra il mio letto.
«Ci sto, anche se non ti conosco molto bene.»
Lui mi sfiorò una mano con la sua e avvampai improvvisamente.
«Mi dispiace Lou, ma non possiamo fare viceversa perché io conosco praticamente la tua intera vita. I tuoi video mi hanno informato a sufficienza.»
Mi fece un occhiolino e tirò fuori quel suo sorriso smagliante, che mise in mostra le sue fossette.
«Oh, va bene. Quante domande mi farai?»
Chiesi curioso.
«Cinque.»
«Perfetto. Vai con la prima, Styles.»
Iniziò a riflettere, gli occhi concentrati e la fronte leggermente aggrottata.
«Colore preferito.»
Disse banalmente.
«Mmm, penso sia il nero.»
Immaginai i pochi colori che potevano interessare ai maschi e iniziai con il più semplice.
«Sbagliato. É il grigio.»
Disse ghignando.
«Dannazione.»
«Domanda personale o fatto imbarazzante?»
Ovviamente avevo sbagliato alla prima domanda e quindi mi toccò la suddetta punizione.
«La prima.»
Le mie figure erano troppo indicibili.
«Quando hai dato il tuo primo bacio?»
Semplice riccio.
«Se intendi sulla bocca, avevo circa quattordici anni.»
Il suo sguardo era posato sulla mia figura e sentivo il mio corpo andare letteralmente in fiamme.
«Okay. Qual é il mio sport preferito?»
«Se non ricordo male, la boxe, e poi fai diversi allenamenti per il tuo fisico.»
«Come fai a saperlo?»
«Snapchat?»
«Ah, giusto. Complimenti piccolo, esatto.»
«La terza.»
Dissi con modestia.
«Nome di mia mamma.»
«Penso sia Anne.»
«Imbattibile.»
Disse un po' dispiaciuto.
Probabilmente voleva venire a conoscenza delle più improbabili e vergognose vicende che hanno caratterizzato la mia adolescenza.No Styles, non sai con chi hai a che fare.
Pensai mentalmente.
«Next.»
«Quanti ragazzi ho avuto?»
Fantastico, non pensavo mi facesse quella domanda.
Non ne avevo la minima idea, ma bello com'era, poteva aver avuto una fila infinita di ragazzi eccitati al seguito.«Venti?»
Tentai.
«Ma per chi mi hai preso?»
Scoppiò in una sonora risata e mi sentii improvvisamente impotente, incapace di ribattere.
Ero in uno stato di palese imbarazzo.
«Quante?»
Provai a chiedere.
«Curioso?»
Ammiccò.
«Assolutamente no.»
Risposi convinto.
In realtà la curiosità mi stava mangiando vivo.
«Tre, solo tre.»
La sua espressione cambiò radicalmente.
Forse avevo tirato fuori una questione delicata e per la quale aveva certamente sofferto.Cercai di risollevare l'atmosfera.
«Certo che sei lento a fare queste domande! L'ultima Harry!»
Lui si riprese dal suo momentaneo momento di tristezza e mi accontentò.
«Aspetta un attimo Louis, in teoria dovresti rispondere ad una domanda personale.»
Mi guardò con malvagità.
Cercai di ribattere ma la porta si spalancò improvvisamente.
Anne ci guardò dolcemente e disse al figlio che dovevano tornare a casa.
Harry le chiese solo qualche altro minuto e la madre acconsentì.
«Scusa piccolo, mi sono dimenticato che domani io e Gem dobbiamo andare da nostro cugino in Scozia, perciò ho la sveglia ad una determinata ora.»
«Tranquillo.»
«Niente punizione allora.»
Rilasciai un sospiro di sollievo alle sue tre parole.
«Ma rispondi all'ultima.»
«Okay.»
«Qual é il mio prototipo di ragazzo perfetto?»
«Justin Bieber?»
«No. Riprova.»
«Johnny Depp?»
«No.»
«Dylan O' Brien?»
«No.»
«Chi Harry, chi?»
«Tu Louis. Sei tu il ragazzo più bello.»
Continua...
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Snapchat ➳ Larry
FanfictionLouis Tomlinson ha 24 anni, capelli lisci castani, occhi azzurri e un sorriso che illumina il suo viso. Fare video su YouTube era solo una passione, e grazie a questa passione conoscerà Harry. Harry Styles ha 21 anni, capelli ricci, occhi verde smer...