Capitolo 49

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Erano ormai le undici di sera, quando la porta si spalancò improvvisamente.

Eccolo.

Lui era lì.

Solo, fortunatamente.

Di una bellezza da mozzare il fiato, una camicia rosa pallido che faceva risaltare la sua pelle leggermente abbronzata.

Senti una presa stringerle i fianchi, una presa salda e decisa. Bastò abbassare leggermente il viso per capire che quel braccio che le stava circondando la vita era di Matteo.

Un paio di persone si erano girate insieme a loro, mentre i loro occhi si spostavano tra i due ex amorosi.

I loro sguardi si incrociarono, per un paio di secondi sembrati ore.

La musica continuava a suonare a palla, a penetrare le orecchie, così come la gente che ballava indifferente.

"Andiamo..." le disse Matteo afferrando il braccio, trascinandola più in là anche se di andarsene lei non ne aveva proprio voglia.

Sarebbe voluta stare lì a fissare quegli occhi castani, di cui si era innamorata. E lo avrebbe fatto altre milioni di volte.

Si ritrovò presto distaccata dalle sue pupille, ritrovandone due altrettanto marroni, ma non con lo stesso splendore di quelli antecedenti, poco ma sicuro.

Due mani scesero sulla vita, quelle due mani apparentemente sconosciute.

"Tutto bene?"

"Sì" rispose con poca decisione, praticamente nulla.

"Vado a prendere da bere, se non ti dispiace" continuò.

"No, assolutamente"

Si diresse verso il bancone, non troppo colmo di persone, dato che erano tutti in pista.

"Un mojito, grazie" fece un cenno con la mano al barista.

"Ci vai giù pesante stasera!"

"Thessa!"

Si abbracciarono.

"Quanto mi dispiace per quello che ti è successo, credimi" la strinse più forte.

"È tutto ok"

"No, non lo è. Benedetta è stata una vera stronza!"

"Non dire così... è una tua amica, oltretutto"

"Fidati, credevo fosse diversa. Cambiando argomento: ma quindi tu e Pessina..." un ghigno di comparse sul suo volto.

"No! Assolutamente no! Pura amicizia"

"Eppure non me la dai a bere. Ti mangia con gli occhi"

"Ma che dici!"

"Guardalo tu stessa" indicò le sue spalle.

Neanche il tempo di girarsi, che vide lo sguardo di Matteo fisso su di lei. Il suo viso andò in fiamme.

"Dai, vai da lui, parliamo in momenti migliori"

"Ciao Thessa, ci sentiamo presto eh"

"Contaci"

°°°

Ondeggiavano da chissà quanto tempo, lasciandosi trasportate dal ritmo della musica.

Monica e Matteo erano più distaccati, seduti di fronte su un tavolino a sorseggiare coca-cola, giusto per non andare avanti di drink e alcol.

Filo Rosso - Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora