Capitolo 28

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Era passata una settimana da quel litigio e le cose andiavano a gonfie vele.

Quella sera sarebbero andati a cena poiché a mezzanotte Monica avrebbe compiuto diciassette anni, quindi era andata fuori con i ragazzi.

Indossava un vestito in raso nero, che le lasciava la schiena scoperta e dei tacchi. Federico, invece, uno smoking anch'esso nero. Quando lei uscì dal bagno, dopo essersi fatta dei boccoli morbidi che cadevano sulle spalle, il ragazzo la stava divorando con gli occhi.

"Allora? Come sto?" Chiese lei facendo un giro su sè stessa.

"Sei... sei bellissima cazzo"

Lei si avvicinò al suo ragazzo, lasciandogli un umido bacio sulle labbra, delicato. Lui poggiò la mano sul suo fianco, spingendola verso di sè, baciandola in modo ancora più spinto, chiedendole l'accesso che lei ovviamente diede.

"Resterei ancora qua, ma ci aspettano gli altri al ristorante" disse lei, tirandogli il colletto della camicia.

Oggi ce la stava mettendo tutta per farlo impazzire. Federico socchiuse la bocca, per poi fare un sorriso. Sentiva le farfalle allo stomaco, ancora una volta il suo cervello era in tilt.

Il ristorante distava poco dall'hotel, una decina di minuti, ma bastarono per far calmare Federico. Le mise la mano sulla coscia, come era solito fare.

Scesero dalla macchina, camminando abbracciati fin dentro il ristorante.

"Ragazza, ma quanto sei bella stasera?" Disse Ciro avvicinandosi.

Lo salutarono.

"Calmati Ciro, anche se sta veramente bene" rispose Lorenzo.

"Federico, ti faccio i miei complimenti"

"Nicolò ti spacco la faccia" rispose Federico abbracciandolo e stringendo la presa.

"Dov'è il mio Teo?"

"Qua piccina!"

"Sei bellissima" le sussurrò all'orecchio mentre si stavano abbracciando.

"Ho capito, oggi ti dovrò sorvegliare bene bene" disse Chiesa.

Si sedettero al loro tavolo, Monica di fronte Federico, affianco aveva Lorenzo e Matteo.

Iniziarono a mangiare, ma tutto non andava tranquillamente.

La cantante stava cercando di provocare Federico in ogni modo, e ci stava riuscendo a pieni risultati. Col piede riusciva ad accarezzare la sua gamba, fino al ginocchio, tenendo gli occhi fissi sui suoi.

Federico era in uno stato di estasi, non riusciva a mandare giù i bocconi senza difficoltà, ingoiava rumorosamente.

"Fede tutto bene?" Chiese Nico.

"Si si" rispose rivolgendole uno sguardo serio.

Le scappò una risatina, si stava divertendo.

"Andiamo a ballare in pista?" Propose Ciro. Tutti accettarono.

"Mi concedi un ballo?" Le chiese Matteo, porgendole la mano.

"Ma certo"

Si alzarono tutti. Federico teneva gli sguardi fissi su loro due, nonostante ballasse con gli altri. Teo aveva le mani sui suoi fianchi, mentre lei teneva le braccia attorno al suo collo. Continuavano a guardarsi ininterrottamente quei due fidanzati.
La gelosia percorreva il corpo del ragazzo, teneva la mascella serrata e questo la fece esaltare.

Finì la canzone.

"È stato un piacere Teo"

"Non dirlo a me"

Si allontanò improvvisamente, mentre Chiesa continuava a seguirla con lo sguardo. Disse qualcosa all'orecchio del dj, poi tornò.

Si avvicinò al fiorentino, il quale capì che voleva ballare con lui. Partì "I wanna be your slave".

Lui posò le mani poco sotto i fianchi, lei intorno al collo, avvicinandosi al suo orecchio, canticchiando.

"I wanna touch your body so fucking eletric" sussurrò sfiorando il suo orecchio con le labbra.

"Smettila"

"Di fare?"

"Di provocarmi"

"Non lo sto facendo"

"Oh, si invece. Prima al tavolo, poi con Pessina e ora con questa canzone"

"Mi sto semplicemente divertendo, no?"

"Stronza" la avvicinò ancora di più a sè.

Ripresero a guardarsi, con le fronti poggiate l'una sull'altra. Scattò il bacio, Federico non resistette più, si fece sempre più intenso.

Lei si staccò di botto.

"Scusa Chiesina, credo sia l'ora di soffiare sulle candeline" disse con un sorrisetto malizioso.

"Fottiti"

"Fottimi" stavolta anche Federico ricambiò il sorriso, portandosi una mano alla fronte asciugandosi il sudore e la bocca con l'altra.

Portarono la torta, rigorosamente al pistacchio, e Monica soffiò sulle candeline col numero diciassette. I ragazzi applaudirono.

"Auguri stronza" le disse Federico, dandole un bacio che durò qualche secondo.

"La mia piccina sta diventando grande" urlò Matteo, correndo ad abbracciarla.

Anche gli altri tre lo fecero.

Finirono la torta e passarono ai regali. Sì, solitamente si aprono prima quelli, ma loro erano alternativi.

Aprì prima quello di Nico, un vestito favoloso bianco lungo. Lo abbracciò, dandogli un bacio sulla guancia. Lo stesso per Lore e Ciro, i quali regalarono un bracciale e dei costumi da bagno, che piacquero molto soprattutto a Federico.
Matteo, invece, le diete un cofanetto con all'interno una collana d'argento che terminava con un cerchio.

"Teo..."

"Ti piace?"

"È stupenda"

Lo abbracciò ancora più forte.

"Come te" le sussurrò.

Federico si avvicinò con un altro cofanetto, ricoperto di velluto rosso.

"Questo 'mo le fa la proposta di matrimonio" disse Immobile.

"Ma che matrimonio, staij inguajat" rispose Lorenzo.

"Dimmi che il regalo è un Baby Chiesa" supplicò Nicolò.

"No... cioè sì anche quello, ma c'è dell'altro" rispose Federico, guardando dritto negli occhi la sua ragazza, che stava sorridendo come un'ebete.

All'interno della scatolina vi era un anello: tutto d'argento con un diamante sopra, era semplicemente meraviglioso.

"Questo per far capire ai rimbambinti che ti vanno dietro che sei impegnata"

"Tu sei un pazzo" disse lei con gli occhi lucidi.

"Di te, piccola" si avvicinò dandole un bacio dolce. Lei lo abbracciò.

Dopo una mezz'oretta si salutarono, recandosi nei loro rispettivi hotel.

"Fede, avvisa se ci sarà un Baby Chiesa eh" disse Nicolò facendogli l'occhiolino.

"Amore, andiamo subito in hotel!" Urlò prendendola in braccio e correndo, mentre tutti ridevano.

"Non ce la distruggere" urlò a sua volta Matteo.

"Non ve lo garantisco" rispose Chiesa, salendo sulla macchina.

Arrivarono in poco in hotel, dove una notte irrequieta li stava aspettando.

spazio autrice

ok, avviso subito che il prossimo capitolo sarà un po' spinto, ma volevo dare una nota piccante alla storia e in più immortalare un passo importante della relazione, ci sta una volta ogni tanto.

al prossimo capitolo, allora! <3

Filo Rosso - Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora