Capitolo 21

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Si erano preparati, non troppo eleganti, del resto era una cena di famiglia, ma Federico voleva fare un'ottima impressione, inconsapevole di essere già amato da loro per il suo incredibile talento. Voleva stupirli anche dal punto di vista caratteriale, come aveva fatto con la figlia.

Lei indossava una t-shirt corta blu e dei pantoloncini jeans; lui, invece, una maglia verde militare e dei jeans neri.

Arrivarono sotto casa e suonarono. Monica notò che Federico era molto nervoso, la mano gli tremava.

"Ehi, calma" disse lei, afferrando la mano.

"Scusa, sono nervoso"

"Andrà tutto bene, tranquillo"

La madre aprì la porta.

"Ciao ragazzi! Tu sei Federico, mia figlia mi ha parlato di te. Prego, accomodatevi. Purtroppo saremo solo noi quattro stasera, come saprai i miei altri due figli vivono in Emilia Romagna"

Federico sorrise e annuì. Poco dopo ecco arrivare il padre, uomo molto alto e dalla stazza imponente.

"Ciao! Piacere, il padre di Monica. Che onore avere qua il fantastico Federico Chiesa"

"Papà..."

"È tutto ok... grazie, anche per me è un piacere conoscervi" disse premurosamente lui.

"Per cena ho fatto la cotoletta di pollo con patatine, Monica mi ha detto che ti piaceva"

"Sì"

Si sedettero a tavola, iniziando a mangiare.

"Raccontatemi... com'è che vi siete conosciuti?" iniziò la madre.

"Quando lei era alla scuola di Amici, mi aveva scritto su Instagram e da lì è nato tutto"

"Oh sì, quando mezza Italia ha saputo della sua cotta per te" risposte il padre ridendo.

Monica aveva il viso paonazzo.

Fede le posò un mano sulla coscia, sorridendole.

"Quando Monica ha detto che ti avrebbe presentato a noi, siamo rimasti sorpresi. Sei il suo primo ragazzo"

Lui sorrise ancora di più, era divertito.

"Grazie mamma"

Finirono di mangiare, la madre andò a prendere il dolce.

"Ci ha anche detto che ti piaceva la cheesecake... abbiamo preso quella al pistacchio, lei ne va matta"

Gli occhi degli amanti si accesero, una bontà per il palato.

Finita completamente la cena, stiedero per un po' sul divano. Monica poggiò la testa sulla sua spalla e finì per addormentarsi, o meglio era in uno stato di dormiveglia.

"Starete qua stanotte?"

"No, andremo in hotel. Nei prossimi giorni ci raggiungeranno i nostri amici per una vacanza qua in Sicilia"

"Oh, capito. Sai Federico, ora che si è addormentata, volevo dirti che vedo Monica molto presa da te, è proprio felice. Quando mi parla di te, le si illuminano gli occhi"

"Sa, anche io tengo particolarmente tanto a sua figlia, è veramente una bella persona e voi non siete da meno. La cena era squisita, grazie dell'ospitalità"

"Figurati, potete venire qua quando volete"

"Credo che ora sia il momento di andare, prima che si faccia troppo tardi. Grazie ancora, buonanotte"

Salutò i parenti e svegliò la ragazza.

Lei era fin troppo assonnata per scendere le scale, così lui la prese in braccio. Aprì la macchina e la fece sedere sul posto del passeggero, allacciandole la cintura. Inutile dire che dovette portarla lui stesso nella stanza d'hotel, facendola distendere sul letto.

"Non so, vuoi che ti metta anche io il pigiama?" se la rideva.

"Mhmh"

"Ma io stavo scherzando!"

"Per favore, sono stanca" sussurrò lei.

Prese il suo pigiama e con delicatezza levò i vestiti. La ammirò per qualche istante, era così bella. Si svegliò da quella paralisi e le mise finalmente il pigiama, rimboccandole le coperte, o meglio il lezuolo.

La strinse a sè.

"Sono stato davvero bene stasera, mi piacciono i tuoi genitori"

"Bella soprattutto la parte in cui tu dici di tenere a me"

"Allora eri sveglia!"

"Probabile"

"Come devo fare con te?"

"Non riusciresti senza"

"Su questo hai ragione"

Lei strinse la presa.

"Buonanotte piccola"

"Buonanotte amore"

"COME MI HAI CHIAMATO?"

"Amore?"

Lui iniziò a riempirla di baci.

"Non sto capendo"

"Nulla, stavo sclerando, le farfalle hanno preso il sopravvento"

"Stupido che sei..."

"Sh, dormi tu"

Dormirono stretti l'uno all'altra.

Le vacanze in Sicilia erano appena iniziate!

Filo Rosso - Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora