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James aveva ancora il cellulare all orecchio.
<<Hanno detto che non hanno una figlia>>
<<Come non hanno una figlia?
Ma erano loro le persone giuste>> chiese Kevin.
<<Sì>>
Il poliziotto avrebbe richiamato di nuovo, ma non ora.
Il detective estrasse dalla tasca il disegno dei fiori dell'anemone e le parole scritte. Non capiva cosa dovesse cercare, cercò di capire se ci fosse un messaggio all interno delle parole, sbuffò esausto per tutta questa storia.
La stanza era avvolta nel silenzio, l'unico rumore era il ticchettio delle lancette dell orologio e il suo sguardo era concentrato su quel disegno.
Nick era a lavoro.
Scott lesse altre pagine del diario.

28 dicembre

"Caro diario ho sempre stessi incubi, mamma ha tolto gli specchi, aveva paura che potevo farmi male.
Oggi ho giocato con mio fratello Tim, poi mamma ha preparato i muffin, io e il mio fratello più piccolo, siamo usciti fuori a giocare con la neve, abbiamo visto la macchina di papà.
Era tornato da lavoro, ci siamo avvicinati per salutarlo.
LEI era lì, l'ho vista, ho fatto una corsa in casa e mi sono chiusa a chiave nella stanzetta, non poteva prendermi.
Ero al sicuro"

Il profiler notò delle pagine strappate.
Intanto lo psicologo cercò di parlare con Kassy, la ragazzina scrutavano la stanza.
Lo psicologo incominciò.
<<Kassy ti piace disegnare?>>
Lei annuì.
Howie lasciò sola la ragazza per qualche minuto, quando lei ebbe finito, lui rientrò, prese il disegno e lo conservò.
<<Kassy, tu hai un fratello vero?>>
La ragazza non rispose, si limitò ad annuire.
<<A te piace il Natale?>>
Kassy annuí poco convinta ,quando
Howie chiese se lei volesse raccontare come aveva trascorso il Natale e i giorni seguenti, la ragazza si chiuse in sé stessa, si perse nei suoi pensieri e per qualche minuto sembrava assente.
<<Dici che spesso fai brutti sogni, te li ricordi?>>
<<Si>>
<<Nei tuoi sogni cosa c'è ?>>
<< c'è uno specchio, sangue e un coltello>>
Howie notò che questi oggetti comparivano spesso nei sogni della ragazza.
<<Fai spesso questi sogni?>
<<Si, ieri ho sognato uno specchio incrinato, prendevo pezzo rotto e lo lanciavo verso lo specchio, poi era tutto buio, non c'era né il pavimento né il soffitto, camminavo scalza nel buio e dopo mi sono trovata dentro un cubo di vetro>>
Bussarono alla porta.
Kassy si voltò, aveva uno sguardo terrorizzato, lo psicologo notò che era la seconda volta che Kassy si spaventava al bussare della porta.
La prima volta quando venne Jack, l'ex poliziotto.
Cercò di tranquillizzarla e si diresse alla porta.
L'aprí.
<<La cena è pronta>>
informó Kevin.
La serata era tranquilla.
Tutti erano assorti nei loro pensieri.
Il detective per il disegno di Amanda.
Lo psicologo per ciò che aveva detto Kassy.
Scott per le pagine strappate del diario di Kassy, voleva scoprire cosa avesse scritto la ragazza.
James pensava l'articolo che aveva catturato la sua attenzione e che avrebbe letto dopo cena.
Squillò il suo cellulare.

Kassy [In corso]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora