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31 dicembre, Nevada.

Era una notte di inverno, le strade erano ricoperte da un manto di neve e le case erano illuminate. L'albero di Natale al centro della strada illuminava la notte senza stelle e la luna piena nel cielo era coperta da una sottile nuvola.
Una ragazza di quindici anni dai lunghi capelli neri con delle trecce, occhi azzurri, viso pallido e guance arrossate per il freddo indossava un cappotto rosso per tenersi al caldo.
Vagava per le strade innevate.
Giunse ad una casa con una porta di legno e bussò.
La porta si aprì e comparve un uomo sulla trentina, alto, magro, con i capelli neri e occhi verdi.
<<Ciao ti sei persa?>>
l'uomo con tono gentile si rivolse a lei come un papà si rivolgeva alla figlia.
<<Entra che prenderai freddo>>
La ragazza non parlò, ma fissò a lungo l'uomo.
<<Kevin chi è alla porta?>>
gridò qualcuno dall'altra stanza, dopodiché venne in cucina e notò la ragazza sullo stipite della porta.
Kevin e James porsero dei guanti alla ragazza che li indossò e tenne le mani al caldo.
Lei avanzò indecisa, mise un piede dentro casa tentennando e l'altro era fuori.
Dal soggiorno comparvero tre uomini.
<< Ciao sono Howard, ti sei persa?>>
Lei scosse la testa in segno di dissenso.
Nick le portò una tazza di tè caldo che la ragazza gradì ed era ancora fuori.
Lei guardò la casa era ampia, le pareti arancioni su cui c'erano i titoli di studio dei cinque uomini.
Una vetrina piena di trofei di vari sport. Spostò lo sguardo sul tavolo apparecchiato da una tovaglia rossa, piatti vuoti, erano rimaste solo le briciole di cibo, bicchieri di vetro,
champagne e cinque sedie attorno al tavolo.
Al centro della stanza c'era un albero di natale abbellito da tante piccole luci, un camino con decorazioni natalizie. Il fuoco acceso e due poltroncine rosse.
Lei si decise ad entrare e si precipitò vicino al camino. Kevin chiuse la porta di ingresso, lei adagiò il cappotto sulla poltrona, restituì i guanti al proprietario, lo ringraziò silenziosamente, bevve il tè ancora caldo, finì di bere la bevanda e poggiò la tazza sul tavolino di vetro che aveva al centro un centrino ricamato.
All'improvviso impallidì, si diresse davanti allo specchio e diede un pugno. Il vetro si frantumò in mille pezzi, lei si ferì la mano.
Tutti guardarono la ragazza e non capirono il motivo del suo comportamento, lei guardò lo specchio rotto e i cinque uomini.
Aveva lo sguardo dispiaciuto per il disastro combinato pensò che si sarebbero arrabbiati e si aspettava un rimprovero, non successe nulla di tutto ciò, abbassò la testa, poi la rialzò e vide Howard che le sorrise dolcemente come per dirle.
"Tranquilla va tutto bene".
Intanto Howie cercò di capire il motivo di quella reazione, James tolse i cocci di vetro da terra e Nick curò la mano ferita della ragazza.
Tutti si bloccarono qualsiasi cosa stessero facendo quando udirono una flebile voce sussurrare.
<<Kassy>>

Kassy [In corso]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora