21.

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Beh, il discorso di Ian mi aveva fatto riflettere.

Tra me e Carl tutto andava bene, ma non era come prima.

Sì, Carl stava dando una svolta alla sua vita, ma probabilmente non era realmente felice.

Prima di uscire Ian mi convinse a prendere tutte le lettere che Carl teneva sotto il letto.

Erano davvero molte e sembrava difficile pensare che lui non me le voleva far leggere.

Lì era se stesso...lì era Carl.

"Lie, ho un problema..." disse mio fratello scendendo velocemente le scale.

Ero appena entrata e stavo iniziando a posare le mie cose sulla tavola.

"Bella scoperta." Dissi ironica.

"Divertente.."  disse sedendosi.

"Che succede?" Domandai andando a prendere da bere.

"Ho incontrato una ragazza alla fermata del pullman. Abbiamo parlato e ci siamo pure scambiati i numeri. Quando poi è arrivato il suo autobus mi ha detto di chiamarla. Oggi dovremmo avere il nostro primo appuntamento, ma non so come comportarmi.." disse agitato.

Ero rimasta colpita.

"Aspetta, te mi stai chiedendo un consiglio?" Chiesi avvicinandomi.

"Sì, dimmi come conquistarla." Disse appoggiando la testa sul tavolo.

"Sii te stesso, non parlare a raffica ma nemmeno lentamente, non interromperla, non fargli troppe domande, non esagerare e ricordati di avere un piano B." Dissi ridendo.

"Cosa intendi per piano B?" Domandò guardandomi male.

"Dipende dalle situazioni. Ora salgo su, buona fortuna Ben.." dissi prendendo le lettere.

Mi sorrise.

Salii al piano di sopra, chiusi la porta a chiave e mi accesi una sigaretta.

Mi sedetti a terra e iniziai ad aprire le lettere il ordine cronologico.

"Partenza"

Era il titolo, se così poteva essere chiamato, della prima lettera.

"Cara Natalie..
Mi ha fatto male lasciarti e probabilmente lo scriverò su ogni singola lettera.
Ti scrivo ora in autobus, dopo aver lasciato la stazione. Esatto! Questa lettera viene scritta da ancora pochi metri tra me e te.

Ho provato a parlarti di questo molte volte, ma non mi hai mai lasciato finire. Ti avrei detto quanto poco tempo ci sarebbe voluto per prendere un biglietto pure per te e per non restare mai lontani. Oppure ti avrei parlato di coma avrei sentito la tua mancanza e di quanto mi avrebbe fatto piacere ricevere tue notizie ogni giorno. Spero tu avveri questo mio piccolo desiderio. Già immagino la noia che avrò nel aspettare la fine dell'anno per rivederti ancora una volta.

La decisione l'ho presa da solo, ma nonostante questo spero in un possibile riavvicinamento tra me e te. La coppia più bella su questa mondo.

Hai mai avuto la sensazione di aver sbagliato?
Io sì, ma rimedio sempre mettendo in atto io mio piano B.
Qua non so quanto potrebbe funzionare e sarebbe anche sbagliato da parte mia credere di non aver fatto nulla di male....ma avrei solo che torto.
Il mio piano B, qui, sarebbe aspettare.
Cosa? Oh, non lo so.
Probabilmente dovrei solo aspettare la marea di insulti da parte tua, che merito a pieno voto.

Il Nostro Noi -Carl Gallagher-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora