24.

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"Hai chiuso la porta?" Chiesi ridendo.

"Sì...tu chiudi la bocca..." disse baciandomi.

Sorrisi.

Mi prese in braccio e mi fece appoggiare la schiena ai gelidi armadietti.

Iniziò a lasciarmi baci umidi su tutto il collo.

Avevo la testa all'indietro...

Iniziò a togliermi la maglietta...

Qualcuno bussò alla porta..

"Lascia perdere...sarà Fiona che se ne va.." disse baciando la parte superiore del mio corpo.

Non risposi..

Mi lasciò appoggiare le gambe atterra.

Iniziai anche io a togliergli qualche indumento.

Levai la cinta e slacciai il bottone dei suoi pantaloni..

Bussarono una seconda volta.

Guardai la porta.

Carl mi prese il viso e mi bloccò la bocca con la sua mano.

"Concentrati su di me..." disse slacciandomi i pantaloni.

Risi dentro la sua mano.

Mi abbassò l'intimo e iniziò con delle spinte molto profonde.

Avevo allacciato, per la seconda volta, le gambe alla sua schiena.

Bussarono una terza volta.

"Carl...ti...ti prego fermati..." dissi con il fiatone.

Carl mi guardò male.

"Dopo recupereremo ma devo vedere chi è..." dissi continaudo a respirare rumorosamente.

"Te lo prometto..." dissi lasciandogli un bacio sulla guancia.

Non disse nulla.

Mi allacciai i pantaloni, mi misi una maglia e andai ad aprire.

Due ragazze vestite con un rosa confetto particolarmente appariscente erano ferme davanti alla porta.

"Salve, cerchiamo Natalie Collins..." disse una delle due.

"Sono io..." dissi accostando la porta dietro di me.

"Abbiamo un debito da saldare.." disse l'altra.

"Fatemi indovinare, Dominique?" Chiesi ridendo.

Annuirono.

"Avverto il ragazzo.." dissi aprendo la porta.

"Carl, ti devi chiudere qua dentro. Delle ragazze sono venute a riscuotere il debito di Dominique, non me la faranno passare liscia, quindi rimani qua.." dissi a bassa voce.

"Hai bisogno di una mano?" Chiese alzandosi preoccupato.

"Non puoi picchiare una ragazza. Rimani qua, chiediti e basta.." dissi andando verso la porta.

"Ti amo.." disse prima che uscissi.

"Eccomi.." dissi alzando le mani.

Una delle due mi tirò un calcio alla gamba.

Mi piegai atterra.

"Pensi di poter trattare così la nostra amica?" Chiese quella più in carne.

Il Nostro Noi -Carl Gallagher-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora