Episodio IV - Il Tassello Mancante

136 22 34
                                    

"Hai la faccia di qualcuno che ha avuto un'illuminazione... e che è stato sveglio fino a tardi per elaborarla" disse Gyon Ertz quando Albion arrivò al Dipartimento Gantyr, quella mattina. Il tono del direttore era velato di ostentata saccenza, ma in cuor suo sperava che fosse stato davvero così.

"Buongiorno direttore" rispose il ragazzo con un mezzo sorriso soddisfatto, a conferma delle parole di Gyon. "Sì, stanotte ho riguardato tutti i dati, le simulazioni e i risultati delle teorie che abbiamo realizzato durante gli ultimi cicli di Haven e mi sono reso conto che hanno tutti un punto in comune, oltre al non aver risolto niente. Ci siamo concentrati solo sul modificare il processo di arricchimento variando equazioni e parametri, pensando che la chiave per ridurre lo spreco di carburante e aumentare il rendimento del Ti-Hyprex stesse solo lì. Ma non ci è mai venuto in mente di modificare l'oggetto del processo, ossia l'Hyprex stesso."

Gyon, non riuscendo a seguire il ragionamento del giovane, in tono confuso e leggermente spazientito disse:

"Ragazzo, cosa vai ragionando?! Tutto il nostro lavoro di questi ultimi cicli è ruotato intorno all'arricchimento, che serve appunto a modificare l'Hyprex. Dove sarebbe la grande intuizione?"

Albion si aspettava una reazione del genere. Con molta tranquillità, riprese a spiegare il frutto di quasi un'intera notte di lavoro:

"Mi sono messo a riflettere sulle proprietà dell'Hyprex, in particolare sul fatto che è un materiale molto reattivo. Si lega facilmente con quasi qualsiasi cosa, giusto? Per questo le raffinerie sono obbligate a tenerlo ermeticamente isolato, tramite particolari celle. Ho pensato che potremmo sfruttare questa proprietà a nostro vantaggio per creare un composto che non vari le sue proprietà di carburante, ma lo renda più reattivo al processo di arricchimento."

"Quindi mi sono messo a fare un po' di ricerche e qualche rapida simulazione e penso di aver trovato l'elemento che fa al caso nostro: il Rygem. Secondo i miei calcoli se lo usassimo per drogare l'Hyprex, dovrebbe riuscire a renderlo più reattivo al processo di arricchimento di un fattore del circa 35%, aumentando quindi notevolmente la quantità di Ti-Hyprex prodotta. Il suo rendimento dovrebbe essere circa raddoppiato, quindi circa sei volte quello dell'Hyprex normale. Entrambi fattori che, molto probabilmente, possono essere ulteriormente migliorati. In ogni caso, la quantità di Rygem che dovremmo inserire in fase di drogaggio va ancora calibrata con precisione. Il processo di arricchimento a cui ho fatto riferimento nelle mie simulazioni è l'HA-0021, quello che abbiamo progettato sei cicli fa. Qui ci sono tutti i miei calcoli e i dati del modello teorico da inserire nel Simulatore Sperimentale."

Così concluse Albion, porgendo il datapad che aveva tenuto in mano fino a quel momento al Direttore, il quale si mise a esaminarlo con sguardo attento e la fronte leggermente aggrottata.

Inizialmente il giovane Aygidiano non aveva detto niente al Direttore del Dipartimento, attendendo di avere il quadro completo e anche qualche iniziale ipotesi di soluzione. Quando Gyon gli aveva chiesto come gli era venuta l'idea, Albion aveva risposto di aver semplicemente avuto l'intuizione di andare a esaminare i vecchi progetti nell'archivio della TRK-Eryv e vedere se c'era qualcosa che poteva essere utile. Non sapeva se il direttore se l'era davvero bevuta, in ogni caso l'argomento non era stato più sollevato. Anche perché, da quel momento in poi, erano stati davvero molto impegnati.

"Bel lavoro, ragazzo" disse con sincera ammirazione Gyon, riconsegnando il datapad al proprietario. "Ora non resta altro che provarla con il Simulatore."

"E sperare che la Moneta Fatale sia dalla nostra" aggiunse Albion.

Il Simulatore Sperimentale era un dispositivo rivoluzionario progettato e realizzato, circa sei rivoluzioni di Haven prima, da un team di tecnologi del Dipartimento Comunicazioni ed Elettronica Avanzata (CEA) della TRK-Eryv. Il suo scopo era quello di facilitare tutto ciò che riguardava la simulazione di processi e la progettazione di vari dispositivi, riproducendone anche il funzionamento. Ma la vera particolarità consisteva nel fatto che l'operatore era completamente immerso in una realtà aumentata a tre dimensioni, che gli permetteva di progettare e simulare in tempo reale. Il Simulatore si serviva di un unico potente computer che elaborava e riproduceva i dati.

La Prima FrontieraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora