Il Capospia Agvas stava letteralmente pendendo dalle mie labbra, mentre gli facevo il mio rapporto. Senza ombra di dubbio era il più importante dall'inizio dell'operazione, quello che avrebbe forse determinato l'inizio della fase successiva.
Da quando avevo mandato la prima radiospia all'interno del Dipartimento Gantyr le cose si erano messe rapidamente in moto ed ero riuscito ad acquisire una buona dose di informazioni sul cosiddetto Progetto Kynima. Non finiva qui: in seguito, approfittando di un paio di occasioni favorevoli, ne avevo mandate altre due. La prima doveva essersi guastata, dato che avevo perso il contatto. Fortunatamente non dovevo preoccuparmi che venisse localizzata: le radiospie erano programmate per autodistruggersi dopo dieci ore, nel caso non venisse stabilito il contatto con l'operatore o non venisse attivata da quest'ultimo. La seconda invece, occultata in uno strumento da laboratorio, mi aveva dato modo di venire a conoscenza di una cosa che mi aveva spinto a fare rapporto ai miei superiori. Avevo aspettato fino a quel momento perché i miei ordini erano di fare rapporto solo quando ero in possesso di informazioni che fossero, a mio giudizio, state decisive. Questo per non rischiare più del necessario di attirare l'attenzione delle pericolose SI (Sentinelle Informatiche), le "entità" virtuali che sorvegliavano digitalmente la rete di telecomunicazioni dei territori controllati dalla casata Trekk. Oltre a questo avevo aperto la comunicazione alle sei di pomeriggio: l'orario in cui c'era più traffico informatico, fattore che avrebbe contribuito a farci passare inosservati.
La stanza sicura in cui mi trovavo era una di quelle approntate da Sygin appositamente per la mia operazione. Quindi avevo a disposizione un luogo attrezzato, nonché adeguatamente protetto e schermato, da cui poter contattare il quartier generale della Akamyt e il Capospia Agvas qualora ce ne fosse stato bisogno. Era una stanza piuttosto minimale, senza alcuna decorazione degna di nota. Non che ce ne fosse bisogno in realtà. Oltre al terminale per le comunicazioni, erano presenti un paio di armadietti al cui interno si trovavano armi, munizioni e strumenti vari, nonché un po' di derrate alimentari e varie provviste mediche.
"Progetto Kynima. Così hanno deciso di chiamarlo" dissi concludendo la sintesi delle informazioni che avevo acquisito. Ma avevo tenuto il pezzo forte per dopo.
Agvas sembrava piuttosto impressionato, nonché preoccupato. In fondo, le informazioni che gli avevo fornito rivelavano che i nostri nemici stavano portando avanti con successo un progetto che aveva tutte le carte in regola per ribaltare gli equilibri di potere fra le casate, ponendo i Trekk in un ruolo predominante. E questo loro non potevano permetterlo.
"Ottimo lavoro, Xanot Rosso! Ancora una volta hai dato prova delle tue grandi capacità!" si complimentò con me il Capospia. "Sapevo che era la cosa giusta seguire questa pista. In ogni caso dovrai proseguire con le tue indagini, dobbiamo cercare di acquisire ancora più informazioni." Quindi aggiunse, con espressione lievemente accigliata e un tono un po' più duro:
"Però non capisco perché hai deciso di fare rapporto così presto. Le informazioni che mi hai fornito sono molto importanti, ma sono sicuro che potevi scoprire molto di più prima di fare rapporto. Sai i rischi che corriamo: non c'è da scherzare col controspionaggio informatico dei Trekk."
"In realtà signore, un paio di cicli fa, ho scoperto un'altra cosa che può essere di vitale importanza. Hanno già programmato il primo collaudo del loro motore ad arricchimento, che dovrebbe avvenire fra tredici cicli. Stanno già costruendo l'impalcatura sulla quale issarlo per svolgere il test."
"Per gli Dei!" esclamò il Capospia. "Sono già in una fase così avanzata?!"
Era la reazione che mi aspettavo. Per questo avevo tenuto per ultima quella informazione: sapendo che avrebbe suscitato una buona dose di preoccupazione, era meglio parlarne con un quadro della situazione più completo possibile. Dopo aver riflettuto con aria crucciata, Agvas, in tono quasi sommesso, disse:
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La Prima Frontiera
Science FictionIn un epoca afflitta da una spietata guerra fredda fra le tre maggiori casate del pianeta Haven, la casata Trekk decide di intraprendere l'obiettivo più rivoluzionario dell'intera storia Aygidiana: realizzare una spedizione per raggiungere il pianet...