"Venti secondi al lancio!" avvisò il pilota, la cui voce aveva preso sfumature metalliche a causa dei circuiti elettronici del sistema di trasmissione.
Albion lanciò un'occhiata a Zefyr seduta accanto, facendole un cenno d'intesa. Sembrava emozionata quanto lui. Anche le iridi della giovane erano attraversate da screziature, nel suo caso di colore viola scuro. In fondo era per entrambi la prima volta, impossibile non essere emozionati e anche un po' spaventati, se si considerava il nodo allo stomaco che provava Albion. Avevano passato gli ultimi dieci cicli impegnati in tutta una serie di lezioni ed esercitazioni volte a prepararli al meglio all'incarico che li attendeva.
"5 secondi" tornò a farsi sentire il pilota. "4... 3... 2...1... Accensione!"
Alle sue parole seguì un forte rombo proveniente da dietro di loro, dove si trovavano le due turbine direzionabili che fornivano la spinta al veicolo.
"Partenza!" esclamò infine.
La forte accelerazione che seguì schiacciò Albion contro il sedile mentre il mezzo acquisiva velocità, staccandosi da terra. La sensazione di vuoto che sentì allo stomaco, insieme alle orecchie tappate, gli confermò che stavano prendendo rapidamente quota, allontanandosi dalla superficie di Haven.
A meno di intoppi ci sarebbero voluti circa venti minuti per raggiungere l'orbita. Fino a quel momento avrebbero dovuto rimanere legati ai loro sedili. Purtroppo nel compartimento in cui si trovavano, situato subito dietro la cabina di pilotaggio, non c'erano finestrini. Quindi potevano solo aspettare, limitandosi a fissare le spoglie pareti metalliche.
Albion lanciò nuovamente un veloce sguardo a Zefyr, la quale era talmente presa dal momento da non prestare attenzione ad altro.
Era già da diversi cicli che stava pensando di raccontarle la verità, ma ancora non era riuscito a trovare il coraggio. Era stata la convocazione dell'SCST, avvenuta sedici cicli prima, a instillargli l'idea di parlarne con qualcuno. Di liberarsi da quel peso. La ragazza gli ispirava fiducia e in ogni caso era meglio dirlo a lei piuttosto che a Kris o ancor peggio al Direttore. Eppure ancora esitava. Si diceva che in fondo era pressoché impossibile che qualcuno lo scoprisse e anche che non c'era reale bisogno di dirlo a qualcuno.
"Allora signori, arriveremo in orbita fra circa sette minuti." La voce del pilota lo distolse dai suoi pensieri. "Da quel momento avrete circa trenta minuti per ultimare il test di collaudo. Dopodiché inizieremo le procedure di rientro. Tutto chiaro?"
Il pilota, di cui non sapevano nemmeno il nome, era dell'esercito Trekk. A conferma di ciò era il rigido tono marziale con cui si rivolgeva a loro, come se facessero parte anch'essi della gerarchia dell'esercito.
"Tutto chiaro" confermarono i due attraverso il microfono dell'auricolare che indossavano sull'orecchio destro. Quindi si rimisero in paziente attesa.
-ϒ-
Dieci cicli prima...
"Direttore, le ho portato i risultati forniti dal Simulatore Sperimentale e gli schemi del progetto della piastra elettromagnetica. Abbiamo anche apportato qualche piccolo aggiustamento." Albion porse il datapad al Direttore Ertz che si trovava seduto alla scrivania nel suo ufficio.
"Grazie, Albion" rispose il direttore in tono cordiale e iniziò a studiare lo schermo del dispositivo elettronico.
L'ufficio di Gyon, situato al terzo piano del Dipartimento Gantyr, era una stanza tutto sommato piccola con un'ampia finestra che forniva una splendida visuale del panorama circostante. Alle spalle della scrivania c'era una libreria di legno nero appoggiata alla parete sulla quale erano sistemati vari testi scientifici, riguardanti soprattutto la fisica, l'astrofisica e l'astronomia. Sulle altre pareti erano appesi alcuni riconoscimenti intellettuali che il direttore aveva ricevuto durante la sua carriera, insieme ai quali c'erano anche alcune foto lo ritraevano insieme ad amici oppure in momenti importanti. Ce n'era una che lo immortalava durante la cerimonia di inaugurazione del Dipartimento Gantyr, avvenuta diciotto rivoluzioni prima. In quella foto era presente anche il padre di Albion, il quale ai tempi era ancora presidente della TRK-Eryv. Al contrario dell'ufficio di Kris, dove c'erano foto che rappresentavano il tecnologo insieme alla ormai defunta moglie Zefyr e al figlio Haal, in quello di Gyon non c'era niente del genere. Il direttore aveva dedicato l'intera sua vita alla ricerca scientifica e non si era mai sposato né avuto figli. Forse era stata una scelta che l'Aygidiano rimpiangeva; magari se fosse tornato indietro avrebbe potuto fare le cose in modo diverso. In fondo Kris riusciva a coniugare lavoro e famiglia, perché lui non ne era stato capace? Il direttore tuttavia non aveva mai toccato l'argomento con Albion, e quest'ultimo non si sarebbe mai sognato di chiedergli qualcosa in proposito.
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La Prima Frontiera
Science FictionIn un epoca afflitta da una spietata guerra fredda fra le tre maggiori casate del pianeta Haven, la casata Trekk decide di intraprendere l'obiettivo più rivoluzionario dell'intera storia Aygidiana: realizzare una spedizione per raggiungere il pianet...