capitolo 44

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Draco e t/n erano usciti da poco da Mielandia, si erano seduti in un posto un po' più isolato e adatto per parlare
Lui la invitò ad avvicinarsi di più, lei non esitò a farlo
-allora, t/n...mi dici che hai?- chiese lui stringendola tra le sue forti braccia
-dobbiamo per forza parlare di questo?-
-si-
La ragazza sospirò arresa, avrebbe voluto parlare di tutto tranne che di se stessa
-quindi?- insistette Malfoy
-va bene... È un periodo un po' così, tutto qui- ammise senza guardarlo negli occhi
-perchè? Che succede?- investigò il biondo non trovando quella risposta abbastanza soddisfacente
-bhe, il fatto che mio padre sia tornato...e poi mi fa stare male essere serpeverde come lui- spiegò sperando di chiudere la conversazione al più presto
-t/n...essere in serpeverde non vuol dire essere come tuo padre, oltretutto se ti può consolare tu inizialmente sei stata smistata in tassorosso- la consolò
-magari se fossi potuta restare in tassorosso...- protestò lei pentendosene subito dopo
-sai i pregiudizi di mio padre... Devo dire che inizialmente li condividevo anch'io, ma poi ho visto te. Tu sei una tassorosso, eppure che non sei come mio padre li descrive. Tu sei forte, t/n, tanto forte ed io credo in te-
Queste parole bastarono per far tornare un sorriso alla piccola Riddle, la quale appoggiò la testa sul letto del biondino in cerca di un contatto maggiore
-poi? C'è altro?- domandò lui
-si...- ammise t/n
-dai, parlane- la incitò Draco
-ok...ogni tanto ripenso a quanto ti ho fatto stare male e mi sento terribilmente in colpa- mormorò sulla soglia di un pianto
-ti ho perdonata- le fece notare il biondo mentre le accarezzava i capelli
-non mi basta- replicò t/n.
A lei non bastava il perdono del biondo, pensava che sarebbe bastato, ma non era così.
L'unica cosa che le sarebbe bastata era che quegli eventi si cancellassero magicamente.
Ma sapeva bene di non poter cambiare il passato anche se spesso avrebbe voluto
-vorrei risolvere tutto in qualche modo...- protestò
-hai già risolto- disse lui  cercando di non farla stare male più di quanto lo stesse già
-no invece. Vedi? Tu ti preoccupi sempre per me, ti accorgi di tutto e fatalità siamo qui a parlare di come mi sento io. Ma quando arriverà il tuo turno? Quando mi racconterai quello che ti fa stare male?- disse t/n, aveva ragione.
Draco non si era mai davvero sfogato con lei, era talmente tanto concentrato ad amare t/n che spesso si dimenticava di amare se stessi
-a me non serve- rispose tranquillo, anche se sapeva bene che quella era solo un'enorme bugia.
Gli sarebbe servito eccome parlare dei suoi problemi, solo che non voleva farlo.
-a tutti serve, Draco.- affermò t/n -per favore, fidati di me e dimmi come ti senti tu-
-mi fido di te, ma non sono abituato a queste cose- mentì Draco.
Cioè, si fidava di lei, o almeno lensava di fidarsi, ma davvero non voleva farle sapere quelle cose
Non sapeva bene il motivo nemmeno lui, era un po' confuso.
Forse si sarebbe sentito un idiota, forse aveva paura di annoiarla o semplicemente di allontanarla
Perché sapeva che nessuno si sarebbe divertito ad ascoltare i suoi pensieri negativi e adesso che era riuscito a farla innamorare di sé non voleva perderla.
Preferiva morire dentro ma farlo in silenzio piuttosto che dire una parola di troppo
Tanto era andato avanti anni senza parlare dei suoi sentimenti, di come si sentiva e di tutto il resto, sarebbe riuscito ad andare avanti così anche in eterno

||Spazio autrice||
Continua <3
Se riesco la continuo già domani

Voto Infrangibile || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora