Edelyn Brooks | POV
Accenno una smorfia sul mio volto e sento il dolore accapponare le ossa.
«Ahi!» urlo tornando in me. Passo le dita fra i miei capelli setosi e mi giro verso mio fratello che fa finta di nulla: «Da piccolo lo sapevo fare meglio.».
Mi alzo dal mio letto e lo mando in mille lingue a quel paese. Se non fosse per il dolore mi sarei lasciata pettinare con estrema tranquillità. Ma siccome le dita di Jeremy sono pesanti, stringendo in una maniera improponibile il pettine, i miei capelli hanno sofferto per qualche minuto.
Apro la finestra della camera per arieggiare mentre Jem si alza e mi raggiunge.
Si appoggia con la testa allo stipite della finestra e poi si gira a guardarmi. La felpa sbottonata che indossa lascia intravedere la canotta da cui spunta una delle sue cicatrici. Deglutisco saliva amara e incrocio le braccia al petto, limitandomi a guardare il cielo fitto che vela un semplice martedì sera, quasi pronto a diluviare.
«Mi puoi spiegare questa cosa di Cecilia? Ti vedo molto turbata, è colpa sua?» chiede esigente Jeremy che questa sera ha proprio voglia di starmi sulle scatole.
Avvolgo sul mio dito una ciocca di capelli corvina e la guardo attentamente. Qualche filo più scuro li impadronisce, ma sono talmente pochi che solo in estate escono. Sospiro sentendo lo sguardo di mio fratello su di me e sposto i miei occhi nei suoi.
«Ti stanno bene i nuovi capelli» devio il discorso mentre sorrido, le labbra tremano e scosto una ciocca ribelle, non più biondi ma castani.
Donano al suo viso una luce più solare. Si abbinano ai suoi occhi che, in questo momento, stanno cercando di leggere i miei pensieri, come negli ultimi sedici anni della sua vita hanno già fatto.«Edelyn.» mi rimprovera e incanalo l'aria circostante.
È passato un giorno, da ieri io e Leo non abbiamo più visto la mia migliore amica. Neanche con i nuovi arrivati. Non so come mai si trovasse con loro e per ora farò finta che non mi interessi, quando in realtà la curiosità mi sta sgretolando la pelle, facendomi sentire inappropriata.
Ho sempre avuto questo senso di debolezza nei confronti di chi mi sta vicino. Ogni giorno sento l'aria mancarmi appena vedo che Cecilia o Leo, Liam... sembrano quasi infastiditi dalla mia presenza.
Sto per svuotare sacco perché mio fratello è l'unico a sapere sempre tutto di me.
Siamo due libri aperti per entrambi e se non ci fosse lui non saprei con chi parlare. Passerei mattina, pomeriggio e sera senza mai fermarmi.
Ma prontamente, qualcuno suona al campanello.
I nostri genitori sono a lavoro e se mai fossero tornati prima avrebbero le chiavi. Io e Jeremy ci scambiamo un'occhiata di intesa, prima di abbandonare la mia stanza da cui stava svanendo il mio odore di melograno.
Quando apro la porta, trovo un piatto con dei cupcake su di esso.
«Oh fantastico! Cibo!» urla mio fratello ma gli tiro uno schiaffo simpatico sulla mano mentre cerca di recuperare uno di quei dolcetti scuri con della crema sopra.
Guardo in giro e il vento freddo mi accarezza il viso pallido. Non riesco a notare nessuno se non una figura virile che si sta addentrando verso il vialetto della casa a fianco.
Chiudo la porta alle mie spalle prima di notare mio fratello che sta divorando uno di quei zuccheri.
Alzo gli occhi al cielo e appoggio il piatto in ceramica sull'isola della cucina. Non curante, apro il bidone dell'umido e li butto dentro.
«Ma sei pazza?!» mi sopraggiunge mio fratello con la bocca ancora piena. Serro le labbra in modo da trattenere la risata che vuole uscire dalla mia bocca. Non riesco a trattenerla e quindi scoppio. La mia risata fragorosa risuona nell'ambiente silenzioso.
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Come dalie blu
Romance«Riconoscerei le sue iridi bluastre tra tante altre, ma le confonderei in un campo di dalie blu.» 🕺🏻🕺🏻🕺🏻 "How I met your mother" è una serie televisiva americana, che tratta della storia di cinque amici...