Colpa del tuo passato

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"Quindi è finita?" dice Sara mentre mi abbraccia, annuisco e dico

"Tutto quello che era appena iniziato e che poteva iniziare ormai è un lontano ricordo" annuisce e mi abbraccia.

"lo sai che ci sono io qui con te" annuisco e gli do un bacio sulla guancia, lei tra le altre e quella persona che so che anche se sbaglio o qualsiasi cosa accada mi starà sempre accanto e non mi giudicherà, mai.

"Ti voglio bene" dico

"Anche io" dice per poi prendere un cuscino tirandomelo di sopra facendo rimanere di stucco visto che non me lo aspettavo.

"non dovevi farlo" dico ridendo per poi prendere anche io un cuscino tirandoglielo coprendola in piena faccia facendo iniziare così una gara di cuscini.

Sono a scuola che sto prendendo gli appunti di inglese per prepararmi alla verifica di venerdì sperando che andrà bene fino a quando sentiamo un rumore, alzo la testa e quello che vedo mi fa spalancare gli occhi, Cristin appoggiato alla porta che mi cerca con lo sguardo e quando mi trova il suo sguardo incontra il mio facendomi subito pensare alla notte prima.

"Signor Cristian" dice la professoressa alzandosi in piedi sistemandosi facendomi roteare gli occhi.

"Ragazzi in piedi, su su" dice, tutti l'ascoltano tranne io.

"Manila in piedi" dice quasi gridando sforzando un sorriso che per me significa se non ti alzi penso di poterti uccidere, ma a me poco importa.

"La scusi signor Cristian, visto che è venuta dall'orfanotrofio e non ha genitori non ha l'educazione adatta" dice la professoressa a Cristian che non smette nemmeno per un minuto di guardarmi.

Spalanco gli occhi, non ci credo, l'ha detto veramente.

Sento le lacrime salirmi, ma che butto indietro abbassando lo sguardo.

"Professoressa le sembra corretto parlare dei fatti personali della sua alunna?" sento dire a Cristian serio che fa sprofondare la professoressa dalla vergogna.

"Ma signor..." Dice, ma viene interrotta da lui.

"Le farò causa dal preside e comunque devo parlare con una vostra alunna e volevo chiederle se poteva uscire" dice sempre con una voce di ghiaccio.

"Io...si si certo" dice la professoressa mentre dietro di me sento le mie compagne saltellare dall'emozione, che cretine.

"Manila" dice Cristian il tono più dolce, alzo lo sguardo ed annuisco così mi alzo sotto lo sguardo scioccato di tutti, soprattutto della professoressa.

"CHE COSA?" dice urlando mentre sto uscendo, sorrido e gli faccio un dito medio per poi uscire seguita da Cristian che sorride.

Quando siamo abbastanza lontani dai sussurri e da quella classe di merda mi giro verso di lui che preso alla sprovvista ammomenti cadeva sopra di me.

Metto le braccia conserte e dico

"Posso aiutarla signor Cristian?"

"Signor? Mi dai del lei adesso?" Dice ridendo facendomi annuire, subito diventa serio e fa un passo avanti cercando di prendermi la mano.

"Non toccarmi" dico

"Manila...perché ti comporti così?" dice

"perché mi comporto così? Abbiamo fatto l'amore e tu sei il mio capo" dico

"E che c'è di male? Io voglio stare con te" dice prendendomi la mano.

"Cristian...non possiamo" dico scuotendo la testa.

"Perché? Per colpa del tuo passato?" dice facendomi irrigidire, levo la mano e dico

"Tu non sai niente del mio passato"

"Manila..." Dice, scuoto la testa.

"Lascia stare" dico per poi andarmene.

Al lavoro c'è abbastanza confusione, non chiedetemi il perché perché non lo so.

Fermo Federica che è in preda allaggitazione e dico

"Che succede?"

"Il Signor Cristian è arrabbiatissimo e sta assegnando a tutti un sacco di lavoro e in più entro domani dobbiamo organizzare una festa"

"Festa? Di che cosa?" dico

"Di Halloween" o cazzo.

"È domani?" dico

"Si, sei sicura di stare bene? Sei bianca in faccia" dice preoccupata, annuisco e dico

"Tranquillizza l'ufficio, ci penso io alla festa"

"Veramente?" dice, annuisco così mi abbraccia, sorrido per poi andarmene nel mio ufficio.

Mentre lavoro mi rendo conto che questi documenti devono essere firmati da Cristian così prendo un respiro profondo e mi alzo dalla sedia uscendo dal mio ufficio per poi bussare alla porta del suo.

"AVANTI" dice gridando, apro la porta e lo trovo che cammina avanti e indietro per tutto l'ufficio almeno fino a quando si rende conto di me che si ferma

"Che cosa vuoi?" Dice più freddo del solito facendomi venire la pelle d'oca.

"Devi firmare questi documenti" dico posandoglieli accanto, annuisce e li prende iniziandoli a leggere.

"Parlano del solpalto..." Dico, ma vengo interrotta da lui che dice

"Non te l'ho chiesto" ok adesso basta, lo guardo male per poi andare verso di lui, prendergli la cartellina che stava leggendo e sbatterla sopra il tavolo mentre lui rotea gli occhi.

"Non hai nessun diritto di parlarmi così" dico

"Manila che cosa vuoi?" Dice

"Che non mi tratti così" dico

"Cosi come?" Dice alzando un sopracciglio.

"Freddo, ti comporti come se quello che c'è stato tra noi non ti è importato niente"

"Dovrebbe?" dice guardandomi negli occhi.

"Ti ricordo che siamo così per colpa tua e dei tuoi segreti" dico puntandogli il dito contro.

"I miei segreti? Mi sembra che non l'unico" dice sorridendo facendomi irrigidire.

"Questo non c'entra nulla" dico

"Oh sì che c'entra" dice, stacco il mio sguardo da lui e dico

"Sarò io l'organizzatrice della festa" annuisce e mi passa la sua carta di credito, lo guardo interrogativo.

"Devi comprare le cose no?" Annuisco.

"Secondo te non me lo posso permettere?" dico.

"Non ho detto questo, la festa la organizza la mia agenzia e siccome sono io il capo pago tutto io, è così da sempre quindi prendi questa carta e ritorna a lavorare" dice guardandomi, gliela scippo dalle mani e dico

"Volentieri" per poi uscire.

Ciao a tutti, ecco un nuovo capitolo, che ne pensate? Vi sta piacendo? Se avete consigli, domande ecc...scrivetemi, sarò felice di rispondervi❤️

CristianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora