Regalo

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"Manila se non apri questa porta giuro che la butto giù, ti ho dato una cazzo di settimana, capisco che questa notizia ti ha scioccata e che ci stai male, ma insieme potremmo superarla" dice Cristian dall'alto lato della porta, non posso, non posso aprirgli, come faccio ad aprire la porta sapendo che i miei genitori forse hanno ucciso i suoi?

"Manila conteró fino a tre, se non apri butto giù la porta"

"Uno, Due, due e mezzo...tr.." dice, ma si ferma quando apro la porta, entra e mi guarda per poi venire verso di me, sedersi sul letto e prendermi per mano.

"Ei che succede?"

"Io...mi dispiace così tanto, non so come abbiano potuto farlo" dico

"Tu non centri nulla, ma se sono stati loro pagheranno amore, io non posso non farli pagare" dice, annuisco e dico

"Se vuoi che me ne vada..." vengo interrotto da lui che dice

"No, io ti amo, non per colpa degli altri dobbiamo nascondere i nostri sentimenti" annuisco.

"Quindi mi ami lo stesso?" dico

"Oh non sai quanto" dice baciandomi facendomi sorridere dopo un settimana.

"Andiamo a fare la doccia?!" dice annuisco mordendogli il labbro mentre mi porta in braccio nella doccia entrando con tutti i vestiti aprendo lo sciacquone facendoci bagnere tutti.

"Ho bisogno di te" dico sbottonandogli i pantaloni, non se lo fa ripetere due volte che mi strappa i vestiti di dosso mentre io gli sbottono la cammicia per poi levare anche l'intimo facendoci rimanere nudi tutte e due.

Mi prende in braccio facendo incastrare le mie gambe intorno ai suoi fianchi e le mie braccia intorno al suo collo mentre lui posiziona le sua mani sul mio sedere che inizia a palpare per poi sbattermi al muro e iniziandomi a baciare mentre fa entrare la sua erezione dentro di me facendomi ansimare nelle sue labbra.

Inizia a muoversi e ad affondare dentro di me velocemente mentre io gli tiro i capelli indietro fino a quando...spalanco gli occhi.

"Cristian...ah..." dico ansimando mentre lui mi muove come un toro.

"Mi sei mancata, e ho bisogno di fartelo capire" dice chiudendo gli occhi per poi riaprirli di botto e dare una spinta troppo, ma troppo forte che mi fa venire una fitta allo stomaco fino a farmi venire, ma a lui non importa tanto che continua così fino a venire anche lui, ma non gli importa, inizia a succhiarmi il collo in diversi punti lasciandomi un sacco di succhiotti e la stessa cosa vale per il seno.

Sono distrutta e piana di dolori.

"Cristian...ah...amore..." Dico gemendo, ma è come se non mi sentisse visto che si stacca da me per poi farmi girare facendomi toccare la faccia con le piastrelle fredde della doccia.

Entra dietro di me facendomi spalancare gli occhi e urlare di dolore, nessuno mi aveva mai preso di dietro ed è abbastanza eccitante, ma anche abbastanza doloroso.

Dopo un po' il dolore si trasforma di piacere, tanto piacere tanto che mi sento presa da sua scarica elettrica e a quanto pare anche lui visto che mi prende i capelli tirandomeli indietro per poi continuare a succhiarmi il collo.

"CRISTIAN..." dico gridando mentre ansimo come non ho mai ansimato in vita mia.

"TU SEI MIA, MIA, MIA" dice gridando mentre da spinte troppo forti che mi fanno riempire gli occhi pieni di lacrime.

"CRISTIAN CAZZO IL PRESEVATIVO" dico urlando mentre le lacrime rigano il mio volto a fiumi mentre mi prende un organismo che mi svuota del tutto.

Mi lascia facendomi cadere a terra piangendo per poi girarmi verso di lui che è in piedi mentre guarda il vuoto per poi tirare i capelli indietro e guardarmi, distolgo lo sguardo ed esco dalla doccia solpassandolo con le poche forze che mi ritrovo per poi prendere l'accappatoio, indossarlo e uscire sbattendo la porta.

CristianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora