Cristian voglio la verità

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Un mese dopo...

Sto lavorando quando entra Cristian.

"Amore" dico sorridendo mentre lui chiude la porta per poi sedersi davanti a me e dire

"Amore dobbiamo parlare" alzo un sopracciglio per poi annuire posando le cartelle che stavo riempiendo.

"Dimmi" dico

"Ho scoperto che i tuoi genitori non hanno ucciso i miei" dice facendomi spalancare gli occhi.

"Veramente?" dico felice, annuisce.

"È una bellissima notizia" dico, annuisce, ma dalla sua espressione capisco che c'è qualcos'altro.

"Cristian che c'è?" dico.

"Amore...devo fare un viaggio di lavoro" un viaggio di lavoro? Alzo un sopracciglio e dico

"Un viaggio di lavoro?" Annuisce.

"Di due mesi/ tre mesi" dice facendomi spalancare la bocca.

"Stai scherzando spero" dico, scuote la testa e si siede mentre io agitata tocco l'anello.

"Non essere arrabbiata" dice guardandomi, lo guardo e dico

"Cristian è un viaggio di due mesi/ tre mesi, capisci cosa significa?"

"Lo so, ma è di lavoro" dice, ma c'è qualcosa che non mi quadra.

"Di che lavoro si tratta?" Dico

"Lavoro" dice alzando le spalle facendomi alzare un sopracciglio.

"Cristian ti prego, non mentirmi, sto per diventare tua moglie, perché non ti fidi?" Dico.

"Io di te mi fido" dice

"Allora parlami, ti prego, non tenermi allo scuro delle tue cose, ho così tante domande..." Dico sedendomi, sta iniziando a girarmi la testa, fa un respiro profondo per poi dire

"Cos'è che vuoi sapere?"

"Tutto, come hai scoperto che i miei genitori non hanno ucciso i tuoi, il perché di questo viaggio e della pistola Cristian" dico.

"Ti ho detto che per il fatto della pistola devi lasciare stare" dice con uno sguardo freddo, ma freddo che mi fa venire i brividi.

"Come vuoi che ti sposi se non mi convolgi nella tua vita?" dico arrabbiata.

"Mi serve per questo viaggio ok?" Dice quasi urlandomi in faccia, scuoto la testa.

"No Cristian, io non reggo le tue non spiegazioni" dico sistemando i fascicoli e sto per andare verso la porta quando si mette davanti dicendo

"Dove stai andando?"

"Lontano dalle tue bugie" dico

"MANILA LO CAPISCI CHE QUELLO CHE FACCIO LO FACCIO PER PROTEGGERTI?" dice urlando.

"E TU LO CAPISCI CHE MI FAI SENTIRE UNO SCHIFO?" dico urlando anche io con le lacrime agli occhi.

"Ma che dici" dice facendo un passo indietro non capendo.

"Cristian...voglio la verità, sennò..." Dico con le lacrime agli occhi,ma mi fermo.

"Sennò?... SENNÒ?" dice finendo urlando.

"SENNÒ ESCO DA QUELLA PORTA E NON MI VEDRAI PIÙ MANDANDO TUTTE COSE A BUTTANE" dico urlando anche io, mi guarda scioccato per poi fare un passo indietro e dire

"Tu sei pazza"

"Io?" Dico quasi ridendo.

"si tu, è da un mese che sei intollerabile" dice

CristianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora