L'ora della verità

348 13 1
                                    

Torno a casa insieme a Sara che mi fa sedere nel divano mentre lei va a prendere l'anello, abbasso lo sguardo sulla mia pancia coperta dal maglione bianco peloso per poi metterci una mano di sopra, non ci posso credere, avrò un bambino.

Quando sono uscita dalla farmacia con Sara siamo andati dal ginecologo che ha confermato tutto e bhe potete immaginarvi la mia felicità quando me l'ha confermato e quando mi ha detto che sono alla ventesima settimana c'è al terzo mese.

"AAAAAAAA" le urla di Sara mi riportono alla realtà facendondomi alzare subito e senza mettermi le ciabatte salgo sopra correndo tanto da mancarmi quasi il respiro che mi fa fermare e mettere una mano sopra alla pancia, fare un respiro profondo ed entrare in stanza trovandomi Sara girata.

"Ei che è successo?" dico, si gira e spalanco gli occhi quando ha in mano una cazzo di pistola.

"Sa...abbassa la pistola" dico facendo un passo indietro.

"Che...che ci fa questa qui?"dice con mano tremante.

"Ti spiegherò tutto, ma adesso abbassa la pistola" dico, annuisce e l'abbassa così subito la prendo scaricandola e mettendola dentro la cassaforte che chiudo per poi girarmi trovandomi Sara che aspetta una spiegazione.

Prendo un respiro profondo mentre mi metto di nuovo l'anello al dito per poi sedermi nel letto e dire.

"La pistola che hai trovato è di Cristian"

"Perché la pistola è di Cristian?" Dice sedendosi difronte a me.

"Perché...promettimi che non lo dirai a nessuno, nessuno, nemmeno le ragazze" dico, annuisce mettendo la mano sul cuore e una in bocca per poi dire

"Lo prometto" annuisco.

"Cristian è un bos mafioso" dico tutto d'un fiato facendola rimanere a bocca aperta e facendo cadere un silenzio abbastanza imbarazzante per poi vederla in un tratto alzarsi e iniziare a saltellare.

"Troppo forte" okkkk? Non me mi aspettavo una reazione del genere.

"Forte?" dico alzandomi, annuisce.

"C'è è pericoloso per lui, per te e per il piccolo, ma è stra figo" dice facendomi azzeccare un sorriso.

"Non mi aspettavo questa reazione" dico sinceramente andando verso di lei che alza le spalle per poi scendere di sotto seguita da me che chiudo la porta della mia stanza.

Mentre cucino in computer suona ed è Cristian così smetto e mi siedo per non fare vedere la pancia e aprire la chiamata dove mi affaccia lui che sorride.

"Ei amore mio" dico sorridendo.

"Mi manchi così tanto" dice sorridendo facendondomi scoppiare il cuore di gioia.

"che stai facendo?" dice

"Stavo cucinando tu?" dico

"Non penso che vorresti saperlo" dice facendomi scuotere la testa.

"Penso di no" dico facendolo sorridere.

"Ho visto che sei stata tutto il giorno a casa" dice facendomi irrigidire all'istante.

"Ehm..si?" Dico con voce tremante facendogli alzare un sopracciglio.

"Si?" Dice, prendo un respiro profondo e dico

"Cristian veramente..." Non stavo per dirgli la verità, stavo per inventargli una scusa fino a quando entra Sara con dei pacchi in mano che dice gridando

"Ho preso qualcosa per il bambino" mi giro verso di lei furminandola con gli occhi mentre lei guarda il computer e poi me mimandomi delle scuse.

"Bambino? Che bambino?" dice Cristian, chiedo con il capo a Sara di uscire e fortunatamente non se lo fa ripetere due volte così prendo un respiro profondo chiudendo gli occhi per poi girarmi verso Cristian che aspetta una risposta.

CristianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora