Una volta la neve mi rendeva felice.
Ricordo che l'inverno mi piaceva, e non aspettavo nient'altro che vedere i fiocchi di neve cadere lentamente sul terreno, a formare, pian piano, un'enorme distesa bianca così brillante da accecarti.
E poi volevo uscire e giocare, volevo toccarla e gelarmi le mani, sentire il freddo della stagione direttamente sulla pelle.
Perché tutto questo è cambiato? Perché è scomparso?
Perché ora l'inverno mi rattristisce? E la neve mi congela il cuore e la testa, e mi sento io stessa ghiaccio.
Che cosa è successo al mio entusiasmo? Perché è andato via? Perché, ormai, non c'è più nulla che mi dia felicità o soddisfazione, che muova qualcosa dentro di me?
Sento freddo anche accanto al fuoco, vedo il buio anche con mille luci accese. E non capisco cosa non vada in me, nella mia pelle, perché non si scalda? E i miei occhi, perché non vedono?
E non cerco nemmeno di capire, oramai ho speso le mie forze nel cercare di riscaldarmi o raggiungere uno spiraglio di luce in questa caverna in cui mi sento di essere.
Non arrivo a una fine. Ancora, ferma.
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Cronache di una mente fuori posto
PoesieUn diario delle emozioni disordinato e in crescita.