Cronache di una mente fuori posto

Perché tu?

Perché chiunque ti sia vicino mi fa del male?

Eppure non mi sfiora nemmeno.

Dopotutto, sei l'unica che sfiora.

Sono sicura che ci siano tantissime parole che nemmeno conosco per descrivere cosa penso nel vederti felice con qualcun altro.

So che non è un errore quello provo, ma non riesco a fare a meno di pensare che lo sia.

Mi sento di dover continuamente nascondere me stessa; e tu sei inconsapevolmente crudele.

Una volta mi chiedevo come potessi farmi così tanto bene nel dolore che provavo, ma ora non sono certa che ci sia qualcosa oltre alla mia sofferenza.

Penso all'universo e penso al perché gli atomi delle mie cellule abbiano fatto sì che provassi così tante cose per te. Mi sembra quasi di essere stata presa in giro dalla sorte. Ironica.

Volevo innamorarmi, nel bene e nel male, nella felicità e nella sofferenza che ne sarebbero conseguite. Volevo provare qualcosa, qualunque cosa. Perché sono così stupida, allora, da maledirmi per quei pensieri?

Ora che conosco il significato di tutto questo, vorrei non averlo mai detto, pensato, scritto.

Posso essere lui? Così mi vorresti.

Perché non sono lui?

Odio così tanto questa playlist. È la mia preferita. Parla di te. O forse, di me.

Mi ricorda ciò che sono e che non sono, ciò che sei e che non sei.

Mi fa ripensare a tutte quelle volte che mi hai detto no, e a come sarebbe sentirti dire quel no se ti aprissi il mio cuore adesso.

Cosa dovrei dirti? Che ci ho messo così tanto per realizzare, forse? O che, subito dopo aver capito, ho iniziato a desiderare di essere qualcun altro?

Chiunque potesse parlarti e farti brillare gli occhi.

E devo ammettere che per un momento ho avuto delle vere speranze. Conosci quella sensazione che hai quando sai che una cosa non è possibile, ma non puoi fare a meno di sperarci?

Sognavo mi dicessi quanto fossi bella.
Sognavo mi dicessi quanto ti facessi stare bene.
Sognavo mi dicessi quanto ti facessi saltare il cuore fuori dal petto.

Qualcosa, fosse stato nella realtà... Purtroppo no. Non ho nulla da farci, infine.