Completarsi

17 2 0
                                    

Ormai l'ho impresso:
quel momento in cui ho alzato lo sguardo sui suoi occhi ed ho sentito il mio volto muoversi a creare un sorriso incontrollato. Quegli occhi ridevano e mi parlavano, urlavano gioia.

Abbiamo danzato al nostro chiaro di luna, tanto facile da credere reale in un incontro quasi surreale. Mi pareva di sciogliermi in lui e che così mi sentissi completa, come se tutto fosse ritornato al suo posto.

Lui doveva proprio stare lì: mi convinco giorno dopo giorno che i nostri atomi si conoscessero, una volta. Riconosco nelle nostre forme qualcosa di comune nascosto da un'ingannevole alterità, soltanto apparenza; ma so che quegli atomi sanno da dove provengono, e si ricercano naturalmente a nostra insaputa da quando è nato il tempo.

Mi piace pensare che la ricerca della propria unità sia l'origine dell'impulso alla vita, ed amo credere che ciò che ci sembra un dono, ci sia, in realtà, sempre stato destinato.

Perciò, quella sera, ci siamo fusi nella più pura forma conoscibile. Tanto pericoloso è riconoscere la forza dell'universo in un atto d'amore.

Cronache di una mente fuori postoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora