<Ottimo ragazze! Riniziamo da capo>
Il professor Richard battè ripetutamente le mani compiaciuto e la mia compagna di corso riordinava i fogli sui quali era scritto il testo di "A Thousand Years".
<Come stiamo andando?> Chiesi io timidamente.
<Siete molto brave! Ora pronte, rispettate il tempo e non correte!>
Il professore suona le prime note della canzone e iniziammo a cantare. A me spettava il ritornello e avrei dovuto fare la nota alta, ma mi manco' la voce e stonai: sembravo un gattino appena nato.
"Oh cazzo" imprecai a mente e mi morsi la lingua per controllare il nervoso.
<Scusatemi...>
<Non preoccuparti, capita!> Mi confortò la mia amica.
Demmo un'occhiata veloce all'orologio dell'aula e facemmo cenno di andare. Nel mentre che la mia compagna spegneva il mixer e staccava i microfoni mi affacciai allo stipite della porta e nell'ombra del corridoio riuscii a intravedere quattro ragazzi, tutti con il cappuccio e con il cappello. Sembravano ombre, ma sapevo di chi si trattava.
<Ehi... ci sono loro> Sussurrai a Roxenne. Ah, Roxenne è la compagna che ho citato prima, nonchè mia migliore amica!
<Loro...loro?>
Per la prima volta mi parve preoccupata, chissà cosa le è successo con "loro quattro". Mi limitai a fare un cenno affermativo con la testa e lei abbassò lo sguardo sull'interruttore elettrico dal quale staccava la spina.
<Vediamo di non farci vedere, ok?>
Salutammo il professore e uscimmo in silenzio per non incrociare gli sguardi di quei boia, ma loro vedono tutto. Minchia, neanche le spie dell'FBI hanno una vista e un udito così fino. Non li hanno per le lezioni, ma per i culi delle ragazze sentono e vedono tutto anche se fossero a chilometri e chilometri di diastanza.
<Ehi bamboline, dove andiamo così sole solette?>
Luke.
Ignorammo la voce maschile e continuammo a camminare verso l'uscita.
<Reed, Crabgrass. Non provate ad ignorarci.>
Restammo ancora girate, ma ci fermammo. Qualcuno dei quattro mi prese per le spalle e mi immobilizzò. Lo stesso successe a Roxenne, ma lei non si sentiva neanche respirare.
<Ehi voi due! Le abbiamo prese!>
Ashton e Michael.
Altri passi, la tensione saliva. Finalmente mi mollarono, ma dopo cinque secondi contati, una mano fredda, come se fosse fatta di ghiaccio mi prese il polso e mi girò. La mia amica era ferma davanti a un biondino che però era coperto dal cappuccio.
<Ma buongiorno Crabgrass, dove scappi?>
Calum.
Provai a dimenarmi, ma lui mi tenne il polso ancora più forte di prima. Come una morsa.
<Te ne vai così presto?>
Questa sua affermazione suscitò le risate degli altri tre che erano con lui, impegnati con la povera Rox. Calum purtroppo sapeva come ammaliare le ragazze: aprofittava di tutte le sue qualità di "bel tenebroso"per nascondere quello che era lui in realtà: un mostro. Uno schifoso, uno che in mente aveva una cosa sola... Con me non attacca però.
<Hood, non è il momento>
<Povera, la mia Kylie. Non è mai il momento, vero?>
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Blank Space||Calum Hood||
Fanfiction"But I've got a blank space baby, And I'll write your name" -Blank Space||Taylor Swift