In città

68 7 0
                                    

POV CRYSTAL
Mi ha invitato ad andare in città con lui... e ora che faccio? Ormai gli ho detto sì e non posso tirarmi indietro!
Era notte e continuavo a pensare a quello che avevamo detto... riuscii finalmente ad addormentarmi. La mattina mi svegliai ancora con quel pensiero in testa.
☆☆☆
Come al solito controllai il bosco e mi incontrai con Keira al lago.
Dopo aver parlato per un po cercai di parlarle della cosa che dovevo fare il pomeriggio senza precisare niente: "Ehm...Keira..." "Sì?" "Vedi... oggi pomeriggio... non...non sarò in giro" "Cosa? Perché?" "Ehm...ho un certo impegno e...non potrò stare qui intorno..." "Cosa? E come mai?" "Non... non posso dirtelo... mi dispiace..." Dissi davvero dispiaciuta. Keira mi prese la mano e disse "Crystal, siamo amiche. Se non ti va di dire una cosa ti capirò, okay?" Le sorrisi e la abbracciai "Sì". "Quindi non starai a controllare il bosco?" "Diciamo che prendo un giorno di pausa... non proprio un giorno, diciamo alcune ore" "Oh allora di che ti preoccupi? Solo poche ore non sono niente!" "D'accordo" Dissi infine.
POV MATT
Ecco, ora è pomeriggio. Posso andare alla cascata. Non vedo l'ora! Sarà la prima volta che Crystal vedrà la città. Speriamo che le faccia una buona impressione.
Stavo andando alla cascata, era lì che dovevamo incontrarci io e Crystal. Avevo preso di nascosto e senza farmi vedere un mantello blu molto scuro, beh veramente era un cappotto con capuccio che arriva fino al ginocchio che a prima vista sembrerebbe nero. Arrivai alla cascata e Crystal, come immaginavo, era già lì.
☆☆☆
"Pronta?" Le dissi "Diciamo...sono un po...spaventata" "E di che?" "Della città. Sono nata e cresciuta in questo bosco. Il bosco è molto diverso dalla città. Ho paura di quello che potrebbe succedere e in più neanche sto portando l'arco e non posso usare la magia!". Mi avvicinai a lei, le misi il cappotto addosso e le presi la mano "Ci sono io a proteggerti. Ti fidi di me, giusto?". Sollevò il cappuccio che le era caduto davanti al viso e annuì sorridendo "Bene, andiamo ora!" "Sì d'accordo!" Disse infilando le maniche "Ma aspetta, mi sembra troppo monotono questo cappotto" dissi "Eh? E allora?". Lo toccai e agli angoli in basso spuntarono delle ramificazioni di ghiaccio sottilissimo "Ora va meglio, andiamo" "Ma c'era bisogno?" "Sono pur sempre una ragazza, devo avere stile" "Sì sì d'accordo...ora andiamo"
POV CRYSTAL
Attraversammo tutto il bosco e arrivammo al confine. Ci fermammo un po e poi lo attraversammo. Il bosco era posizionato sopra a una collinetta e da lì su si vedeva la città. Arrivammo e...era gigantesca! "Ti piace?" Mi chiese "È...è grande" "Solo questo?" "Non ho parole. È molto meglio di quello che immaginavo. Le case sono molte diverse e...l'erba è grigia e dura" "Eh? Erba? Questo si chiama asfalto! Non è erba!" "Cosa?" "Ehm...è difficile da spiegare...comunque vieni, ti faccio girare la città. Sta sempre accanto a me e non ti allontanare. Sai, la città è molto grande e non vorrei perderti". Arrossii un po e annuii. Vidi che tirò su il cappuccio da una felpa che aveva indossato. "Perché alzi il cappuccio?" Chiesi "Come? Aah questo? Beh diciamo che ogni volta che un reale viene in città c'è sempre una grande confusione, proprio quello che non voglio. E poi se mi vedessero insieme a qualcuno le guardie lo verrebbero a sapere, poi mio padre e a quel punto dovrei dare tante spiegazioni" "Ooh capisco". Cominciammo a camminare quando d'un tratto si fermò davanti a un negozio. "Entriamo!" Disse. Entrammo e subito saltarono agli occhi tutti i dolci che lo circondavano. Era una pasticceria! "Wow! Sono...sono dolci?" Chiesi "Sì, non ne mangiate voi?" "Sì ma non ne abbiamo così complessi!". "Siete stranieri?" Disse una commessa dietro al bancone "Ehm...siamo in visita per oggi" rispose Matt "Oh capisco. In questo caso...ecco, per voi" disse dandoci due piccoli tortini "Sono muffin al cioccolato, omaggio della casa" "Grazie" risposimo prendendoli. Non resistetti e lo assaggiai. Era buonissimo! "È trofpo bfuono" dissi con la bocca piena "Fì ma non parlfare a bfocca pfiena" mi rimroverò Matt anche lui mentre mangiava. Inghiottii il boccone e poi dissi ironicamente "A me dici?" "Tutte le educazioni passano davanti ai dolci" disse imbarazzato "Oh ma che carini, state insieme?" Chiese un'altra commessa. Ci guardammo e arrossimmo di colpo "No no no!! Assolutamente no!" Dissi gesticolando con le mani "Esatto! Siamo solo amici! Non c'è niente fra di noi" disse Matt facendo dei gesti a caso con le dita "Ah capisco scusatemi" rispose la commessa ridendo. Ringraziammo e uscimmo dal negozio. "Ora dove andiamo?" Chiesi inghiottendo l'ultimo boccone "Mmm...la sala giochi!". E fu così che continuammo al girare la città. Mentre camminavamo sentimmo delle grida e un rumore di zoccoli. Quel rumore si avvicinava sempre di più e riuscimmo a vedere un cavallo impazzito che correva a velocità incredibile. Noi eravamo in mezzo alla strada. Quando era troppo vicino tirai d'improvviso Matt per il braccio ed evitai che fosse investito. Lo spavento fu grande! "Ma insomma perché eri così impalato?! Stavi per essere investito!" Gli gridai contro "E-ero... non lo so...la paura mi teneva fermo...sono contento che sei qui con me, grazie" rispose ancora scioccato. Aveva la paura negli occhi e sembrava assente dal mondo "Dai continuiamo il giro" gli dissi cercando di distrarlo. Lui fece di sì con la testa. Continuammo il 'tour ' e entrammo in molti posti. Mi diceva il nome di tutti i negozi ed edifici che andavamo visitando. Visitammo la sala giochi, la biblioteca, uno dei bar della città e tanti altri. "Vieni, ora ti porto in un posto segreto" mi disse "Mh? Che posto è?" "Diciamo che è un luogo sconosciuto e isolato, come la cascata". Mentre camminavamo mi raccontava del luogo "È un lago, non è né troppo grande né troppo piccolo. Ci andavo sempre con mia madre da piccolo, era il nostro segreto. Da quando lei non c'è più quando sono triste ci vado sempre" "Wow...sembra bello" "Già".
☆☆☆
Arrivammo al lago. E lui si fermò davanti a me "Ma che?!" Disse "Che c'è?" Chiesi "È...è impossibile! Cioè, non è ancora la stagione giusta!" "Ma cosa?" Dissi spostandolo. Quando vidi il lago...beh veramente non era un lago...era una distesa di ghiaccio con della neve intorno! "Ma...ma...non è possibile, insomma, non possono essere state le fate! E neanche gli elfi! Ed è autunno appena iniziato!" Dissi scioccata. Lui iniziò a pensare "Ricordi cosa ha detto Ventus?" Disse "Mh?" "I draghi". Lo guardai stranizzata ma poi mi venne in mente "Credi che sia passato un drago del ghiaccio di qui?" "È l'unica spiegazione" "Hai ragione...e ora?". Iniziò a pensare di nuovo e gli si illuminò una lampadina "È perfetto!" "Eh?" "Aspetta qui! Non allontanarti, torno subito" disse iniziando a correre scomparendo fra gli alberi "O-okay". Tornò dopo un po con delle specie di scarpe in mano "Cosa sono?" "Sono pattini! Mettili!" "Perché?" "Fai come ti dico!" "Sì d'accordo...ma come si mettono?" "Guarda, fai come me". Copiando il modo in cui li indossava finii finalmente per indossarli. "E ora?" "Pattiniamo sul ghiaccio!". Disse andando verso la lastra di ghiaccio. "Vieni dai!". Quando ero sul ghiaccio provai ad alzarmi in piedi ma caddi. "Ahaha, te l'ho detto che non sarebbe stato tanto facile" disse "Aiutami piuttosto!" Dissi ancora a terra. Alzò gli occhi al cielo e venne verso di me. Mi aiutò ad alzarmi e mi tenne "Non male come primo tentativo, davvero" disse ridendo "Appena saprò stare in piedi ti faccio vedere io chi è più bravo!" "Non avere fretta. Si comincia a piccoli passi". Mi prese entrambe le mani e si allontanò "Dai prova a venire avanti". Provai a camminare ma al primo passo scivolai. Lui iniziò a ridere "Se può rassicurati la prima volta ero esattamente come te...solo che avevo 5 anni" disse ridendo ancora più forte "Aiutami ad alzarmi piuttosto!" Gli dissi arrabbiata. Mi aiutò di nuovo ma anche dopo mezz'ora era sempre la stessa storia con la differenza che almeno riuscivo a fare due passi. "Forza, riprova" continuava a dirmi. Dopo un'altra ora ancora riuscivo a camminare anche se piano piano. "Si sta sciogliendo" dissi "Eh? Cosa?" "Il ghiaccio, si sta sciogliendo, è meglio che c'è ne andiamo da qui sopra". Così ci sedemmo sull'erba circostante e cambiammo le scarpe. "Come fai a sapere che si sta sciogliendo?" "Sono una Humacris del ghiaccio, no? Lo sento" "Forte! Sì ma non credere di averla scampata" "Che intendi dire?" "Intendo che non devi pensare che siccome il ghiaccio si sta sciogliendo non possiamo più camminare. Esiste il pattinaggio a rotelle!" "Che cosa?! Quindi non abbiamo finito?!" "Certo che no! Siamo solo all'inizio e mi diverto troppo con le tue cadute!" "Ah ma tu solo per questo vuoi continuare!" "Forse..." disse alzando le spalle "Dai andiamo, devo restituire al negozio i pattini" "Uff...va bene" Dissi alzandomi.

L'ultimo arciereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora