-2- "Mi hai stancato, Arlert"

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«Buongiorno mia cara stella del mattino! Su, su, dimmi come ti senti!» mi urlò addosso una voce strillante e piena di vita, non avevo bisogno neanche di aprire gli occhi per riconoscerla.

"Ma porca puttana-"

«Hanji, che colpo...buongiorno...» dissi con la voce rauca e gli occhi ancora chiusi.

«Aah apri quei bei occhietti... sì stai decisamente meglio! Sono contenta!» disse scrutandomi con un sorriso a trentadue denti in viso.

«Ma per quanto ho dormito...?» chiesi, ancora stordita.

«Oh, beh più o meno due giorni ma-» la interruppi.

«Due giorni!? DUE giorni!? Ma come cazzo è possibile!?»

«Sei una dormigliona... E poi ho dovuto darti un sonnifero per iniettarti una cura speciale.» disse sorridente, come se nulla fosse.

Fu tutto più chiaro...

Chiesi ad Hanji se potessi alzarmi e ricominciare a vivere normalmente, lei mi disse che stavo benissimo (avendomi iniettato innumerevoli sieri curativi e medicinali per una botta alla testa e una storta alla gamba), allora mi diressi verso la mia camera.

Non vedevo l'ora di entrare nella mia bellissima, pulita, profumata, ordinata cameretta... finché non vidi quello che si trovava davanti a me...!

Proprio quando aspettavo di potermi buttare sul mio morbido e profumato lettone, mi sono ritrovata davanti agli occhi una stanza che dire che era messa a soqquadro era davvero poco.

"Polvere ovunque, mobili fuori posto, chiazze di...non so che, sparse dappertutto... Che cazzo, cosa avranno potuto combinare in tre giorni?"

Io non l'avevo lasciata così, non sapevo minimamente come fosse successo...

Uscii fuori dall'uscio, chiudendo la porta dietro di me, purtroppo consapevole che ben presto avrei dovuto riaprirla e... Beh, ripulire tutto il disastro là dentro!
La prima persona a cui pensai era il nanetto malefico, il mastro Lindo e soprannominato Mister Clean, Levi Ackerman, ma di certo non potevo chiedere aiuto a lui dopo la cazzata che avevo fatto prima di addormentarmi l'altro giorno...o forse potevo, ma il mio orgoglio mi fermava dal farlo.

Allora mi diressi verso il laboratorio di Hanji, dove già immaginavo cosa avrei trovato: altro caos...

Camminavo immersa nei miei pensieri, pensando a chi avrei potuto chiedere aiuto per mettere in ordine quel disastro che non poteva essere chiamato camera, quando andai incontro a qualcuno, andando a sbattere contro di lui.

"Cavolo, le figure di merda sono proprio la mia specialità eh..."

«Emma, stai bene vero? Perdonami, sono sempre distratto, ti ho fatto male? Anzi, che ci fai qui, io stavo venendo a visitarti in infermeria!» disse Eren, con gli occhi smeraldo illuminati dalla luce proveniente dalla finestra accanto a noi.

«Eren! Grazie, tranquillo, sto benissimo, la storta è guarita e non mi fa più male la botta che avevo preso.» gli sorrisi «Hanji mi ha lasciata andare letteralmente 5 minuti fa, a dirla tutta.»

«Oh, capisco. Come mai tornavi indietro?»

«Ehm...ecco, meglio che te lo mostri...» borbottai con una smorfia.

Allora presi delicatamente il polso di Eren e lo portai con me davanti la porta della mia camera.

«Ehm...beh?»

«Apri...apri la porta...» dissi con la schiena appoggiata al muro accanto la porta. Non avevo il coraggio di vedere di nuovo quel disastro, sapendo che poi avrei dovuto metterlo in ordine...

Counting Stars ||𝐋𝐞𝐯𝐢 𝐀𝐜𝐤𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora