Finalmente a casa!

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I giorni passavano e non c'erano momenti in cui io e Peter non stavamo insieme.
Era sempre con me, forse più di prima.
Intanto la mia gamba era migliorata e piano piano facendo fisioterapia e con l'aiuto dei dottori ricominciai a camminare.
Oggi sono passate due settimane dal mio biglietto di sola andata per l'ospedale.
Tra pochi giorni mi dimetteranno e tornerò a casa finalmente. Il letto su cui ormai vivevo era letteralmente scomodo.
E poi qui il mangiare fa schifo.
Mentre mangiavo le solite fette biscottate secche del mattino insieme al cappuccino scolorito si senti bussare alla porta.
Poggiai il pezzo di fetta biscottata sul vassoio e osservai la porta in attesa che si aprisse.
La porta rivelò la zia di Peter insieme al nipote.
È come una seconda madre per me.
Ormai conoscendola da sempre mi tratta meglio di Peter.
Ovviamente scherzando.
"Oh cara"
Esclamò appena mi vide.
"Stai bene"
Chiese visibilmente preoccupata lei.
"Certo"
Risposi con un sorriso stampato in viso.
Mi baciò la fronte.
Intanto intravidi il mio ragazzo appoggiato alla parete ad osservarmi.
Feci un mezzo sorriso e poi entrò un infermiere.
"Signorina abbiamo delle buone notizie"
Disse felice.
"Davvero?"
Chiesi sistemandosi sul materasso.
"Oggi può tornare a casa direttamente. I suoi esami sono positivi e quindi non vogliamo trattenerla ancora"
Esclamò contento lui mostrandomi i risultati dati dai miei esami.
Feci un sorriso che accecava addirittura i miei occhi.
Guardai Peter che non riusciva a contenere la gioia come sua zia.
"Ah io scappo ti devo preparare un bel pranzetto. A dopo ragazzi"
Disse improvvisamente la zia di Peter scappando dalla camera seguita dall'infermiere.
"Sono così contento"
Esclamò poco dopo.
"Anche io"









"È ufficialmente dimessa"
Esultò felice il mio dottore.
Sorrisi più che mai e presi tra le mani le stampelle date in dotazione.
Dovevo ancora prenderci la mano diciamo.
"Ma scusa ti vorresti fare da qui a casa così?"
Chiese Peter indicando il mio mezzo di trasporto.
"Oh senti se no cosa faccio volo?"
"Beh si potrebbe fare"
Si tolse la giacca e i pantaloni dove aveva la sua tuta da Spider-Man e si mise la maschera.
"Oh no tu sei completamente pazzo"
Dissi continuando per la mia strada.
"Daii"
Supplicò.
Sbuffai e continuai ad andare in avanti.
"Peter!"
Dissi visto che non lo vedevo più con me.
Non appena mi girai cui presa di colpo.
"AH PETER"
Urlai in preda al panico.
"Stringiti forte"
Feci come disse.
Mi aggrappai al suo collo e chiusi gli occhi.

Io ti amo Peter Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora