Io ti amo Peter

Dio Greco

La sera ero un po' più rilassata.
La vita aveva meno bozzi e finalmente avevo ripreso a respirare normalmente.
Ero sdraiata sul materasso perché comunque avevo i difficoltà a muovermi.
Mi si sdraiò di fianco Peter.
Mi accarezzò la pancia coperte dalla maglietta di cotone.
"Male?"
"Se schiacci si"
Risposi.
"Scusa"
"Per cosa?"
"Per tutto. Ma anche per oggi, non dovevo permettergli di prenderti. Guarda come ti ha ridotta"
Disse.
"Ei tranquillo, io sto bene mi fa male solo la pancia per queste botte ma non ti devi prendere colpe che non hai"
Mi baciò la guancia e mi accarezzò ancora la pancia.
"Fa vedere"
Alzò la maglietta.
"Ei coglione"
Dissi tirando giù la maglia.
"Dai voglio solo vedere"
Sbuffai e lo lasciai fare.
Avevo una botta sul fianco sinistro uno in centro vicino al petto, uno vicino al ventre.
"Guarda ora passa tutto"
Avvicinò la testa alla mia pancia e mi baciò i segni violacei.
Provai una strana sensazione.
Come le farfalle nello stomaco che svolazzavano liberamente.
Appena si staccò rimise la maglia a posto.
Mi guardò negli occhi incastrando i suoi occhi nei miei.
Passai una mano nei suoi capelli avvicinando il suo viso al mio.
Lo baciai.
Io volevo baciarlo fino a toglierli il fiato.
Volevo baciarlo e soffocare ogni tipo di dolore.
Volevo baciarlo e capire insieme il vero significato della parola amore.
Si staccò da me e mi sorrise.
Quel fottuto sorriso che amavo alla follia.
Quei capelli che teneva lunghi così solo per me.
Gli occhi di cui mi sono fottutamente persa.
Nocciola, come il cioccolato mangiato dai bambini in una Domenica pomeriggio.
Nocciola come il colore delle castagne appena sgusciate dal riccio spinoso.
E poi bellissimo come un fantastico Dio Greco.
Quando mi baciò la prima volta fu come essere stata catapultata in un film Disney.
Sentivo il vestito con balze infinte addosso ed un diadema in testa luccicante quanto la mia vita.

(Non chiedetemi da dove concepisco certe perle HAHA)