Sicura?

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Quella bambina era così dolce.
La vedevo zampettare in giro per la stanza con un sorriso abbagliante in mezzo a tutta quella oscurità.
Peter la rincorreva facendola ridere come una matta.
Li guardavo appoggiata ad una trave mentre si divertivano.
"Ah ti ho preso piccola peste"
Disse il ragazzo prendendola e strapazzandola di dolci baci.
Lo immaginai come padre.
Chissà se un giorno avrebbe mantenuto la sua promessa.
Mi ha giurato all'inizio della relazione che mi avrebbe portato all'altare infilandomi un anello alle dita dorato con un diamante sopra.
Mi ha promesso un figlio in particolare una bambina.
Dice che così avrà due principesse da proteggere.
Ma gli sarebbe andato bene anche un bimbo.
Gli avrebbe insegnato le sue mosse e avrebbe seguito le sue stesse orme da eroe.
"Ei"
Mi richiamò MJ.
"Dimmi"
Dissi distogliendo lo sguardo dalla scena in cui ero concentrata.
"Ti devo parlare"
Disse con tono preoccupato.
La segui.
"Senti abbiamo un problema. Quei mostri uccidono persone e distruggono palazzi.
Dobbiamo sconfiggerli o faranno diventare New York un solo ammasso di metallo e mattoni"
Disse.
"Ma come possiamo fermarli?"
"L'unico modo è combatterli tutti insieme. Con tutti insieme intendo i tre Spiderman"
"Sicura?"
Chiesi preoccupata all'idea.
"È l'unico modo, o distruggeranno tutto e tutti. Metteranno fine a vite che non meritano di morire"
Annui visibilmente preoccupata e tornammo dagli altri.
Mi appoggiai di nuovo la colonna e osservai la scena davanti a me con la bruna di fianco.
Evelyn che volava in aria grazie ai tre che si sostenevano alle ragnatele.
Lei rideva.
Rideva tantissimo.
Non avevo visto bambina più felice.
"Vai Peter"
Gli disse il mio ragazzo al più piccolo dei tre.
Lui tenne la bambina con un braccio e scese lentamente portandola dal mio fidanzato che la sollevò con un sorriso a 32 denti.
Lei toccò i suoi capelli continuando a sorridere.
Uscì dal laboratorio osservando il cielo azzurro di quel giorno o almeno ancora per poco.
Una grossa nuvola nera si avvicinava minacciosa verso la città intenta a ricoprirla di pioggia e probabilmente grandine.
Rientrai e avvisai gli altri.
Mi misi una felpa e andai a prendere la bambina ancora felice dalle braccia di Peter.
La portai in un posto più o meno insonorizzato per i tuoni e la feci giocare un pochino in attesa della cena.

Io ti amo Peter Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora