Evelyn

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Ero stata tutto il giorno nel mio angolino a pensare che cosa fare con Peter.
Insomma io lo amavo ma quando si ostina a vedere le cose in un modo che non ha senso mi fa innervosire.
Mentre riflettevo uno strano rumore mi ha distratto.
Come un pianto di qualcuno. Di un bambino.
Corsi in giro cercando di capire da dove provenissero.
Ad un certo punto trovai un grosso armadio chiuso con un lucchetto senza neanche una traccia della chiave.
Però i pianti venivano da li.
"Resisti piccolo"
Urlai cercando di rompere la serratura.
Ci provai in tutti i modi ma non avevo forza a sufficienza per spaccarlo.
Allora presi da terra un tubo in metallo arrugginito (tetano arrivo proprio) e con un colpo secco spaccai il lucchetto.
Apri velocemente le ante e ci trovai dentro uno scricciolo carinissimo.
Era avvolto solo da una copertina sottile di un rosa delicato avrà al massimo un anno.
Spalancava degli enormi occhi azzurri di un colore chiaro, di ghiaccio.
Le manine piccole ed il corpicino tremante.
La presi tra le mie braccia e i guardò come se avesse appena visto un angelo.
La copri il più possibile e corsi nella stanza principale.
"RAGAZZI"
Urali in preda al panico.
feci vedere agli altri la bimba e senti un tonfo a terra.
Mi girai e vidi Peter per tera svenuto.
"Ma è scemo?"
Chiesi.
Si avvicinò il più grande dei tre Peter e guardò la bimba tra le braccia.
"Come si chiama?"
Chiese.
"Non ne ho la più pallida idea"
Gli sportai leggermente la copertina e cadde un piccolo fogliettino.
Lo raccolse e lo apri.
"Evelyn"
Lèsse lui.
"Evelyn? Che nome magnifico"
Dissi guardando la piccola.
Mi sedetti e la guardai.
Era così bella.
Ma come ci era finita li?2

Io ti amo Peter Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora