Capitolo 5

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** sono un grande falso mentre fingo l'allegria **

I giorni successivi passarono velocemente.

Ho iniziato a sistemare casa e finalmente è arrivato il divano che avevo ordinato appena arrivata in America, così non mi dovrò più sedere a terra per guardare la tv. La cucina fortunatamente c'era già e per il momento mancano solo i mobili della camera da letto.

Il capo mi ha ordinato di prenotare una suite, per lui naturalmente, e una camera singola per me in un famoso grand hotel di Roma.

La partenza è fissata per domani mattina. Ho già preparato la valigia che come al solito fa fatica a chiudersi.

Ieri dopo il lavoro sono andata in una boutique per avere qualche capo di abbigliamento elegante e soprattutto per non far sfigurare il signor Silver. Spero che i miei sforzi, soprattutto economici, non siano stati vani.

Punto la sveglia per le 6,15 di mattina. L'aereo per l'Italia partirà alle 9,55 e il capo ha detto che mi passerà a prendere alle 7,30.

Ripenso a tutte le cose che ho fatto e cerco di ricordarmi se mi sono dimenticata qualcosa ma non mi viene in mente nulla. Indosso la mia camicia da notte di Hello Kitty a cui sono molto affezionata e mi metto a letto addormentandomi.

*
" ti prego, non fare del male ai miei genitori " supplico l'uomo davanti a me con le lacrime agli occhi

" sta zitta! " urla schiaffeggiandomi

Il colpo è talmente forte da scaraventarmi a terra. Mi tocco dolorante la guancia sinistra e lecco con la punta della lingua la lacrima che ho appena pianto. Mi rannicchio in un angolo buio e angusto e mi circondo le ginocchia con le braccia nella speranza che questo incubo finisca il prima possibile.
*

Mi sveglio di soprassalto. Sono sudata e mi accorgo di aver pianto realmente. Per quanto ancora mi perseguiterà il mio passato? Quando potrò finalmente dimenticare tutto? Quando potrò tornare a vivere serenamente come un tempo? Sono passati 10 anni e nulla è cambiato. Sono ancora ossessionata da quei maledetti che mi hanno portato via la mia famiglia e che mi hanno strappato per sempre la felicità.

Mi alzo dal letto barcollando e vado verso il bagno. Sono le 5,43 del mattino e tra meno di un'ora suonerà la sveglia. Mi guardo allo specchio. Ho il solito aspetto, capelli arruffati e occhi gonfi. Le lacrime scendono ancora e da dieci anni a questa parte mi bagnano il viso quasi tutti i giorni. Sono così infelice. Non sono riuscita a trovare nessuno che mi desse un po' di affetto. L'unica volta che mi sono lasciata andare sono stata tradita nel modo peggiore possibile. Ho trovato il mio allora fidanzato a letto con la mia ormai ex migliore amica. Le uniche persone di cui mi fidavo e a cui avevo fatto conoscere la vera me mi hanno tradita e ferita. La mia vita conosce da troppo tempo dolore e tradimento quando l'unica cosa che vorrei è un po' di amore.

Decido di farmi un bagno caldo per rilassarmi un po' dato che non riuscirei a chiudere occhio. Preparo la vasca con acqua calda e aggiungo una fragranza profumata. Mi lavo i capelli e sto a mollo per una decina di minuti.

Sento la sveglia suonare e capisco che è ora di prepararmi.

Asciugo i miei lunghi capelli color cioccolato e faccio qualche boccolo per farli stare in ordine.
Metto un po' di fondotinta per nascondere le imperfezioni della mia pelle e un po' di ombretto color bronzo che fa risaltare i miei occhi color nocciola. Un filo di mascara e un rossetto rosa tenue.
Prendo dall'armadio il tailler nero che ho comprato ieri e una semplice camicia bianca. Indosso dei tacchi alti e aspetto l'arrivo del signor Silver.

Dopo pochi minuti sento suonare il citofono.

- chi è? - chiedo per precauzione

- sono l'autista del signor Silver, la stiamo aspettando -

Mr. Silver (Incompleta)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora