Capitolo 3

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Una volta montato dentro l'immenso aereo di linea, Harry venne fatto accomodare al suo posto che circa un mese prima aveva prenotato tramite internet.

A quel punto una hostess dolce ed altrettanto carina iniziò a servire la colazione per tutti ed Harry quindi che aveva sempre fame decise di accettare leggendo poi il giornale che si era comprato per passare un po' il tempo nell'attesa di arrivare a Liverpool.

Come già detto Harry era davvero molto emozionato per quella nuova avventura soprattutto perché per la prima volta nella sua vita si stava allontanando da casa.

Tale cosa era davvero entusiasmante per Harry, anche se in quel momento non aveva assolutamente idea di chi avrebbe potuto incontrare al college, come non aveva idea di chi avrebbe condiviso la stanza da letto.

Il moro infatti, sapeva solo che aveva prenotato a suo nome una camera che aveva due letti singoli e che con molta probabilità con lui c'era un ragazzo del suo stesso anno e presumibilmente della sua stessa classe.

Con tutti quei pensieri in testa l'aereo di linea arrivò finalmente a destinazione ed Harry quindi, entrò dentro l'aeroporto per chiamare immediatamente un taxi e farsi accompagnare alla scuola più prestigiosa della città, il Liverpool College of Art situata al numero 68 di Hope Street nella città portuale che ospitava tutti i suoi studenti per tutto il periodo scolastico permettendogli di alloggiare e vivere lì.

"Buongiorno." Disse Harry montando dentro il taxi facendo voltare l'uomo che era a bordo.

"Buongiorno a lei signorino. Dove la porto?"

"Al Liverpool College of Art per favore."

"Molto bene." Rispose allora l'uomo mettendo in moto immediatamente avviandosi così nel luogo indicato.

Durante quel percorso in auto, Harry tirò fuori un libro da leggere così tanto per ingannare il tempo e nel tratto di strada ancora più emozionato per tutto pensò a come sarebbe stato il suo primo anno universitario.

Una volta finalmente arrivato davanti all'immenso ed imponente edificio, Harry guardò il college con molta attenzione, fino a che non decise di entrare.

"Buongiorno."

Appena Potter varcò la soglia dell'entrata, venne subito accolto da una gentile centralinista che quel giorno aveva avuto il compito di indirizzare tutti gli studenti nelle loro stanze.

"Buongiorno a lei signore, mi dica!" Rispose allora la donna con un sorriso che voleva essere gentile.

"Mi chiamo Potter e sono uno studente di questa scuola. Mi è stato riferito dal preside di presentarmi oggi stesso per iniziare i corsi e prendere possesso della mia stanza."

"Certo." Rispose allora la donna con un sorriso. "Tanto per incominciare mi deve fornire un suo documento, poi la farò accompagnare nella sua camera."

"Naturalmente." Rispose allora il giovane uomo per poi mostrargli la carta d'identità che la donna si fotocopiò per potere trascrivere in un secondo momento tutti i suoi dati ed ogni cosa. "Prego, mi segua."

Una volta appoggiati i fogli da una parte, Harry venne fatto accomodare nel suo vano e in quel momento il giovane protagonista non poté fare altro che notare che i letti a baldacchino erano esattamente due e che sopra il letto c'era un biglietto con scritto il nominativo dello studente che avrebbe dovuto alloggiare con lui, Draco.

A quel punto le domande di Harry iniziarono a farsi prepotenti nella sua testa.

Come sarebbe stato stare con lui nella stessa stanza?

Era simpatico?

Oppure no?

Nel mentre ci stava riflettendo con estrema intensità, all'improvviso la porta della camera si aprì di scatto e in meno di un secondo davanti ad Harry si palesò proprio Draco che in quel momento lo stava fissando con una certa attenzione, nel mentre avanzava verso di lui sapendo già come si chiamava visto che la centralinista lo aveva appena informato.

"Tu sei Harry Potter?"

"S-sì sono io, mentre tu invece sei Draco Malfoy?"

"Si. Immagino che da oggi saremo compagni di stanza."

"Credo proprio di sì."

Ma come andrà a finire tra di loro?

Drarry ~ Incontri del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora