La squadra

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Non troverai mai la verità

se non sei disposto ad accettare

anche ciò che non ti aspetti.

Eraclito

Zoe

C'era qualcosa in questa storia che non mi quadrava.

Avevo dei brutti presentimenti.

E probabilmente facevo bene ad averne.

Io dovevo scoprire cosa volesse dire quel simbolo.

Avevo il costante pensiero che c'entrasse con mia mamma.

Lo avevo già visto prima, poi quel biglietto, le notizie completamente assenti riguardanti quel marchio, quel camion con lo stesso stemma, non potevano essere solo coincidenze.

Non potevo crederci.
E l'idea, anche se per assurdo, mi eccitava, mi faceva sentire viva.

Era come se dentro il mio petto si fosse acceso un fuoco.

Ero avida di sapere e curiosa di scoprire.
Probabilmente più in là mi sarei pentita anche solo si averlo pensato.
Avevo riunito tutti in un'unica stanza con l'aiuto di Liam.

Regnava il caos più assoluto e volavano da una parte all'altra della camera insulti vari mentre erano tutti seduti sui vari divanetti.

Vicky e Trevor stavano dando dei pazzi psicotici a Noah, Dylan, Kyla e Mia.

Mentre Noah, Dylan, Kyla e Mia affermavano che se non ci fossimo stati noi non avrebbero avuto problemi.
Caym si era estraniato dalla conversazione poggiandosi al muro dalla parte opposta della stanza con un piede poggiato sulla parete e le braccia incrociate.

Percepivo però il suo sguardo bruciare su me e Liam che mi era vicino.
«Ascoltatemi.» provai a parlare ma nessuno mi diede retta.

«State zitti.» disse Liam e piombò magicamente il silenzio.

Sul serio?
Sospirai.
«Per favore datemi qualche minuto.» dissi insicura. «Dopo che stavi per farci ammazzare tutti?» si alzò Mia.

«Vi prego ascol-» ma Noah mi interruppe.
«Sai quello che hai fatto vero? Per miracolo siamo ancora tutti vivi. Come ti è saltato in mente si fare un gesto così avventato?»

Dylan rimase seduto a guardarmi senza emettere parola.

Kyla mi guardava desolata.
Colpa tua, colpa tua, colpa tua.
«Tu sei una palla al piede» Mia mi fronteggiò mettendomi un dito sul petto «qui sei completamente inutile. Quindi ti conviene-»
«Non» un sussurro rabbioso spezzò l'aria «parlarle in quel modo.» ci girammo tutti verso Caym.
Era imperturbabile, ancora nella stessa posizione, con due iridi di ghiaccio che stavano infuocando Mia.

Lo sbiaditoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora