Lo sbiadito

Il silenzio

Meglio un silenzio sensato

che parole senza senso.

Emanuela Breda

Zoe

Si chiama effetto domino quando una piccola parte della tua vita cade, seguita da tutto il resto.

Spesso non ci si accorge della nostra esistenza che va a rotoli.

Senti solamente emozioni confuse e suoni poco distinti.

Pensi di star solo scivolando, invece cadendo giù da una montagna.

E come ci si rialza?

Non lo so.

Ma tu prova a scalare di nuovo la vetta.

«Sei pazzo.» sussurrò Caym.
«Sono tutto meno che pazzo, ragazzo mio.» ghignò Gary.

«Stai mentendo.» si aggiunse Vicky alla discussione.

Nei loro occhi c'era incredulità e paura.

Era come se avessero messo a posto un tassello mancante del proprio puzzle.

Solo che probabilmente quello era un tassello che avrebbero voluto tenere nascosto sotto il cuscino.

Lontano da sguardi indiscreti e attenzioni irrilevanti.

Probabilmente su quel pezzo c'era scritto il nome di un mostro.

Caym strinse con tutta la sua forza la mia mano.

Mi stava facendo male ma non l'aveva lasciata.

Resisteva all'impulso buttare all'aria tutto il puzzle.

«Come è possibile?» intervenne preoccupato Dylan.

«Io l'ho detto che la verità vi avrebbe messo nei guai. E ora, se non vi dispiace, voglio terminare un lavoro.» senza che avessi il tempo di rendermene conto, Gary si slanciò su di me cercando di farmi del male.

Misi un braccio davanti per pararmi ma non mi sentii neanche sfiorare.

Aprii gli occhi e vidi Caym picchiare Gary con tutta la furia che aveva in corpo.

Liam, Dylan, Noah e Trevor erano impegnati a tenere a bada gli uomini che si stavano dimenando.

Ritornai con lo sguardo su di Caym.

L'avrebbe ucciso.

Mossi un passo per andare verso di lui ma Kyla e Mia si appostarono di fronte a me.

«Che hai intenzione di fare?» mi rimproverò Mia.
«Lasciatemi passare.» risposi decisa.
«Assolutamente no. Ti faranno a pezzi.» concordò con Mia anche Kyla.