Lo sbiadito

Melodie spezzate

Le persone hanno impresse nel cuore

le note più profonde

dei loro pensieri.

Zoe

Esiste un modo per non infrangere il silenzio. Camminarci sopra a punta di piedi.

Non bisogna far rumore o l'equilibrio verrebbe tranciato.

Si deve essere leggeri.
La mamma me lo diceva sempre.

Mi ripeteva di camminare leggera sulle punte, come una piuma si poggia sull'acqua.
Avevo imparato da lei come sfiorarla appena.

Mi aveva iscritto ad un corso di danza, voleva a tutti i costi che io fossi leggera.

Le bambine a danza, però, mi trattavano male.
Mi lanciavano occhiatacce e mi squadravano in continuazione.

Facevo finta di non vedere, volevo che tutto andasse bene.

Tornavo sempre a casa con un livido diverso.

Non stavo molto simpatica alle bambine, o meglio ai bambini in generale.

Mi spingevano, insultavano e mi ripetevano in continuazione quanto io fossi strana e inutile.
Finii con il crederci.

Chi non l'avrebbe fatto?

Delle volte mi sarebbe piaciuto tornare a casa vantandomi con la mamma dei miei piedi consumati per via degli esercizi.

Ma se l'avessi fatto, avrebbe scoperto tutti gli altri segni sulla pelle e non volevo essere una delusione più di quanto io fossi già.

La musica guidava i nostri passi a lezione e ogni tanto sentivo delle risatine provenirmi da dietro la schiena.

Resta leggera, mi ripeteva sempre la mamma.
Ma era facile dirlo per qualcuno che sarebbe diventato come l'aria poco tempo dopo.
Mi affidavo alle note musicali e cercavo di ignorare il continuo ronzio che mi vorticava nelle orecchie.
Ascolta la musica, quello è l'importante.

Ma ero troppo piccola per capire una cosa.

Devono essere le note del cuore a suonare.
Non te ne accorgi finché non cominciano a stonare.

Così continuai a danzare, passo dopo passo.
Con leggerezza.

Ma ogni tanto cadevo e mi sbucciavo un ginocchio.
Allora il chiacchiericcio aumentava, aumentava, aumentava.

Parlavano tutti.

Tutti avevano qualcosa da dire.

Ma io mi alzavo. Con leggerezza.

Le mie insegnanti mi intimavano di continuare e così feci sempre.

Continuai, continuai, continuai. Nonostante le prese in giro, le risate, le spinte. Nonostante.