"Ti scoppia la testa? Io l'ho detto che hai la febbre!" Tom sospirò "Ti prego, Chris, siediti un attimo qui con me. Parliamo" la voce di Tom ora era stanca. "Te lo dico da amico, Tom, non da collega. Riposa un po'. Ne parliamo domani" Tom alzò gli occhi sull'amico. Come sempre quando era molto stanco erano diventati verdi oliva con venature nocciola. "Ti prego! Devo parlare con qualcuno o finirò a bere tutta la bottiglia. Abundare quam deficere melius est" Chris spalancò gli occhi "Se cominci a parlare queste lingue strambe torno subito a dormire!" Tom rise "Scusa, era latino" A Tom venivano spontanee queste citazioni. Chris si sedette rassegnato. "Non ti sembra strano il mio incidente?" Cominciò Tom dopo una pausa "No! Tu mi sembri strano a non volere mai usare gli stunt come tutti noi. Ti credi invincibile ?" Chris non aveva capito dove Tom volesse andare a parare "È proprio perché so che certe scene sono pericolose che le voglio fare io. Non mi perdonerei se succedesse qualcosa ad un altro al mio posto. Ma non è questo il punto" Chris era sempre più confuso " E allora quale accidenti è il punto?" Tom si munì di pazienza " Il punto è che una cosa del genere, con le protezioni che avevo, era quasi impossibile accadesse. Come hanno fatto a sganciarsi le imbracature?" "E quindi?" Fece Chris sempre più confuso Tom lo guardò in modo grave. Sembrava invecchiato di dieci anni "Quindi non erano agganciate"....Chris lo guardò allibito"Stai dicendo che qualcuno ha sbagliato ad agganciarti le imbracature??" Tom ci pensò un attimo prima di rispondere " Sto dicendo che questo è il secondo incidente che mi capita nel giro di pochi giorni. Strano no?" Chris cercava di riordinare le idee ma non era facile. Era stanco pure lui. "Qualcuno lo sta facendo di proposito?" Vuole che tu ti faccia male? E con che scopo?" Ancora una volta Tom infilò la mano tra i capelli ma questa volta indugiò prima di toglierla, quasi a volerci giocare " Non lo so Chris ma visto che ho tempo ormai mi farò qualche giretto sul set nei prossimi giorni.Tu sta attento. Io sono solo ma tu hai Elsa e ora anche India" Chris continuava a guardare Tom negli occhi. Caro ragazzo inglese. Ancora si preoccupava per gli altri! "Vieni, inglese, andiamo a riposare. Domani sarà una lunga giornata" Tom annuì e si alzò in piedi. Poi di scatto si appoggiò al tavolo. Chris gli fu accanto "Scusa, ho bevuto troppo e sono molto stanco" "Vieni, inglese beone, ti aiuto" Chris scherzava ma era agitato. Tom non si curava mai molto di sé stesso. Riuscirono a dormire un sonno agitato sino al mattino.
All'Alba squillò il cellulare di Chris.. Poteva essere solo una persona. L'australiano si tirò a sedere sul letto e rispose. La voce di donna che amava parlava dall'Altro capo "Buongiorno amore. Come sta Tom?" Chris si voltò verso il letto del collega. Tom dormiva ora in modo tranquillo. La testa leggermente reclinata sul cuscino, il braccio sinistro immobilizzato sul petto, il destro sopra la testa. "Dorme finalmente" rispose Chris ad Elsa " È stata una lunga notte" Elsa ridacchiò " Già! Immagino! " Chris non stette a smentire la moglie su quello che pensava. Si sarebbe solo preoccupata. "Ascolta caro, se Avete un'ora di tempo a pranzo, potremmo vederci e pranzare tutti e tre insieme" "Va bene." Sussurrò Chris" Ti raggiungiamo all'hotel. A dopo" " A dopo. Bacio" rispose dolce Elsa e riagganciò "Fammi indovinare. Vuole che pranziamo insieme" La voce di Tom calma, profonda e divertita. Chris lo guardò. Tom si era tirato a sedere appoggiandosi ai cuscini "Come ti senti?" Tom sollevò un sopracciglio" Dovresti ogni tanto cambiare domanda, australiano. Giusto per variare un po'. Con un braccio in meno e un po' di fame in più. Facciamo colazione. Tanto aspetti quella!" E gli strizzò un occhio....
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Mistero sul set
Fiksi PenggemarTom Hiddleston e Chris Hemsworth alle prese con un complicato giallo sul set di "Avengers"