Caddero entrambi in un sonno agitato. Verso le 5 del mattino Tom si svegliò di soprassalto. Chris nell'altra stanza stava urlando il nome di Elsa. Si tirò su a sedere sul letto. Indossava un t shirt blu e un paio di pantaloncini grigi. Eppure aveva caldo. Buttò le gambe giù dal letto. Sentiva Chris lamentarsi. Accese solo la luce del comodino. Si infilò le scarpe da tennis. Era troppo lento nei movimenti e la cosa gli dava in testa. Era uno sportivo abituato a correre e pativa tremendamente quella situazione. E Chris si lamentava ancora.Fece passare il sostegno per il braccio ferito sopra la testa e infilò l'arto. Si alzò e attraversò la sua stanza a grandi falcate. Si fermò vicino al letto del collega. Chris aveva gli occhi chiusi e il viso imperlato di sudore. Continuava a mormorare nel sonno il nome della moglie. Gli toccò la fronte. Scottava. Tom non credeva a ciò che vedeva. Era abituato a ridere e scherzare con Chris. Un milione di interviste, di conferenze stampa sempre eleganti, bellissimi, sorridenti. Il pubblico delirava quando arrivavano. Sempre fianco a fianco nei Paesi in giro per il mondo per la promozione dei film. E sempre Chris che faceva la parte del fratello maggiore nonostante avesse quasi tre anni in meno di Tom. E ora era crollato. E Tom non sapeva che fare. Lui. Il saggio. Il genio della coppia. Non aveva nemmeno un antipiretico. Prese in fretta il passepartout della porta e uscì per andare da Iris.
Bussò sommessamente alla porta della Camera della ragazza. Attese sperando si svegliasse. Sentì poco dopo il passo di piccoli piedi sulla moquette. La porta si aprì. Iris lo guardava stagliarsi sulla soglia nella fioca luce del corridoio. Era bellissimo. Alto e magro ma con un fisico perfetto. I capelli tinti di nero scompigliati per il sonno, le lentiggini che gli toccavano delicatamente la pelle chiara e gli occhi di un verde colore del petrolio per la poca luce. "Chris sta male. Mi puoi aiutare?" Iris tirò su una piccola mano e gli toccò la guancia con la punta delle dita. La pelle del divo era calda e morbida. La ritrasse di scatto. Non sapeva perché lo aveva fatto. "Certo! Scusami, sono una sciocca! Arrivo subito!" Si infilò un maglione sopra la leggera camicia da notte azzurra. Si muoveva per la stanza velocemente come una piccola ape operosa. "Andiamo!" Tom la seguì....Quando furono in stanza da Chris, Iris gli toccò la fronte. In effetti scottava. "Probabilmente è solo febbre da choc nervoso. Dobbiamo svegliarlo e dargli del paracetamolo." Si inginocchiò accanto al letto e mise una mano sul petto possente di Chris. "Mr. Hemsworth! " La voce dolce in un sussurro "Mr. Hemsworth!" Chris aprì gli occhi ma non mise subito a fuoco "Elsa?!" Guardò Tom il quale scosse la testa. "Mr. Hemsworth, ha la febbre alta. Le dò qualcosa per farla scendere. Starà bene presto. Non si preoccupi. Non è niente di grave" Chris annuì e prese ciò che gli veniva somministrato senza protestare. Sembrava non gli importasse più di nulla. Chiuse gli occhi. Iris si alzò. Tom l'aveva osservata per tutto il tempo. Era abituato a donne bellissime ma molto artefatte. Quella piccola infermiera era semplice e tuttavia bella in quanto vera, non costruita ad arte. "Come ho detto starà bene presto.....almeno fisicamente. Per il resto continuo a pensare che sia colpa mia. Che non ho fatto nulla...per salvarla...Mi ha picchiata....Ma non così forte...."Scoppiò a piangere. Tom fu al suo fianco. La strinse a se. Lei teneva i pugni chiusi appoggiati al petto dell'attore. "Piccola!" Tom aveva una voce dolcissima, ora. Un enorme angelo che però proveniva da un teatro "Piangi. Ora con me. Sono qui con te" A poco a poco i singhiozzi si placarono. Tom la prese per mano e la condusse nell'altra stanza. La fece sedere nella poltrona nella quale qualche ora prima lui aveva bevuto. "Va meglio?" Iris annuì asciugandosi le lacrime con il palmo della piccola mano. "Mr. Hiddleston..." cominciò "Tom! Sono Tom..Ti prego..." "Mr. Hiddleston...No...Tom....Ti chiedo scusa. Non faccio che chiedere scusa e...." Un rumore in strada. E Tom si portò il dito alle labbra "Shhhhttt" Andò alla finestra. Un gruppo di ragazzi faceva baccano. Tom pensò che era una strana ora per mettersi a scherzare in strada. Iris lo raggiunse. Accadde in un attimo. Uno dei ragazzi si girò di schiena e poi in modo fulmineo di nuovo verso la finestra con qualcosa di grosso e scuro in mano. Lo lanciò con tutta la sua forza. Tom ebbe uno scatto indietro e poi d'istinto si gettò su Iris."Giù!" Cadde sulla ragazza con tutto il peso del suo corpo e la sua altezza di un metro e 90, mentre un'esplosione di vetri scoppiava nella stanza e sopra di loro......
STAI LEGGENDO
Mistero sul set
FanficTom Hiddleston e Chris Hemsworth alle prese con un complicato giallo sul set di "Avengers"