Capitolo XLI

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Bokuto pov:

Apre la porta facendomi entrare, M-accomodati pure- dice facendomi sedere sul divano, M-ti preparo qualcosa da bere- annuisco, e aspetto che torni, ha due bicchieri in mano, li appoggia sul tavolino, si siede accanto a me, mettendosi una ciocca dietro l'orecchio imbarazzata, mi avvicino a lei lentamente aspettando un accenno di consenso, che ricevo quando anche lei si avvicina a me, colgo l'occasione e la bacio, mettendole una mano dietro la testa lei si avvicina a me non staccandosi da questo bacio, la spingo contro il divano facendola sdraiare, mettendomi sopra di lei continuando la danza delle nostre lingue, sento che le eccitazione sta salendo, la prendo per la vita e la faccio sedere sulle mi gambe, con le mani percorro il suo corpo, lei fa lo stesso con le sue, non mi basta voglio di più,  mi alzo tenendola sollevata, lei aggancia le sue gambe attorno alla mia vita incollando i nostri bacini, faccio appoggiare la sua schiena contro in muro, appoggia i piedi a terra ma non le lascio via d'uscita, tolgo la maglia, lei arrossisce alla vista del mio torso nudo, lo tocca timidamente così le prendo la mano e la porto al mio petto,  B- fermati adesso oppure...- mi prende e mi bacia, togliendomi il respiro, colgo l'occasione per slacciare il vestito, faccio scendere la sua zip e il vestito le cade sul pavimento lasciando la scoperta lei si imbarazza, così decido di baciarla ancora, durante il bacio lei mi sbottona i pantaloni che prontamente tolgo. Siamo rimasti entrambi in intimo, lei si inginocchia davanti a me con una lieve esitazione abbassa i boxer lasciando libera la mia erezione, non appena la tocca un brivido percorre la mia schiena, comincia facendo dei movimenti con la mano poi aggiungi anche la bocca,  mandandomi in estasi con quella sensazione di calore che mi avvolge, io le Poggio una mano sulla testa dettando io il ritmo, Sono sul punto di venire così spingo la sua testa all'indietro venendo sul suo seno, la faccio rialzare, per poi con un unico movimento girarla verso il muro, a questo mio gesto dalla sua bocca esce un piccolo gemito, preso dalla foga del momento, le do un sonoro schiaffo sul suo gluteo sodo, facendogli scappare un altro urletto, M- ti prego Bokuto non resisto- alle sue parole, scosto leggermente i suoi slip, la schiaccio più contro il muro ma lei vogliosa, sporge il suo fondoschiena verso di me incitandomi a darle piacere, prendo la sua mano insieme alla mia sopra il muro per darmi stabilità, poi con l'altra metto il preservativo e mi aiuto ad entrare in lei, non appena entro, dalle sua labbra esce un gemito, M- ah~ Bok~- il suo gemito viene spezzato, quando io inizio a dare delle spinte, con la mano libera, stimolo un suo seno facendo aderire la sua schiena al mio dorso, per poi continuare le mie spinte, sempre profonde, la stanza si riempie del rumore dei nostri corpi che sbattono uno contro l'altro, unito al rumore dei nostri gemiti, Maki è una tipa rumorosa, la stacco dal muro stringendola a me, per riuscire a dare spinte più decise, lei ansima sotto il mio pieno controllo, le mordo il lobo dell'orecchio orecchio, M- ah~ Bokuto sei fantastico-  fa strano ricevere complimenti espliciti non ci sono abituato, con una mano Maki porta il mio viso dal suo collo alla sua bocca per baciarmi soffocando un suo gemito, di colpo si stacca piegandosi reggendosi con le mani al muro, M- Bokuto sto per ve..- viene senza riuscire a finire la frase, io do ancora qualche spinta e vengo dopo di lei, esco da lei che devo subito aiutare a sorreggersi, M- non credevo fossi così bravo- dice appoggiando il suo mento sul mio petto, la accompagno in camera sua.
Maki si è già addormenta, mi approprieró della sua doccia per lavarmi e poi tornerò a casa tra poche ore è mattina.
Finita la doccia esco, decido di lasciarle un bigliettino ma mentre lo scrivo lei si sveglia e mi raggiunge alle spalle, M- mh, vai già Bokuto?- mi giro verso di lei B- si, è quasi mattina  meglio se torno a casa-  annuisce come se fosse delusa, magari sperava che restassi ma non posso rimanere, la conosco solo da una sera, per quanto ne so potrebbe essere una serial killer che mi ha adescato solo per poi affrettarmi in mille pezzettini e mangiarseli, non dovevo vedere il silenzio degli innocenti con Akaashi e.. lei. Mi affretto ad uscire, con la doccia mi è passata pure la sbronza e per quanto mi sia divertito sta sera, meglio finire qui. Arrivo a casa e sono le 6.00 del mattino, ho dovuto aspettare un bus che mi portasse a casa ma non passava più, prima di dormire però chiamerò Kuro, deve sapere quello che è successo; il telefono squilla un po' ma alla fine risponde.
K- vedi che sia qualcosa di importante, perché se mi hai svegliato alle 6 del mattino per una delle tue cazzate giuro che vengo li e ti ammazzo!
B- buongiorno Kuro... Ti ho chiamato perché, beh alla fine con Maki ci ho dato dentro
K- mi hai chiamato per dirmi che ti sei fatto Maki!?
B- si beh e una cosa importante, è la prima persona che vedo dopo di lei, dovresti essere felice...
K- fai finta che lo sia perché in questo momento per te ho solo insulti... Facciamo così uno di questi giorni ci vediamo e facciamo una chiacchierata tra uomini, ci stai?
B- si bell'idea
K- bene buona notte.
Non mi lascia nemmeno rispondere che mette giù, non deve essergli piaciuto essere svegliato alle 6 del mattino, vabbè andrò a dormire che è meglio. Mentre salivo in camera vedo mia sorella uscire dalla mia stanza con in mano qualcosa, ma non ci faccio caso e lascio perdere ho troppo sonno.

Ayako pov:
Kotaro mi ha appena avvisato che probabilmente tornerà tardi, non vedo occasione migliore per capire cosa è successo con t/n, so che camera sua è privata e non dovrei ficcare il naso ma è mio diritto sapere che cosa sta succedendo al mio fratellino, sgattaiolo dentro il suo covo, è tutto in disordine dovrebbe sistemare un po' di roba, cerco la busta che ci ha dato T/n, ma non la trovo in nessun cassetto, guardo sotto la scrivania magari gli è caduta, non c'è nulla, mi giro o guardo sotto il letto e vedo qualcosa, dei pezzettini di carata, allungo la mano per prenderli. A- ohoh interessante...- mi metto sulla scrivania e assemblo il foglietto, sono sempre stata brava coi puzzle. Una volta finito leggo il messaggio lasciato da t/n,  A- oh merda...- si sono lasciati quindi, e lui non ci ha detto nulla... Deve essere stato male e io non ho potuto fare nulla, e poi stavano bene insieme cosa è successo ah domani mattina mi darà delle spiegazioni.

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