Capitolo XXXVIII

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T/n pov:
La valigia è pronta saluto i miei genitori, mi mancheranno, esco e mi dirigo alla stazione, fortunatamente non ho visto Akaashi, così posso svignarmela senza nessun addio doloroso, sto facendo il biglietto, A- ti aiuto con le valigie mentre aspetti il treno- questa è la sua voce, il mio cuore salta un battito, mi giro lentamente e vedo lui Akaashi, impassibile come sempre, A- pensavi davvero di lasciare Bokuto e scappare, senza che io lo scoprissi- abbasso lo sguardo non riesco a guardarlo negli occhi, dopo quello che ho fatto, A- ricordi al ritiro, ti avevo detto di non spezzargli il cuore e tu glielo hai frantumato, ti avevo detto di non ferirlo e tu lo hai distrutto- mi mordo il labbro per trattenere le lacrime, perché ha ragione e sentire lui deluso da me fa male, T/n- ricordo bene quello che mi hai detto, ma capisci che non posso partire e rimanere importante per lui, passerebbe il tempo a non godersi la vita qui e io non voglio che succeda- Akaashi una volta capite le mie intenzioni, sembra quasi concordare ma rimane comunque deluso, A- potevi dirmelo, avrei pensato a una soluzione migliore, lo sai che sono io l'intelligente tra noi- nelle sue parole c'è amarezza e delusione, è la prima volta che vedo Akaashi triste, dall' occhio esce una lacrima solitaria T/n- scusa Akaashi- mi abbraccia, ed io scoppio a piangere, era per questo che non volevo che nessuno lo sapesse, volevo risparmiarmi gli stupidi addii, A- sono ancora incazzato con te, ma visto che parti tanto valeva abbracciarti un'ultima volta- detto questo si stacca e mi rimprovera ancora, per tutto il casino che ho fatto, intanto il treno è arrivato, A- ho una cosa da chiederti, Se Bokuto-san ti chiama, rispondi- lo guardo ma non rispondo, le porte del treno si chiudono e con un cenno della mano lo saluto. E mi dispiace Akaashi ma non lo farò, è già la seconda tua richiesta che non esaudirò.
Sono in viaggio sul treno, quando il mio telefono squilla, è lui. Metto giù senza pensarci, perché se lo dovessi fare gli risponderei. Spengo il telefono.
Sono al check-in, mancano 20 minuti all' imbarco, contando i fusi orari dovrei essere in Italia per le 20.00 la prima notte starò in Hotel poi mi verranno a prendere quelli della società che mi mostreranno tutto quanto e dove trascorrerò le mie giornate d'ora in poi.
L'aereo decolla, e io mi lascio alle spalle il mio passato, vedo Tokyo diventare sempre più piccola, il sole illumina il mare, che riflette i suoi raggi, da qui ora riesco anche a vendere Kyoto, chiudo il finestrino e decido di dormire per un po', mi aspettano 14 ore di volo verso il mio futuro.

Kuro pov:
Bokuto si è fermato da me tutto il giorno, è distrutto e io non ho potuto fare nulla se non tentare di consolarlo. Alza la testa dal divano che ha occupato tutto il giorno B- prendo il primo volo per l'Italia e vado da lei- nei suoi c'è una speranza, ma anche la consapevolezza che non è possibile una cosa del genere, K- non puoi, è l'esatto motivo per cui non ti ha detto nulla, so che ha sbagliato, ma vedi lei non voleva che tu ti attaccassi a lei che ora non è qui- annuisce credo che abbia capito, B- in sostanza vuole che mi dimentichi di lei...- annuisco, non so nemmeno io che cosa vuole t/n, credo che una ferita del genere si guarisca solo col tempo.
È già notte e Bokuto se n'è appena andato, T/n non mi ha ancora scritto credo sia ancora sull'aereo, H- perchè non mi hai detto nulla di questa storia, avrei potuto aiutarvi- mi avvicino a lei, non voglio più parlare di T/n ho già fatto abbastanza per oggi, e non sono nemmeno riuscito a salutarla in stazione, non mi importa quanto passerà ma giuro che appena torna si beccherà una bella strigliata, K- per favore Hikari, non parliamone più per oggi, già prevedo mesi duri, tra Bokuto e T/n- sospiro e mi rifugio nell'abbraccio di Hikari, ho avuto qualche problema con lei ma sono fiducioso che riuscirò a conquistarla.

Sono le 4.30 e mi sono svegliato con la gola secca, sarà meglio se vado a bere qualcosa, accendo lo schermo del cellulare per farmi luce, e vedo una notifica di t/n, " Ciao Kuro, sono appena atterrata ora vado in Hotel, probabilmente dovrò cambiare numero, ma tranquillo che te lo scrivo, da te è otte fonda, credo lo leggerai la mattina quindi, buon giorno." bene è atterrata, ora davvero se n'è andata.

T/n pov:

Ho passato la notte in Hotel, e la mattina seguente sono venuti a prendermi per portarmi subito in palestra, sono ancora intontita, per via del jet lag. Vogliono farmi conoscere subito tutte le compagne di squadra e farmi sistemare nel dormitorio, faccio ancora un po' fatica con la lingua ma riesco a capirli bene, grazie a mia nonna che mi ha insegnato l'italiano da piccola; nessuno mi nota, nonostante io venga dal Giappone, perchè i miei occhi sono occidentali e sono anche alta. Vengono a bussare alla mia camera, R-t/n sono l'allenatore della squadra- apro la porta e mi si presenta un uomo alto quasi due metri, sulla quarantina, gli occhi sono verdi, mi squadra da cima a fondo, R- io sono Roberto e sarò il tuo allenatore, prepara la tua valigia che ti porto a conoscere la squadra- mi preparo velocemente tanto dovevo solo mettere via il pigiama che avevo usato sta notte, Roberto mi fa strada ed io lo seguo, salgo in macchina, qui a Milano ci sono alcuni grattacieli, a una persona di campagna potrebbe sembrare una grande città ma per me che sono cresciuta a Tokyo, sembra una piccola cittadina. Arriviamo davanti alla palestra, la squadra si sta allenando, R- ragazze! Venite qui un attimo- tutte le ragazze si radunano attorno al coach, sono tutte diverse tra loro e mamma mia, quanto sono alte, R- allora ragazze lei è la vostra nuova compagna, lei è giapponese, si chima T/c T/n- io faccio un piccolo cenno con la mano, tutte mi sorridono, e stranamente riescono a farmi sentire come se fossi già parte della squadra, tra di loro noto un viso familiare, occhi a mandorla, capelli corvini, carnagione chiara e quel inconfondibile neo sulla guancia destra, mi avvicino a lei e le tocco la spalla, T/n- sei Sumie Suzuki?- mi guarda e sorride come se aspettasse questa domanda, S- in carne ed ossa mia piccola Kohai, t/n-chan- mi abbraccia, non mi sebra vero che uscita dalla scuola di trovare la mia senpai delle medie qui in squadra con me, T/n- non avrei mai pensato di ritrovarmi in squadra con te- Sumie sorride e sogghigna, S- io invece si!- non capisco quello che vuole dire S- sono stata io a raccomandarti a Roberto, ho detto che in Giappone c'era un diamante grezzo ma che già brillava, e quel diamante sei tu!- dice indicandomi, rimango sconvolta dal fatto che lei si sia ricordata di me e di come giocavo. Nemmeno il tempo di ambientarmi che già iniziano i test per vedere come gioco e cosa so fare, mentre faccio i test scopro che alla squadra servirebbe un alzatore e un centrale, ho giocato per anni come alzatrice ma è ormai 2 anni che gioco da centrale, però non ho idea di che cosa vogliano farmi fare, perché non allenandomi da molto sarei un alzatrice mediocre per un bel po' mentre come centrale non me la cavo male, anche se il mio cuore apparterrà sempre solo a un ruolo. Finisco i test, sono distrutta non ho mai corso e saltato quanto oggi, le mie braccia sono rosse, ho bisogno di una doccia, R- bene T/n sei brava, ma hai ancora molto da lavorare per dove giochiamo noi- annuisco, ho visto come giocano le altre e sono ad un altro livello, devo impegnarmi al massimo per riuscire a guadagnarmi un posto da titolare, R- domani ti voglio vedere sui palleggi, hai un palleggio pulito ma non sei precisa, e voglio anche vederti col muro, Marco mi ha riferito che l'ultimo punto lo hai fatto tu con un monster block, non ho ancora scelto che ruolo assegnarti tu che cosa hai fatto nell tua breve carriera?-
T/n- io ho giocato per anni come alzatrice, ma arrivata nella squadra con cui ho vinto, ho incontrato un alzatrice migliore e per mancanza di centrali mi hanno assegnato quel ruolo- annuisce pensieroso, R- per domani avrai una risposta sul tuo ruolo e quindi a chi devi rubare il posto da titolare- dice facendo una fragorosa risata, sorrido e ci salutiamo domani mi aspetta un'altra giornata impegnativa.

 Anche Dopo Anni [Bokuto x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora