Capitolo XLIV

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T/n pov:
Oggi è il giorno atteso del mio appuntamento con Gabriele, quando l'ho raccontato alle mie compagne erano tutte gridolini e battutine al quanto brutte. Lui ha deciso di fare un uscita a sorpresa non mi ha detto dove vuole andare mi ha solo indicato l'ora in cui mi passerà a prendere, solo che così facendo non ho idea di cosa mettermi, sotto saggio consiglio di Delia ho optato per un vestito nero morbido in modo che vada bene per ogni occasione. Sento un clacson suonare, mi affaccio alla finestra e vedo scendere da un auto nera sportiva Gabriele, che fa un piccolo inchino per invitarmi a scendere, infilo le scarpe e il giubbotto e mi precipito da lui.
G- Buonasera milady, la carrozza è arrivata, prego- dice aprendomi la portiera da vero gentiluomo, rido al suo fare ottocentesco, T/n- buona sera signore, vuole indicarmi la meta di questa serata?- gli chiedo reggendogli il gioco, G- è una sorpresa- dice mettendo in moto l'auto. Vedo che stiamo andando verso il centro città, Milano la notte è piena di luci che illuminano le strade come le stelle il cielo. L'auto si ferma e parcheggia, come un vero gentiluomo mi apre la portiera aiutandomi a scendere, G- milady siamo arrivati a destinazione- sorrido e mi accoccolo al suo braccio, siamo davanti al Duomo, una struttura maestosa, ci avviciniamo a un bar vicino, entriamo e Gabriele fa il suo nome, e il cameriere ci porta al piano superiore. Il nostro tavolo è quello nell'angolo della terrazza vista duomo, ci sediamo e ci portano il menù, ordiamo lui un Negroni e io (cocktail preferito). G- ti piace la vista?- annuisco ammirando la vista mozzafiato, G- e allora parlami di te... Com'è venire ad abitare dall'altra parte del mondo?- sorrido ripensando a come era la mia vita prima di venire a Milano, T/n- beh è stato al quanto traumatico all' inizio ma ci si abitua- sorrido e lo guardo negli occhi, sono verdi come le montagne, con qualche sfumatura dorata, come lui... Arrivano i drink e ne bevo un sorso, T/n- li fanno buoni qui!- G- sapevo avresti apprezzato ahah- decido che è giunto il mio momento di fare la ficcanaso t/n- allora mio caro Gabriele, raccontami qualcosa di te, perché io sto uscendo con uno sconosciuto ahaha- Sorride G- allora provvedo subito a diventare un conoscente, sono nato qui a Milano un giorno ho visto una partita di NBA in tv e mi sono innamorato del basket e ho deciso che avrei giocato a quello e lo avrei reso il mio lavoro, non avevo un piano B o diventavo un fenomeno oppure rimanevo a fare elemosina sotto un ponte, come vedi mi è andata bene!- sorrido e bevo ancora un goccio che per poco non mi soffoca, G- ma dimmi T/n come sei messa a relazioni?- ride per il mio quasi morire, G- non volevo metterti in difficoltà ahahah- recupero fiato per rispondergli T/n- beh diciamo nulla di serio- bugiarda dico tra me e me T/n- ho avuto una storiella con il mio migliore amico e poi una relazione di qualche mese nulla di importante- sorrido, come sono falsa, il locale si è riempito di gente e sinceramente non ho voglia di stare in mezzo al caos T/n- hey ti va di andare a fare un giretto, si sta facendo affollato qui- annuisce e mi aiuta ad uscire, G- milady come vogliamo continuare la serata? La notte è appena iniziata...- io so come voglio continuare ma voglio prima vedere se ha in mente i miei stessi piani, mi avvicino a lui, prendo la sua giacca tra le mani e mi alzo leggermente per raggiungere il suo viso, e arrivare a pochi centimetri dalle sue labbra, T/n- io qualcosa in mente ce l'avrei ...- il suo respiro si fa subito più affannato, G,- dimmi che è quello che ho in mente...- dice mettendo le sue mani attorno alla mia vita, facendo aderire il mio corpo al suo, T/n- credo di si...- allora dopo la mia conferma mi bacia appassionatamente cosa che io ricambio con più voga, G- ti va fi stare da me, non c'è nessuno- annuisco e ci dirigiamo di corsa verso la macchina, diretti a casa sua.
Arriviamo al suo appartamento, mi prende la mano, chiamiamo l'ascensore, mentre aspettiamo con il braccio lungo la mia vita mi strige a sé, impaziente, arriviamo al suo appartamento, lo bacio prima di entrare interrompendo l'impazienza di Gabriele, lui apre la porta trascinandomi dentro, G- è un po' in disordine spero non ti dispiaccia- dice tra un bacio e l'altro, T/n- fidati non guarderò la stanza- dico mentre lentamente gli sfilo la maglia, svelando un fisico degno del suo lavoro, G- vedo che apprezzi- dice sorridendo, T/n- come potrei non farlo- dico io mentre lui mi sfila il vestito lasciando che il mio corpo venga scoperto, G- be' tu non sei da meno- cominciamo a baciarci più intensamente le parole non servono più, mi stringe a se forte fino a lasciare segni rossi sulla mia pelle, mi solleva da terra e io mi aggrappo a lui, cingendogli la vita con le gambe, saliamo in camera mi lancia sul letto, per rendere dal cassetto un preservativo, G- sicura di voler continuare?- annuisco e gattonando mi avvicino a lui, slaccio la cinghia della cintura per poi sbottonare i suoi pantaloni, mi accarezza la testa, tenendomi i capelli come a incitarmi di continuare quello che stavo facendo, gli abbasso i pantaloni e i boxer lasciandolo completamente nudo. Inizio lasciando scendere un po' di saliva sul suo membro per poi cominciare un lavoro di mano, lui subito butta la testa indietro ansimando, decido di aggiungere anche la bocca succhiandolo e lui inizia a gemere G- ah T/n- ad un certo punto mi sposta facendomi sdraiare sul letto per poi slacciare il mio reggiseno e togliermi gli slip, prende le mie cosce e si abbassa facendo arrivare il suo viso tra le mie gambe, sospiro per il suo respiro sulla mia intimità, metto una mano dietro la sua nuca incitandolo ad iniziare e lui coglie subito l'occasione, inizia leccando e succhiando la mia intimità facendomi sognare T/n- Oh Gabriele- sono al capolinea quando lui smette beccandosi il mio scontento, mette il preservativo e si prepara G- non resisto- prende le mie caviglie e le appoggia alle sue spalle per poi tenermi il bacino tra le sue mani per poi entrare e cominciare a muoversi intensamente sin da subito facendomi gemere per lo stupore, siamo entrambi allo stremo, e madidi di sudore G- non resisto più- T/n- nemmeno io - si china verso di me per spingere andora più forte facendomi arrivare al culmine, entrambi veniamo, Gabriele sfinito si adagia accanto a me, G- non so per te ma è stato fantastico- sorrido T/n- devo dire che non mi aspettavo fossi così bravo-

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