Capitolo XLVIII

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T/n pov:
Sono appena sbarcata in Italia, un paese a cui dovrò dire addio. All' aeroporto trovo Gabriele che ormai posso considerarlo un migliore amico, e anche Delia che sono venuti a prendermi, dovrò dare loro la brutta notizia, in più partirò tra tre settimane il tempo di finire il campionato e di sistemare tutte le mie cose, quelle devo iniziare a spedirle a casa di Kenma che mi ha offerto un posto da lui intanto che cerco un alloggio dove stare. 
G- ciao T/n, ti ho lasciata per una partita e non sei più tornata che hai fatto?- beh non ripetiamo brutte esperienze e diciamolo subito come stanno le cose T/n- beh mi hanno proposto un contratto in una squadra di Tokyo e io ho accettato-  vedo un po' di tristezza negli occhi di Gabriele so che lui avrebbe voluto che rimanessi qui ma vorrei tornare a casa con gli altri, se fosse per me lo porterei anche lui ma credo che non andrebbe d'accordo con Kuro essendo entrambi delle teste calde. G- quindi te ne vai...- T/n- Si- mi dispiace vedere la tristezza nei suoi occhi ma io ci tengo a lui ed è giusto dirglielo. Lo dico alla squadra che ha già organizzato una cena per dirci addio, e in più Gabriele mi ha proposto di fare serata e sarebbe stato lui ad accompagnarmi in aeroporto la mattina dopo, ed io ho ovviamente accettato.

Ho finito il campionato e domani parto queste tre settimane sono volate in fretta, tra spedire i miei pacchi in Giappone, gli allenamenti, il campionato e gli accordi con le società.  Ma finalmente dopo sta sera sarò di nuovo in Giappone non vedo l'ora, Haru mi ha già chiesto di uscire con lei venerdì prossimo, ho finito di preparare le valigie lasciando solo fuori il cambio per l'aereo, sta sera a cena ho deciso che metterò un vestito corto nero leggermente aderente e con una scollatura abbastanza profonda per essere elegante e pronta a fare serata. 
Scendo con le ragazze e andiamo a cena, c'è  Delia che piange addirittura pensando che domani non sarò più qui con lei, mentre le altre sono abbastanza serene, Sumie è la più tranquilla dato che quando fa le vacanze in Giappone ci possiamo vedere, mentre Gabriele mi sembra un po' perso.
La cena è finita le ragazze mi abbracciano una a una, e tutte loro hanno gli occhi lucidi d'altronde abbiamo passato assieme ben 2 anni dove loro sono state la mia famiglia e le mie amiche, C- a nome di noi tutte vogliamo darti questo piccolo regalo- apro il regalo ed è una collana con un  ciondolo, giro il ciondolo nelle mani e vedo la foto della nostra squadra, alzo lo sguardo verso di loro, non appena incrocio i loro occhi non mi trattengo e scoppio a piangere per quanto faccia finta di non importarmi loro sono speciali e mi mancheranno molto. Le saluto una ad una per poi andare con Gabriele per divertirci prima della mia partenza.
Saliamo in macchina, il viaggio è molto silenzioso e nessuno dei due parla perché probabilmente non vogliamo affrontare il discorso sulla mia partenza. Arriviamo alla discoteca dove siamo andati una delle prime volte che siamo usciti, scende e corre ad aprirmi la porta per fare il gentiluomo. Entriamo nel locale e iniziamo a scatenarci, balliamo insieme lui mi tiene per i fianchi, lo ha sempre fatto in questi due anni ma oggi quella stretta ha qualcosa di strano, mettono la nostra canzone preferita, il mondo per un momento ha smesso di girare mentre la musica ci coccola le orecchie, basta uno sguardo un solo sguardo e facciamo quello che ci eravamo ripromessi di non fare, un bacio, non di quelli che ti scappano per sbaglio con un amico privi di sentimento, è un bacio triste d'addio, un bacio che sa di consapevolezza, mi stringe forte a se,  sento che non potrò mai stare con lui, perché per quanto mi piaccia, non riuscirei mai ad amarlo come amo Lui, non posso continuare ma non voglio nemmeno smettere, mentre mi stringe a se implorandomi di rimanere con quel gesto una lacrima solitaria scende sulla mia guancia. Ci stacchiamo e senza parlare usciamo, per tornare a casa, arriviamo al mio vialetto, G- senti T/N...- deglutisco, non ho la forza di guardarlo in faccia G- Io so che non potrò mai averti, so che nel tuo cuore c'è già qualcuno, e lo so dal primo momento, tu non mi appartieni, eppure non riesco a non essere un egoista e volerti per me, sapendo te il tuo cuore non sarebbe felice, ma...- lo guardo negli occhi, mi prende le mani tra le sue, G- ti porterò sempre nel mio cuore- non riesco a vederlo così T/n- vorrei provare quello che tu provi per me, ma io...- non riesco a trattenere le lacrime, perché so solo ferire le persone che amo T/n- non riesco- ci abbracciamo e rimaniamo così per un po' fin quando entrambi non ci siamo calmati e allora decido di salutarlo.
Prendo le valige pronta a lasciare quella che è stata la mia casa per questi due anni, arrivo in aeroporto, è giunto il momento di tornare nella mia vera casa, anche se per ora dovrò stare da Kenma.
Ciao Italia,
Ciao squadra,
E Ciao Gabriele.

 Anche Dopo Anni [Bokuto x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora