Capitolo XLVII

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Bokuto pov:
Sto tornando a casa, non ho preso la metro voglio schiarirmi le idee, è la prima volta dopo due anni che vedo Lei, non è cambiata molto ha sempre quel suo modo di giocare estremamente coinvolgente, in più ha cambiato ruolo, non l'avevo mai vista nei panni del palleggio ma cavolo come è brava, gestisce la palla egregiamente è in grado di eludere il muro a lettura, quando poi attacca lei lasciando spiazzati gli avversari si forma su di lei un sorriso di conquista, il sapore della vittoria che tanto le piace. Non dovrei pensare a lei, mi ero ripromesso che anche se fosse tornata io non sarei tornato da lei, il torto che mi ha fatto è troppo grande. Mentre cammino per le strade di Tokyo sento il telefono che mi squilla leggo ed è Kuro, K- Hey Bokuto, tu avevi una partita alla palestra vero?- penso di aver capito dove vuole arrivare B- si perché me lo domandi?- lo sento ghignare al telefono K- non è che hai visto T/n, sai giocava lì anche lei- ci avrei scommesso che voleva dirmi questo, B- no, si vede che giocava dopo di noi e non ci siamo visti- mento spudoratamente per evitare il discorso, non voglio che sappia che mi sono fermato come uno scemo a guardarla come se fosse solo lei a giocare in campo. K- strano avrei scommesso che vi siete visti, perché mi ha appena chiamato e sembrava molto esaltata- B- magari ha vinto per quello è felice- K- magari è per quello, nulla ora ti lascio che sono arrivato a prenderla, ciao Bokuto e buona serata con Fujiko- B-grazie ma oggi non sono com Lei- con questo ci salutiamo, sarà una delle prime sere che esco senza di lei e devo dire che mi mancava, quasi quasi ne approfitto vado da Akaashi con lui posso parlarne e poi non lo vedo da qualche settimana.
Suono a casa si Akaashi, i suoi dopo che si è diplomato gliene hanno regalata una, è piccola ma per viverci da soli non è male. Apre la porta Akaashi, e rimane quasi sconvolto quando mi vede, A- Bokuto-san niente Fujiko con te oggi?- scuoto la testa in senso negativo, mi lascia entrare, B- ho una cosa da raccontarti, e ho bisogno di uno dei tuoi consigli-  ci sediamo sul divano, A- allora che è successo sta volta, immagino il problema sia Fujiko-  magari fosse solo lei il problema questa volta B- beh il problema è ben più grande, oggi ho visto T/n- che strano pronunciare il suo nome, non ne sono più stato in grado di dirlo, la faccia di Akaashi con la sua solita inespressività cambia in un espressione sorpresa, A- vi siete parlati?- B- NO! No no l'ho vista in campo aveva una partita dopo di me e mi sono fermato a vederla giocare, e ora la mia mente non fa altro che pensare a lei cosa devo fare AKAASHIII-  pensieroso mi guarda, A- secondo me dovresti parlarle- B- COSA! no mai più, non posso farlo è lei che mi ha lasciato senza spiegazioni facendomi passare l'inferno- A- appunto per questo dovresti parlarle, perché tu non hai ancora ricevuto le spiegazioni da lei semplicemente non vi siete visti per due anni, dovreste parlarvi e chiarirvi su quello che è successo e poi di nuovo ognuno per la sua strada.- forse Akaashi ha ragione ma come posso presentarmi da Lei e parlare come se nulla fosse, in più se lo sapesse Fujiko non mi lascerebbe da solo nemmeno quando sono ad allenamento. Dopo quella serata con Akaashi torno a casa pronto alla sfuriata di Fujiko perché fa sempre cosi quando esco senza di lei, però il mese prossimo avrò una settimana tutta per me lei parte per un viaggio di lavoro così potrò vedere i miei amici in tranquillità.

T/n pov:
Oggi devo andare a firmare il contratto, Kenma si è gentilmente offerto per  accompagnarmi, ovvero è stato obbligato da Kuro, sono in estremo ritardo mi sono svegliata tardi non ho ancora ripreso il fuso orario del Giappone, mi metto un paio di pantaloncini che avevo portato e siccome fa abbastanza fresco prendo a caso una felpa di quelle che mi ha prestato Kuro, corro in macchina c'è già Kenma alla guida, salgo di corsa mentre siamo in macchina guardo fuori dal finestrino la mia città Tokyo, siamo fermi ad un semaforo da dove si vede bene la Tokyo tower, mi specchio nel riflesso dell'auto, noto la felpa che ho indosso troppo grande per essere di Kuro poi ricordo era la felpa che una sera Bokuto aveva prestato a Kuro perché voleva far colpo su Hikari prestandogli la sua ma poi gli battevano i denti da freddo e quindi Bokuto gli aveva dato la sua, e a quanto pare se l'è tenuta. Mi stringo involontariamente nella sua felpa portata via dai ricordi, Ke- siamo arrivati innamorata- dice Kenma fermando la macchina, sorrido ed esco per entrare nella palestra del Schweiden Adlers.
S- bene allora se sei d'accordo questo è il contratto serve solo la tua firma qui- leggo un po' e poi firmo contenta di tornare in Giappone, S- bene hai un mese di tempo per trasferirti qui e venire ad allenarti, quando torni chiamami così ci organizziamo con gli allenatori- lo saluto e ringrazio, per tornare da Kenma.
Decido di fare subito le valigie così posso tornare in Italia e salutare tutti quelli che mi hanno fatto compagnia per questi due anni passati lontano da casa.
Saluto Kenma e Kuro all' aeroporto torno in Italia.

 Anche Dopo Anni [Bokuto x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora