𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 11

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Ormai aspettavamo da più di venti minuti e nessuno arrivava, stavo iniziando a preoccuparmi.
<<Sei sicuro che sia questo il posto giusto? Magari ci siamo sbagliati..>> chiesi a Nathan.
<<No, amore, il posto è questo , le ho mandato anche un messaggio prima e mi ha detto che stava arrivando. Magari ha cambiato idea, non so >>
Faceva finta di essere tranquillo ma si vedeva lontano un miglio che ero preoccupato. Effettivamente non sapevamo cosa aspettarci, soprattutto io, che non so neanche come sia questa Ginevra, se sia buona o se sia una stronza rovina tutto.
Dopo ben 30 minuti, finalmente arrivò.
<<Scusate il ritardo, avevo perso la condizione del tempo>> disse Ginevra, con sarcasmo.
A quanto avevo capito il sarcasmo era una cosa di famiglia, così come la bellezza.
Ginevra mi spaventava ma non potevo negare che fosse davvero bella.
<<Lascia stare le tue solite scuse patetiche, dimmi cosa vuoi e facciamola finita>> le rispose Nathan, allontanandosi da me per raggiungere la sorella.
<<Ma guardalo così protettivo nei confronti della sua lupetta, siete così adorabili devo dire, ma non durerete molto, non per colpa mia tranquilli>>
<<Cosa vuoi dire?>> Chiesi io, sta volta.
<<Voglio dire che la mia cara famiglia, la nostra famiglia, sta venendo qui a prendervi perché è su tutte le furie. Non so se lo sapete, o almeno se la lupetta lo sa, ma le storie fa licantropi e vampiri, sono beh, vietate>> risposte lei, con un tono che mi faceva venire voglia di staccarle la testa.
Dal modo in cui parlava non riuscivo a comprendere se lei fosse dalla nostra parte o meno, durante tutto il tempo in cui parlava io guardavo Nathan,e lui guardava me , entrambi preoccupati di ciò che ci aspettava.
<<Dai ma ancora fanno queste cose? Ancora decidono chi deve stare con chi? Sono regole stabilite anni fa!>> intervenne Nathan, alzando la voce.
<<Lo so Nathan, lo so. Io stessa sono contraria a ciò. Sono venuta qui perché voglio stare dalla vostra parte, sono stanca della famiglia, sono stanca di come si comportano, delle loro regole bigotte. Non ce la faccio più con loro, ed in più so che sono sempre stata la tua preferita >> aggiunse Ginevra, sorridendo poi a Nathan.
<<Si ma io come so che posso fidarmi di te e che tu non sei qui per conto loro? Che non sei qui per spiarmi?>>
<<Facciamo un promessa di sangue. Lo sai quanto contano.>>
<<Cosa sono le promesse di sangue?>> Chiesi, incuriosita da questa nuova cosa.
<<Praticamente le promesse di sangue vengono fatte solo nei casi in cui i vampiri coinvolti non si fidano l'uno dell'altro, puoi essere della famiglia o meno, e nei casi come questi in cui non ci si riesce a fidare dell'altro,vengono pronunciate le promesse di sangue. Sono una garanzia perché nei casi in cui la persona che l'ha proposta, la infrange, viene uccisa..Perciò Nathan fidati di me, sono disposta a farlo se tu vuoi.>>

Rimasi un attimo basita da ciò che Ginevra mi aveva appena detto. Ciò di cui parlava sembrava davvero che risalisse ai tempi passati, cose davvero antiche. Patti di sangue, condanne a morte, queste persone erano davvero completamente diverse da me, dalla mia famiglia, le loro regole erano così antiche e così rigide, che al solo pensiero mi venivano i brividi.
<< Non voglio stringere nessun patto con te, non voglio legarmi a queste cose, mai ci ho creduto e mai ci crederò. Ti do la mia fiducia ma non farmene pentire, perché non mi farò problemi a piantarti un paletto nel cuore>> rispose Nathan, guardando la sorella fissa negli occhi.
Per un attimo restò immobile, quasi pietrificata dalla parole dure del fratello, ma poi aggiunse << perfetto allora, abbiamo un accordo. Mi farò sentire io>>
<< Perfetto, sparisci adesso>> e nel giro di due secondi sparì davvero nel nulla.
Non appena andò via Nathan venne subito da me ad abbracciarmi e a tranquillizzarmi.
<<Non permetterò a nessuno di toccare te o la tua famiglia, mi batterò per te, a costo di morire, a costo di essere solo contro di loro>>
Mi disse tenendomi il viso fra le mani e guardandomi negli occhi.
<<Non ti lascerei mai da solo a combattere per me, io sarò al tuo fianco, qualunque sia il prezzo da pagare >>
Mi lasciò finire di parlare e poi poggiò le sue labbra sulle mie ed iniziò a baciarmi.
Mi dava così tanta adrelina sapere che qualsiasi cosa sarebbe successo io avrei avuto lui al mio fianco, pronto a difendermi.
Avevo tanta paura di ciò che stesse per succeddere, ma il pensiero di avere Nathan mi tranquillizzava, sapevo di non essere sola, sapevo che qualsiasi cosa io avrei potuto contare su di lui, e viceversa.



Ciao a tutti ragazzi! Ecco qui un nuovo capitolo della storia che spero tanto posso piacervi.
Vi auguro una buona lettura❤️
Un bacio,
Sofia 🥰

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