Pov di Miranda
Il giorno dopo mi svegliai e pensai di avere al mio fianco Nathan, ma non fu così.
Era già uscito senza neanche svegliarmi o dirmi qualcosa, ormai era da ieri sera che mi stava evitando e dovevo assolutamente risolvere questa cosa. Non ne potevo più.
In fretta e furia mi preparai, mettendo le prime cose che avevo nella valigia e diedi una sistemata ai capelli.
Uscendo dalla porta della stanza incontrai Kristen.
<<Buongiorno, com'è stata la prima notte qui?>> Mi chiese lei, facendomi segno di seguirla.
<<Sono stata bene grazie. Sono uscita per cercare Nathan che è da ieri che non va tra di noi e vorrei risolvere..per caso l'hai visto?>>
<<Guarda l'ho visto questa mattina presto mentre mangiava qualcosa, poi non so dove sia andato. Posso aiutarti a cercarlo, se vuoi>>
<<Si, certo grazie. Prima però vorrei mangiare anche io qualcosa>>
<<Ti stavo giusto accompagnando alla sala da pranzo>>
<<Perfetto>>
Mangiai un cornetto al cioccolato e una spremuta di arancia, molto buoni devo dire, entrambi.
Qui la cucina è davvero spaziale, nonostante io sia nata in Italia e si sa come siamo noi con il cibo, questo posto ha davvero una cucina pazzesca.Cucina a parte, non riuscì a trovare Nathan. Lo chiamai ma non mi rispose nemmeno una volta. Incontrati anche gli altri, compreso Dylan, ma nessuno l'aveva visto. Iniziavo davvero a preoccuparmi.
Fino a quando non mi arrivò un messaggio da parte sua.
"Tranquilla, sto bene. Voglio solo starmene per conto mio oggi. Sto visitando New Orleans e mi sarebbe piaciuto vederla con te. Magari un'altra volta"
Questo è scemo, pensai.
Non aveva il minimo senso che prima facesse tutto l'incazzato senza neanche parlarmi, uscendo di casa senza dire nulla e poi voleva visitare News Orleans con me?
Bah, non riuscivo davvero a capirlo, ma non volevo più pensarci.
Decisi di seguire Kristen e di partecipare ad uno dei suoi allenamenti giornalieri, che fa per far sì che la sua famiglia sia sempre pronta a combattere.
Ovviamente il palazzo ha anche una stanza dedicata solo a questo, ed ovviamente anche lei è bellissima. Ha lo stesso identico stile del resto della casa, solo che al posto delle decorazioni o dei mobili, ci sono numerosi strumenti da allenamento.
<<Bene ragazzi, anche oggi siamo qui per uno dei nostri allenamenti quotidiani. Per voi naturalmente è abitudine, ma abbiamo una nuove ospite qui che oggi si allenerà con noi per la prima volta. Miranda, vieni qui >> disse Kristen, facendomi cenno di raggiungerla al centro della stanza.
<<Oggi proveremo a fare un combattimento a due, simuleremo un attacco e una lotta allo stesso tempo, perciò fate molto attenzione alle nostre mosse. Pronta?>> Si rivolse a me in modo diverso alla fine, come se fossimo su un ring e lei fosse la campionessa mondiale di combattimento, pronta a distruggermi. Non mi sarei mai fatta mettere K.o. al mio primo allenamento, perciò decisi di combattere con tutte le mie forze ed alla fine la vittoria fu la mia.
Lei è forte, tanto. Durante la simulazione di lotta, è riuscita a combattere in un modo davvero pazzesco. Se fossi stata solo un vampiro sicuramente mi avrebbe fatta fuori, o comunque avrebbe vinto lei. Si vede che si allena tanto e che si impegna in quello che fa.
<<Bene allora! Abbiamo una vincitrice che purtroppo non sono io! Ma faccio i miei complimenti a Miranda che è riuscita a battermi durante la sua prima simulazione!>> Disse Kristen, ridendo e il resto del branco mi applaudiva e mi sosteneva, come se fossi davvero la loro vincitrice.Venni distratta un secondo da una figura sulla porta, che mi stava guardando ma non voleva essere scoperto. Era Nathan.
Dissi a Kristen che mi sarei allontanata un attimo e raggiunsi Nathan fuori dalla porta.
<<Ehy>> disse, non appena mi vide.
<<Ciao>> risposi fredda.
<<Hai fatto sport con gli altri?>> Si allontanò e si mise seduto sulla panchina posizionata proprio vicino la porta.
<<Si, abbiamo fatto una simulazione con Kristen e sono riuscita a batterla>>
<<Wow che brava, sono contento per te>> parlava a testa bassa e non mi guardava mai in faccia. Non capivo cosa avesse.
<< Nathan mi dici cosa hai per favore? Ho fatto qualcosa io? È il fatto che mi trovo bene qui?>> Mi misi seduta vicino a lui, nella speranza di sentirlo più vicino, ma così non fu.
<< Diciamo di sì. Speravo davvero che qui ti trovassi bene e che non fosse una trappola, ma ora che ti vedi qui felice senza di me, ho paura di perderti >>
<<Nathan, non dovresti neanche pensarle queste cose. Io sono venuta qui per iniziare anche una nuova vita con te, con persone come noi, perché volevo che avessi una famiglia anche tu, una famiglia vera>> gli posai le mani sul viso ma le tolse subito.
<<Perciò ti faccio pena? Mi hai portato qui perché ora sono orfano e pensi che un branco di stupidi vampiri possa essere la mia nuova famiglia? Beh ti sbagliavi>> si alzò dalla panchina ed iniziò a camminare avanti ed indietro.
<<Oddio Nathan! Sei incredibile, non riesci a vedere quando una persona ti fa del bene solo perché ci tiene a te. Non mi fai pena, ma in questo mio grande sogno volevo che ci fossi anche tu, perché sei la mia persona. Ma a quanto pare ti costa troppo capirlo. Vaffanculo, pensa quello che vuoi>> gli dissi, alzandomi dalla panchina e lasciandolo lì da solo.
Mi chiamò più volte ma non gli risposi, non avevo proprio voglia di litigare ancora.
Capivo la sua paura, ma non poteva vedere cose che non c'erano. Mi dispiaceva davvero per la perdita della sua famiglia, anche se era avvenuta per mano mia, e visto che io avevo il sogno di formarne una ho colto l'occasione e ho portato lui con me. Ma a quanto sembra non era stato apprezzato.Per tutto il giorno e per tutta la serata non ci siamo parlati.
A cena ogni tanto mi lanciava degli sguardi ma io non li ricambiavo, doveva capire che mi aveva ferita davvero con le sue parole.
<<Allora come va? Avete risolto un po'?>> Mi chiese Kristen, mentre mi passava delle patatine fritte.
<<No per niente, anzi dopo allenamento abbiamo litigato di brutto. Sicuramente avrai sentito>>
<<Si, purtroppo ho sentito ma non mi sono voluta mettere in mezzo inizialmente, poi ti ho visto così giù a cena e volevo sapere come stessi.>>
<<Grazie davvero. Direi bene, ma bene non sto. Mi feriscono le sue parole e mi ferisce sapere che lui pensa che io faccia tutto questo per un senso di colpa>>
<<Già è assurdo, questi uomini sono davvero imbarazzanti. La migliore arma che puoi usare è la gelosia. Non per forza con un altro uomo, fallo essere geloso di te>> intervenne Stormi, che stava origliando la nostra conversazione da troppo tempo.
<<Stormi non funziona così, se lui non capisce chi ha davanti il problema è il suo>> gli rispose Kristen.
<<Si beh, ma se lei magari si mettesse super in tiro per una serata a cui lui non è invitato, beh questa gli farebbe male>> aggiunse Stormi, rubandomi le ultime pagine rimaste.
Effettivamente cio che aveva detto, aveva senso. Non l'avrei mai fatto ingelosire con un altro uomo, non ero quel tipo di persona e trovavo queste cose davvero stupide.
Ma mettermi in tiro e lasciarlo qui, non mi dispiaceva come idea.
<<Allora come facciamo?>> Chiesi a Stormi.
<<Miranda sei seria? Gli vuoi dare retta veramente?>>
<<Ah sta zitta Kristen, sei solo gelosa perché preferisce i miei consigli piuttosto che i tuoi>>
<<Ragazze vi prego. Ho bisogno dell'aiuto di entrambe, perciò tranquille>> dissi, cercando di calmare la situazione e così fu.
Nathan andò via verso metà cena, senza neanche salutarmi o dirmi qualcosa, ma me l'aspettavo e fu meglio così.
Io invece restai sveglia fino a tardi a parlare con Kristen, Stormi e Giuliette che si unì alla conversazione verso fine cena.
Mi avevano dato davvero tanti consigli e non vedevo l'ora di metterli all'opera, cosa che avrei fatto davvero presto.
Kristen fu anche molto gentile da darmi un'altra stanza, non avevo nessuna intenzione di andare a dormire con Nathan ma allo stesso tempo, non volevo restare sola.
Così chiesi alle ragazze di venire a dormire tutte nella mia stanza, e loro emozionate dissero di sìCiao a tutti ragazzi! Ecco qui un altro capitolo della storia🥰
Spero davvero che possa piacervi e vi auguro una buona lettura 💗
Un bacio,
Sofia 🥰
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Al tramonto del Sole
FantasyMiranda non è una ragazza come tutte le altre. Lei è sempre rimasta sulle sue, passando le sue giornate con i suoi amici licantropi a correre tra i boschi, per sentire il tanto amato vento che le scompigliava i capelli. Fino a quando però, costretta...