𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 6

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Tornata a casa il mio primo pensiero era quello di affrontare i miei genitori.
Ero ancora abbastanza scossa da tutto ciò che mi era stato detto, ma non importava, volevo sentire a tutti i costi ciò che avessero da dirmi.
<< Mammaa!>> Gridai con tono.
<<Miranda che succede? perché stai piangendo?>>
Feci un grande respiro ed iniziai a parlare.
<<Perché sto piangendo mi chiedi eh? Perché non te lo chiedi tu stessa? Perché non analizzi ciò che hai fatto ultimamente? Tipo prendere in giro tua figlia?>>
<<Tesoro non capisco di cosa stai parlando davvero, mi stai spaventando..cosa è successo?>> Rispose mia madre, mostrandomi lo sguardo più preoccupato che le avessi mai visto in viso.
<< Succede mamma che ho incontrato Nathan e mi ha detto tutta la verità, tutta quanta. Anche del bel lavaggio di cervello che mi hai fatto fare quando avevo solo 12 anni!>> .
Iniziai a sentire le lacrime che mi scendevano sulle guance. Era troppo per me, le uniche persone di cui mi sono sempre fidata, a cui ho affidato la mia vita e me stessa, mi avevano tradito.
Non riuscivo a sopportarlo.
<<Tesoro l'ho fatto per il tuo bene! Lui non va bene per te, è una persona cattiva!>>
<<Ah sì? E a te cosa dicevano di papà? Che era una persona cattiva, che non potevate stare insieme, eppure a me sembra che tu ci sia andata lo stesso a letto>> gridai.
Non appena finì quella frase senti una mano che mi colpì il viso.
Mia madre mi aveva appena tirato uno schiaffo.
Me lo ero meritato? Si, sicuramente avrò esagerato con le parole, ma loro mi hanno mentito e nonostante sia comparsa l'occasione  di potermi dire la verità, hanno continuato a mentirmi.
<<Dove te ne vai adesso?>> Mi chiese mia madre.
<< Me ne vado a fare un giro, non voglio stare in questa casa adesso>> e uscì di casa senza più sentirla.

Onestamente non sapevo dove andare, non avevo la minima voglia di tornare a casa e dormire lì come se niente fosse, ma non avevo amici.
L'unica persona più simile ad un amico era Dylan, ma di certo non gli chiedevo di ospitarmi.
Alla fine decisi di fare una passeggiata nel bosco da lupo, avevo bisogno di sentire quella adrenalina e quella sensazione che solo la potenza di un lupo può darti.
Feci qualche passo ma dopo pochi istanti mi trovai Nathan davanti, di nuovo.
Lui non mi aveva mai vista da lupo, perciò non sapevo nemmeno se sapesse che fossi io, perciò decisi di tornare in forma umana, restando ovviamente senza vestiti, ottimo.
<< Puoi darmi la giacca per favore?>>
<<M-miranda? Sei tu?>> Ripose lui imbarazzato e con qualche sguardo di troppo.
<<Si sono io e ti ho chiesto se per favore puoi darmi la giacca>>
<<Oh sì certo certo, tieni..dove sono i tuoi vestiti?>>
<<Li ho lasciati qui vicino, prima di trasformarmi preferisco sempre toglierli altrimenti si strappano>>
<<Ooh okay>>
Lo vedevo abbastanza confuso, sapeva dell'esistenza dei licantropi e di come funzionava la trasformazione, ma di certo non capita tutti i giorni di trovarsi un lupo e poi successivamente, una tizia nuda.
<<Come mai da queste parti?>> Gli chiesi.
<<Non lo so avevo uno strano presentimento verso di te e sono venuto a cercarti..anche se avevo detto che ti sarei stato lontano. Scusa forse è meglio che vado >>
<<No resta, ti prego. Ho avuto già una serata orribile, non voglio starmene anche qui da sola>>
<<Perché hai intenzione di restare qui? Cos'è successo?>>
Iniziai a raccontagli della litigata avvenuta poco prima con mia madre.
C'è stato un pianto di troppo, odio litigare con mia madre, le voglio troppo bene e ci tengo tantissimo a lei, ma il suo comportamento mi ha davvero ferito.
Nathan mi ha ascoltata per tutto il tempo, nei momenti in cui le lacrime mi uscivano dagli occhi lui era subito pronto ad asciugarle e ad abbracciarmi per consolarmi.
<<Mi dispiace davvero, non volevo che per colpa mia succedesse tutto ciò..davvero mi dispiace>>
<<Nathan non è colpa tua, non è stata una tua scelta mentirmi od altro. Perciò non preoccuparti>>
Sapevo che quello che stavo per fare non era una buona idea ma lo feci lo stesso, presi coraggio e glie lo chiesi.
<<Senti ma.. è un problema se resto a dormire da te stanotte? Non voglio tornare a casa mia, almeno non per oggi>>
Lui mi guardò per un attimo, incredulo, e si fermò a pensarci, sapendo anche lui che fosse una pessima idea.
<<Okay va bene, ma solo per stanotte >>
<<Si va benissimo, grazie ancora>>
Mi fece un sorriso e successivamente un cenno con la mano per farsi seguire.
Non sapevo nemmeno dove fosse casa sua, la cosa mi spaventava un po' ma allo stesso tempo mi eccitava.
Nel mentre mi arrivavano continue telefonate da parte di mia madre e di mio padre, al quale non rispondevo.
Non avevo voglia di sentirli, ma capivo anche che erano preoccupati, così per farli stare tranquilli gli mandai un messaggio.
"Tranquilli sto bene, torno domani mattina".






Ciao a tutti ragazzi!
Ecco qui un altro capitolo della storia, che spero vi possa piacere!
Cosa ne pensate del legame che sta nascendo tra Miranda e Nathan?
Se siete curiosi di sapere come andrà in futuro, non perdete i prossimi capitoli!❤️
Detto ciò, vi auguro una buona lettura.
Un bacio,
Sofia❤️

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