Pov di Miranda
Ero sconvolta, completamente. Non riuscivo a credere a ciò che avessi appena sentito. Sperai con tutta me stessa che ciò che Ginevra avesse detto, fosse una delle sue tante cazzate, ma dentro di me sapevo che non fosse così.
Perciò cosa c'era stato tra di loro? Un incesto? Un amore clandestino tra fratelli? Volevo vomitare, ma prima dovevano andarmene da lì, da quella stanza che puzzava di menzogne e di tradimenti.
<<Miranda aspetta! Lascia che ti spieghi!>> Gridò Nathan, mentre mi seguiva per tutta la casa.
<<Vattene via! Mi fai davvero schifo, anzi mi fate schifo. Tu e quella puttana di tua sorella. Dovreste vergognarvi>>
<< Se solo mi lasciassi spiegare..>>
<<Cosa c'è da spiegare? Che ti scopavi tua sorella e ora lei è gelosa perché hai una vera ragazza?>> Camminai verso di lui, ma mi fermai a metà. Non volevo stargli troppo vicino, ma ero curiosa di sentire le cazzate che avesse da dirmi .
<< Ti prego andiamo a parlarne, ma non qui. Ci stanno sentendo tutti>>
<<Tanto ormai, siete usciti allo scoperto perciò. Cosa c'è di peggio di questo?>>
<<Nulla, voglio solo parlare in privato>> feci cenno di sì con la testa e lo seguì.
Arrivammo in camera mia, che era la più vicina ed iniziò a parlare.
<< In realtà io e Ginevra non siamo fratelli.. c'è una storia lunga dietro che se vuoi ti racconto. Non te ne ho mai parlato perché me ne vergogno, ma se questo può aiutarti a fidarti di me allora lo farò >>
<<Va bene, raccontami tutto>> mi misi seduta sul letto ed iniziai a sentire la sua storia.
<< Prima di diventare un vampiro conobbi questa ragazza. Lei era davvero bellissima e me ne innamorai praticamente subito. Lo consideravo un colpo di fulmine. Anche i miei genitori erano molto felici per me, avevo 17 anni e a quell'età ed in quell'epoca i ragazzi già erano sposati ed avevano messo su famiglia. Perciò i miei genitori, non vedevano l'ora di avere dei nipotini. Solamente che poco dopo tempo che io e Ginevra ci siamo sposati, lei ha iniziato a mostrarmi la vera lei, ovvero il suo lato da vampiro. Io ne ero spaventato, soprattutto perché nel nostro piccolo villaggio si sentivano parecchie storie su questi demoni, ed ero terrorizzato..>> fece una pausa, poi ricominciò subito a parlare.
<< Dopo un po' però iniziai ad apprezzare questo lato di lei e più il tempo passava e più volevo diventare anche io così. Ma lei voleva ogni cosa ad una condizione. Non ti dava mai nulla se in cambio non aveva il doppio. Perciò lei mi fece scegliere tra lei e la mia famiglia. Io ovviamente non riuscì a scegliere, amavo entrambi e non sarei mai stato in grado di decidere. Così lo fece lei al mio posto, e diede fuoco all'abitazione dei miei genitori, con loro ed i miei due fratellini più piccoli dentro. Io ormai ferito e senza più una famiglia, decisi di seguirla e fu lì che entrai a far parte dei Valmox, nella speranza di riempire quel vuoto che mi era rimasto, ma che tutt'ora non è mai stato riempito>> guardava verso il basso e si tirava su il naso, stava piangendo e così anche io. Era una storia davvero bruttissima, nel momento in cui iniziò a parlare della sua famiglia uccisa, il mio cuore si spezzò ed iniziai a piangere con lui.
Se prima la odiavo quella stronza, ora la volevo morta, sta volta sul serio.
<<Cavolo Nathan..mi dispiace tantissimo per aver fatto la pazza prima..non avevo idea di ciò che fosse successo alla tua famiglia e della tua storia. Non sai quanto mi dispiace, davvero>> andai da lui e gli accarezzai il viso, asciugandogli le lacrime.
<<Non devi scusarti, io devo farlo. Ho sbagliato a non parlartene, è una parte importante della mia vita che ho sempre tenuto nascosta per paura di affrontarla. Mi dispiace non avertelo detto prima>>
<< Non ti preoccupare, ora voglio solo che troviamo un modo per far fuori quella stronza>>
<< Non potrei essere più d'accordo di così. Ma quella sembra di non voler morire mai>>
<<Posso farti una domanda?>>
<<Si, certo dimmi>>
<< Come hai fatto poi, a vivere con lei sapendo ciò che fosse successo?>> Mi guardò per un istante poi si mise seduto per terra, e continuò a raccontarmi.
<< Ma in realtà non stavo male con i Valmox, lei la vedevo poco perché andavola in giro a fare la puttana con tutti perciò passava davvero poco tempo a casa. Loro ho iniziati a lasciarli andare perché sono sempre stati una famiglia di pazzi, convinti di essere i migliori e basta. Secoli con loro mi hanno portati ad odiarli, così li ho lasciati andare >>
Riesco a riconoscere solo ora il coraggio di Nathan. Il pensiero di passare secoli con la persona che ha ucciso la mia famiglia, e lasciarla viva, è impensabile per me. Deve aver sofferto molto, ed ora capisco anche meglio perché non volesse venire qui. Capisco la sua paura, l'ansia di doversi legare di nuovo a qualcuno e la paura di poterla perdere un giorno.
<<Ora capisco meglio tutto, davvero. Anche il disprezzo che avevi per loro la prima volta che me ne hai parlato. Mi dispiace che tu abbia vissuto così, amore >> mi avvicinai a lui e lo baciai e sentì le sue lacrime sulle mie labbra.
<<Già, dispiace anche a me>>
Volevo davvero risolvere questa cosa per lui, volevo dare giustizia a quella povera famiglia che era tanto contenta per suo figlio, e che alla fine la loro gioia li ha portati alla morte.Parlai con Kristen e con tutto il resto della famiglia e forse avevamo trovato una soluzione.
Marco mi parlò di una stanza che c'è in questa casa, non proprio qui dove siamo noi, ma sotto di noi.
Loro le chiamano " le segrete" , ovvero delle stanze nelle quali vengono portati solo coloro che fanno un atto di tradimento verso la famiglia o qualsiasi altro atto considerato illegale.
Era un po' come se fosse un governo qui, ed ovviamente a gestire tutta la questione c'erano Kristen e Marco, ovvero i primi componenti di questa famiglia.
Avevamo intenzione di portate lì Ginevra e di torturarla, fino a quando non ci avrebbe chiesto lei stessa di morire.
Si meritava ogni sofferenza, ogni male che questo mondo avesse da offrirle, aveva fatto e continuava a fare cose orribili e non poteva più passarla liscia.
Così abbiamo creato un piano d'attacco. Il piano prevedeva che Marco sarebbe andato da lei per provarci, e visto il suo istinto da egocentrica, non avrebbe mai rifiutato.
Successivamente l'avrebbe portata nella stanza di sotto, per stare da soli ed in intimità, invece nel momento giusto l'avrebbe rinchiusa lì dentro e ad aspettarla ci saremmo stati tutti noi.Il piano riuscì alla grande e Marco portò Ginevra nelle segrete, mentre noi aspettavamo già dentro una delle stanze.
<<Secondo me torturarla sarà una delle sensazioni migliori mai provate in vita mia. L'ho vista due volte e già mi sta sul cazzo>> disse Giuliette, mentre aspettava con ansia che Ginevra arrivasse.
<<Già non potrei essere più d'accordo. Dovevate vederla quando è arrivata qui, tutta snob e si sentiva Dio sceso in terra. Una vera cretina>> aggiunse poi Monica, più ansiosa di Giuliette.
Io invece non parlavo, avevo così tanta rabbia dentro di me che non riuscivo a dire nulla.
L'unica cosa che riuscivo a fare era stare vicino a Nathan, che in questo momento era più agitato che mai.
Dopo un po' di tempo finalmente Marco arrivò con Ginevra, ed avrei pagato oro per fotografare la sua faccia mentre si rendeva conto che era tutto un piano contro di lei.
Senza perdere tempo, Marco la prese e la mise seduta sulla sedia, che successivamente venne bloccata, in modo da non farla scappare.
Il suo sguardo era spaventato ed arrabbiato allo stesso tempo, ed io non vedevo l'ora di divertirmi con lei.
<< Ora tocca a me piccola stronza, torturarti. Che dici vuoi rivivere un flashback? Perché sarà l'ultima cosa che farai>> le dissi, guardandola negli occhi, e riuscì a guardare nei suoi e vedere un piccolo segno di paura.Ciao a tutti ragazzi! Ecco qui un nuovo capitolo della storia!
Spero tanto che possa piacervi e come sempre vi auguro una buona lettura 🥰
Un bacio,
Sofia ❤️
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Al tramonto del Sole
FantasíaMiranda non è una ragazza come tutte le altre. Lei è sempre rimasta sulle sue, passando le sue giornate con i suoi amici licantropi a correre tra i boschi, per sentire il tanto amato vento che le scompigliava i capelli. Fino a quando però, costretta...