𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 9

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Vedere Nathan mi rendeva sempre felice, non so per quale motivo o come fosse possibile, ma vederlo mi trasmetteva serenità e tranquillità, anche se la mia famiglia la pensava diversamente.
<<Cosa ci fai qui?>> Chiesi a Nathan.
<<Non so volevo vedere come stavi e non mi andava di parlare al telefono, non sono molto fatto per queste cose, preferisco di gran lunga venire qui e parlarti, e vederti soprattutto..>>
<<Ti ringrazio molto per questo, significa tanto per me >> gli dissi, per poi baciarlo sulla guancia.
<<Andiamo, facciamo un giro>>
Camminammo per un po', prima nel bosco, poi in città e poi di nuovo nel bosco. Mi sembrava che fossero passati solamente 5 minuti da quando io e Nathan avevamo iniziato a camminare, invece erano passate ore, ed infatti il mio telefono, silenziato apposta, era pieno di messaggi da parte di mia madre, dove mi chiedeva che fine avessi fatto.
<<Di nuovo Sofia?>>
<<Mi fa strano sentirla chiamare per nome, comunque si è ancora mia madre. Incredibile quanto insiste>> risposi, spegnendo il telefono.
<<È comprensibile, è una madre che è preoccupata per la figlia, perché è qui con me tutta sola>> l'ultima frase la disse con un po' di sarcasmo, e con la risata sotto i baffi.
<<Già, che pericolo..dai sarà meglio rientrare, non voglio farla preoccupare troppo>>
<<D'accordo, andiamo>>
Dopo poco tempo eravamo davanti a casa e non rimasi sorpresa nel vedere mia madre piantata sulla porta con uno sguardo assassino.
<<Alla buon'ora>>
<<Scusa mamma, ero con..ero fuori >>
<<Si lo vedo con chi fossi, è dietro di te >>
Cosa?
Ero convinta che se ne fosse andato, era forse impazzito?
<<Si salve signora Hant>> disse Nathan, ma mia madre non lo degnò neanche di uno sguardo. Non riuscivo davvero a capire tutto l'odio che provasse per lui. Capivo la sua preoccupazione, ma l'odio no. Nemmeno ci provava a dargli una possibilità e a capire davvero chi fosse.
<<Senti Miranda, sai che questa situazione non mi piace ma sei come me , testarda, e so che più ti vieto di fare una cosa più tu la fai..non mi piace quello che sto per fare e neanche a tuo padre, ma voglio conoscere il ragazzo che frequenti e che ne dici di farlo entrare?>>
Sia io che Nathan ci siamo guardarti come per dire "questa è pazza".
Non so magari in mia assenza aveva fatto uso di qualche sostanza, perché che a mia madre venisse in mente di sua spontanea volontà di invitare Nathan a casa, era impossibile.
<<Ehm grazie signora, entro volentieri>> rispose Nathan, un po' imbarazzato.

La situazione fortunatamente non fu troppo imbarazzante, mia madre lo riemipí di domande così come mio padre, ed io ero lì a guardarli entrambi nella speranza che non lo mettessero in imbarazzo.
Alla fine si fermò anche a cena , invitato sempre da mia madre, e poi finalmente ci lasciarono soli.
<<Allora questa è la tua camera?>> Mi domandò Nathan.
<<Si, mi piace tantissimo. È più il mio posto sicuro che la mia camera>>
Adoro la mia camera, mi trasmette sempre tranquillità e sicurezza, ed in più è piena di cose che mi rendono felice e di ricordi belli.
<<Non pensavo che fosse possibile per una persona avere così tanta roba, davvero cosa ci fai?>>
<<Ahahahaha, mi piace avere tante cose per poter scegliere ogni volta. Non so è una mia fissa>>
<<Bella questa fissa devo dire>>
Passammo la serata a ridere e a scherzare, ero davvero felice con lui e passavo sempre delle belle giornate quando ci stavo insieme.
Naturalmente tramite il mio udito, riuscivo a sentire che mia madre e mio padre erano proprio dietro la porta, nella speranza di sentire che so un morso? O che lui mi uccidesse?
Alla fine tutto sommato la serata non era andata affatto male e secondo me aveva fatto anche una buona impressione ai miei genitori, anche se non l'avrebbero mai ammesso.
<<Allora ci vediamo domani?>> Mi chiese Nathan mentre usciva dalla porta d'ingresso.
<<Si okay..domani mattina sono a scuola però, devo recuperare le giornate che ho perso >>
<<D'accordo allora vengo anche io, ci vediamo lì>>
<<Perfetto..a domani>>
<<A domani>> mi diede un bacio sulla guancia e sparì nel nulla.
I miei mi guardarono ma non dirono nulla, sicuramente avrebbero aspettato domani a colazione per espormi tutti i loro pensieri al riguardo.
Per ora volevo andare solo a letto e riposarmi, domani sarei dovuta tornare a scuola e non ero psicologicamente pronta a ciò, sarebbe stato anche peggio di dover affrontare mia madre, anzi di gran lunga peggiore.




Ciao a tutti! Ecco qui un altro capitolo della storia, che spero possa piacervi!
Innanzitutto vi auguro un buon inizio anno e spero che per voi sia iniziato benissimo.
Vi auguro una buona lettura ❤️
Un bacio,
Sofia 🥰






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