Pov di Nathan
Erano settimane ormai che mi ero allontanato da Miranda, ed ogni giorno soffrivo sempre di più. Non volevo lasciarla andare ma sapevo che l'unico modo per farle vivere una vita sicura, era senza di me. O almeno lo credevo.
Era un giorno qualunque della settimana, ormai non davo importanza più a nulla e avevo perso completamente la condizione del tempo.
Mentre facevo le mie cose, mi squilló il telefono. Il numero era sconosciuto, non sapevo minimamente chi fosse,ma decisi comunque di rispondere.
<<Pronto chi è?>> Ci mise un po' per rispondere ma poi parlò.
<<Ciao Nathan, sono Sofia la mamma di Miranda. Ho bisogno del tuo aiuto ti prego torna qui, abbiamo bisogno di te. Ti prego >> disse piangendo.
Sentì un brivido scendermi dietro la schiena.
Miranda era in pericolo e sicuramente c'entrava la mia famiglia, il che tornava a me, che anche questa volta mi rendeva responsabile. Mi odiavo ancora di più per questo.
<<Cosa posso fare? Cosa è successo di preciso?>> Chiesi, con la voce che iniziava a spezzarsi.
Sofia iniziò a raccontarmi del fatto che Miranda era andata al ballo della scuola, al quale era stata invitata, e che da lì non era più tornata. Non ebbero sue notizie, fino a quando non gli arrivò un messaggio, che diceva solamente "Valmox".
<< Ma io non ho capisco, Miranda li ha uccisi tutti, eravamo presenti tutti, eravamo tutti lì. Com'è possibile?>>
<<Non lo so Nathan, non lo so. So solo che voglio riavere mia figlia e abbiamo bisogno di te. Puoi venire ?>>
<<Certo, parto con il primo aereo >>
Se avessi saputo che Miranda sarebbe potuta finire nei guai non sarei mai venuto fino in Francia, sarei rimasto in qualche regione dell'Italia, giusto per stare lontano, ma anche vicino in caso avesse avuto bisogno di me.
In poco tempo arrivai a casa di Miranda e Sofia ed Hero mi accolsero subito.
<<Mi dispiace averla lasciata. Se avessi solo sospettato qualcosa, sarei rimasto qui per lei. Davvero scusatemi..>> dissi, mettendo la testa fra le mani.
<<Non ti preoccupare Nathan, non è colpa tua. Anche noi ci sentiamo in colpa, per averla mandata a quel ballo senza pensarci troppo. Abbiamo abbassato la guardia e abbiamo sbagliato >> mi rispose Hero, che a sua volta aveva la testa fra le mani.
<<Vi prometto che troverò il modo per farla tornare sana e salva. Costi quel che costi.>>La pensavo davvero così, avrei fatto qualsiasi cosa per lei, anche morire. Il fatto che l'avessi lasciata non significava che non l'amassi, anzi tutto il contrario.
Era proprio perché l'amavo che non potevo starle vicino, era troppo pericoloso. Eppure le avevo fatto rischiare la vita lo stesso.
<<Nathan hai qualche idea tu? Su cosa possiamo fare? Tu sicuramente li conosci da molto più tempo di noi, magari sai come combatterli>> mi chiese Sofia, nel panico più totale.
Mi sembrava assurdo che la mia famiglia fosse ancora viva. Avevo visto Miranda staccare il cuore ad ognuno di loro, e restare in vita senza cuore era praticamente impossibile. Avevano fatto qualcosa, usato qualche intruglio dei loro, ed erano riusciti a tornare in vita, o a non morire proprio.
Dovevo trovare ciò che avevano usato e trasformarlo in un'arma.
Condivisi la mia teoria con i genitori di Miranda e sembravano più che convinti che avesse senso. Effettivamente era l'unica plausibile.
<<Perciò secondo te loro hanno usato un serio? >> Disse Hero.
<<Secondo me si, non è la prima volta che i miei genitori imbrogliano la loro "mortalità", è già successo in passato che usassero queste cose per difendersi dai propri nemici, e puntualmente riuscivano ad averla vinta. Se hanno fatto così anche sta volta, dobbiamo trovare immediatamente Miranda, prima che sia troppo tardi>> iniziai a camminare avanti e indietro per tutta la stanza, fino a quando Sofia mi guardò storto ed allora decisi di fermarmi.
<<Cosa vuoi dire con troppo tardi ?>> Mi chiese lei, che iniziò a fare ciò per il quale mi aveva fulminato con lo sguardo due minuti prima.
<< Prima che la uccidano>> nel dirlo tremai. Ero agitato da morire ed il pensiero che Miranda fosse con la mia famiglia, non aiutava. Dovevo trovare un'arma il prima possibile, qualcosa che fosse in grado di distruggere la mia famiglia una volta per tutte.
Mi allontanai per un po' dai genitori di Miranda ed iniziai le mie ricerche.
Passai ore su ore a cercare qualcosa, ma non avevo più tempo. Dovevo sbrigarmi, prima che la vita di Miranda rischiasse troppo.Alla fine, in un momento di pure sconforto, ricordai di un evento che avvenne all'incirca un secolo fa.
La mia famiglia aveva tantissimi nemici all'epoca, non che ora sia così diverso, ma prima ne avevano davvero tanti e facevano di tutto per scampare alle loro minacce. Così mio padre creò un siero, creato principalmente dal sangue dei 10 figli, forgiato su una pietra che veniva lasciata riposare per all'incirca 24 ore, e successivamente il sangue veniva fatto sciogliere e poi bevuto. In quel caso non appena qualcuno che avesse bevuto quel serio andava incontro alla morte, non sarebbe morto davvero, ma sarebbe tornato in vita qualche ora dopo, qualsiasi fosse la causa della morte.
Per questo i miei genitori erano tornati in vita, sicuramente avevano fatto il siero di nuovo, e sicuramente avevano scorte e scorte del nostro sangue, per averlo sempre a portata di mano in caso servisse.
Chiamai subito i genitori di Miranda e li raggiunsi.
Avevo finalmente trovato ciò di cui avevo bisogno, avevo un'idea, anche se la mia idea richiedeva del tempo e speravo di farcela.
Volevo usare la stessa ricetta, ma per creare un'arma.
Avrei creato un'arma che fosse in grado di distruggere ciò che allo stesso tempo crea, ciò a cui dà vita.
Avrei forgiato la pietra con il sangue dei miei fratelli, che avevo sempre a disposizione anch'io come tutti noi, e successivamente dopo le 24 ore, invece di berlo, lo avrei fatto sciogliere su una lama, che avrei utilizzato per infilzare tutta la mia intera famiglia.
Avevo solo bisogno di un giorno, e speravo con tutto il cuore che quello successivo, lo avrei passato tra le braccia della mia amata Miranda, che non avrei lasciato mai più.Ciao a tutti ragazzi! Ecco qui un altro capitolo della storia e questa volta è il primo dal punto di vista di Nathan!
Spero davvero che possa piacervi anche questa versione, vi auguro una buona lettura 🥰
Un bacio,
Sofia❤️
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Al tramonto del Sole
FantasyMiranda non è una ragazza come tutte le altre. Lei è sempre rimasta sulle sue, passando le sue giornate con i suoi amici licantropi a correre tra i boschi, per sentire il tanto amato vento che le scompigliava i capelli. Fino a quando però, costretta...