Our Wrong Love [DABIHAWKS]

Thirty Five

Tre mesi dopo

Hawks è in piena gravidanza e Dabi ormai non lo sopporta più con i suoi sbalzi d'umore.
I primi due mesi gli ha passati a vomitare e piangere.
Ed ora al terzo mese, ha ripreso a mangiare, cominciando a minfestare emozioni contrastanti e strane voglie.
Per non parlare della pancia.
Un omega maschio non dovrebbe avere una pancia grossa, ma quella di Hawks è enorme.
E gli mancano solo altri tre mesi prima del parto.
In più è triste perché i suoi vestiti non gli stanno più ed è costretto ad indossare abiti larghi.

Hawks: "Non la voglio più questa pancia, voglio uscire."
Dabi: "Se ti vesti usciamo."
Hawks: "Parli, perché non hai un pancione da portarti dietro.
Maledetto demone, non lo voglio più."
Dabi: "Satana, dammi pazienza." Con tutta la calma del mondo lo aiuta a vestirsi e lo tratta come un bambino.
Perché se prova a sgridarlo o alzare la voce, finisce per deprimersi o tenere il muso per giorni.
E lo stress non fa bene alla gravidanza.

Gli accarezza il viso e gli bacia la fronte.
Dabi: "Dopo la camminata ti porto a mangiare tutto quello che vuoi."
Hawks annuisce.
Hawks: "Stammi vicino, i tuoi feromoni mi piacciono.
Mi rilassano."
Dabi annuisce e finalmente escono di casa.
Pian piano scendono l'ascensore e finalmente l'aria aperta.
Hawks agli inizi della gravidanza aveva il terrore di uscire ed essere attaccato di nuovo da quel demone.
Che a quanto sembra, ce l'ha molto con Dabi.

Hawks gli prende la mano e s'incamminano.
Dabi sistema il berretto in testa e intreccia le dieta con le sue.
Rimane concentrato sulla strada mentre camminano e minaccia con gli occhi, chiunque provi a guardare Hawks.
Hawks: "Secondo te è maschio o femmina?"
Dabi: "Non saprei."
Hawks: "Hai ragione." Si tocca il pancione.
Hawks: "Ha iniziato a far caldo."
Dabi: "Partorirai in piena estate."
Hawks: "Dovevi mettermi incita proprio in questo periodo? Morirò con il caldo."
Dabi: "Ti ricordo che sei stato tu a saltarmi addosso e pregarmi di fecondarti."
Hawks: "OK SMETTILA!" Diventa tutto rosso, ma il suo naso capta un odore succulento.
Hawks: "Pollo..." Si ferma con l'acquolina in bocca.
Dabi: "Hawks è ancora mattina."
Hawks: "Lo voglio, almeno dei bocconcini.
Non sono io, ma il bambino che ha fame."
Il demone si arrende e lo accompagna al fast food, lo mette seduto su una sedia.
Dabi: "Non muoverti chiaro, torno subito."
Hawks annuisce e lo aspetta, mentre sente il bambino muoversi agitato.
Hawks: "Presto mangerai anche tu."
X: "Che meraviglia."
L'angelo alza la testa e nota una donna anche lei in dolce attesa.
X: "A che mese sei?"
Hawks: "Terzo mese."
X: "Anche io, sono al terzo. E come te sono un'omega.
La tua pancia è davvero grossa, hai due gemelli?"
Hawks: "Non ho fatto nessuna ecografia." Non poteva dirgli che può nascere un bambino con le ali, per questo hanno evitato.
Hawks: "Mio marito vuole sapere tutto alla nascita."
X: "È una cosa carina ma anche rischiosa.
Gli omega come noi hanno molte difficoltà, bisogna tenersi sotto controllo.
Mia moglie alpha su questo è molto pensate.
Appena mi lamento di qualcosa mi obbliga a fare dei controlli." Ridacchia.
Hawks lancia un'occhiata a Dabi.
Hawks: "Mio marito è molto possessivo invece."
X: "È normale.
Gli alpha in natura sono molto posessivi e fanno di tutto per proteggere il proprio compagno.
Anche al costo della loro vita, sopratutto se il loro omega è incinta.
Diventano molto ansiosi, per questo cerco sempre di rassicurarla o potrebbe impazzire."
Hawks al contrario si lamenta sempre e lo insulta.
Ripensandoci gli vien voglia di tirarsi un pugno in faccia.
È proprio un idiota.
Ma non è colpa sua, sono gli ormoni.
Y: "Tesoro andiamo." Si avvicina l'alpha della ragazza, una donna bellissima e alta.
X: "Allora imbocca al lupo.
Speriamo vada tutto bene."
Hawks: "Andrà tutto bene." Le sorride e le vede allontanarsi insieme.
Dabi lo raggiunge poco dopo e gli passa i bocconcini di pollo che voleva.
Hawks si alza e lo abbraccia, felicissimo.
Hawks: "Grazie Dabi." Gli sorride e cominicia a mangiare.
Dabi lo vede felice e si rilassa.
Dabi: "Usciamo da qui." Lo porta fuori e s'incamminano per la città.