Capitolo 14 "La cena"

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Jimin non si aspettava un ristorante del genere, pensava veramente che lo portasse al McDonald's.

Si dovette ricredere quando si trovò di fronte a quel piccolo ristorante elegante.

Un cameriere si avvicinò a loro quando erano sulla soglia dell'entrata.

"Benvenuti, avete prenotato?". Chiese gentilmente.

"Si, un tavolo per due a nome Jeon". Disse JK cordialmente.

"Prego, seguitemi, vi accompagnerò al vostro tavolo". Disse il cameriere sorridendo.

I due ragazzi seguirono il cameriere e furono portati al loro tavolo.

Il ristorante aveva già lasciato a bocca aperta Jimin ma il loro tavolo lo lasciò letteralmente senza parole.

Il  tavolo era sotto un portico, il pavimento e il soffitto erano interamente il legno. Era incorniciato da una piccola staccionata sempre il legno con al di sopra delle leggere tende bianche che arrivavano quasi al pavimento.

Al centro di ogni tavolo c'era una candela che rendeva l'atmosfera più romantica e la vista era semplicemente spettacolare.
Il mare illuminato dalla luna che veniva rispecchiata in esso.

Il cuore di Jimin aveva accelerato il suo battito, era tutto così romantico che stavano iniziando a sudargli le mani. Lui non cercava amore, lui voleva solo divertimento.
Più se lo ripeteva nella testa più sembrava crescere l'imbarazzo mentre si accomodavano al tavolo.

Anche JK era agitato, era contento di aver ottenuto quella cena ma non poteva non sentirsi maledettamente impacciato per quella bella atmosfera.

Ma uno dei due doveva pur alleggerire quella tensione.

"Complimenti, hai scelto proprio un bel ristorante. Il tavolo poi è spettacolare". Disse Jimin sorridendo con le guance tinte di rosso.

"Scommetto che pensavi ti portassi al Mc". Disse ridendo cercando di smorzare il suo imbarazzo.

"Onestamente si". Disse sorridendo. Non si stavano sfottendo come al solito. Stavano facendo una normale conversazione.

"Ho cercato i migliori ristoranti della zona e questo è quello che ha attirato la mia attenzione". Disse sorridendo, orgoglioso della scelta.

"Hai buon gusto". Disse sinceramente.

"Oh, lo so che ho buon gusto". Disse maliziosamente facendo intendere che nel suo buon gusto era compreso anche lui.

Per la prima volta Jimin non seppe come controbattere, arrosi per il complimento sottinteso.

Subito dopo arrivò il cameriere per prendere le loro ordinazioni.

Nel frattempo che aspettavano l'arrivo delle loro ordinazioni Jimin si mise a scattare qualche foto al panorama. Senza farsi vedere ne scattò una anche a JK, pensava di non essere stato scoperto.

"Se volevi una mia foto mi mettevo in posa". Disse ridendo soprattutto per il rossore che incendiò le guance di Jimin dopo essere stato beccato.

Stava per controbattere ma arrivò il cameriere con i loro piatti.
Avevano entrambi ordinato una tagliata con delle verdure.

"Mmm anche il cibo è buono". Disse Jimin gustandosi il primo pezzetto di carne.

"Concordo con te. Anche il vino è buono". Disse JK bevendone un sorso.

La cena stava andando bene, avevano ordinato anche il dolce e la serata era trascorsa tra risate e storie passate.
Fu proprio una di queste a rovinare l'atmosfera.

Mentre JK stava pagando Jimin andò un momento in bagno.

Jimin stava per entrare ma si scontrò con qualcuno che stava uscendo.
E in quel momento tutta la magia di quella sera svanì nel nulla.
Il passato si ripresentò senza avvisare nel peggior modo possibile.

Davanti a lui immobile mentre lo scrutava c'era colui che gli aveva spezzato il cuore. Colui che aveva perfino la faccia tosta di sorridergli dopo tutto il male che gli aveva fatto.
Avrebbe voluto fuggire a gambe levate ma non poteva lasciare JK da solo, non dopo tutto quello che aveva fatto per lui quella sera.

Lasciò il suo passato lì impalato senza che potesse aggiungere altro e raggiunse Jk che lo stava aspettando.

Indossò un finto sorriso per non mostrare il suo vero stato e presero un taxi per tornare a casa.
Appena rincasarono gli altri erano ancora svegli, intenti a giocare a Monopoli.
Jimin gli sorpassò salutando appena per poi dirigersi verso la sua camera e chiudersi dentro.

"Che gli hai fatto?". Chiese preoccupato Yoongi, aveva visto poche volte suo cugino con quello sguardo. E la cosa non prometteva mai nulla di buono.

"Io niente. La serata è andata bene, almeno così pensavo fino a poco tempo fa". Disse tristemente JK che non capiva il comportamento di Jimin dopo la loro serata.

"Sembri sincero. Ci andrò a parlare io". Disse Yoongi alzandosi e andando verso la camera di suo cugino.

Gli altri non dissero niente, erano solo dispiaciuti per Jk. Perfino Hobi provava pena per il suo amico anche se l'idea della loro cena non gli era mai andata giù.
Tra loro c'era una sfida, ma era leale, non si sarebbero mai feriti realmente per un ragazzo.
La loro amicizia veniva prima di tutto.

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