Capitolo 11 "Piccolo scherzetto"

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Era notte e tutti stavano dormendo profondamente ignari di cosa sarebbe successo a breve.
Due della compagnia non avevano sonno, era usciti per farsi una bevuta che gli rese molto allegri.

Infatti appena rientrarono si stavano trattenendo nel non esplodere dalle risate svegliando tutti quanti.
Ma nonostante tutto l'alcool in circolo sembrava che sentissero il bisogno di berne altro.

"Ci facciamo l'ultimo drink e poi filiamo a letto". Disse JK con un sorriso sghembo.

"Ok ci sto". Rispose Hobi sorridendo.

JK si mise alla ricerca di qualsiasi tipo di alcolico, aveva rovistato su ogni mobile ma non aveva trovato niente.

L'ultimo posto dove non aveva ancora cercato erano i mobili,quelli in alto.
Prese una sedia e la avvicinò al mobile, ci salì sopra e per miracolo riuscì a tenersi in equilibrio senza cadere.

Non trovò quello che cercava ma appena afferrò la scatola si ritenne comunque soddisfatto, nella sua mente annebbiata dall'alcool stava già prendendo forma un'idea un po' perfida.

"Guarda che cosa ho trovato?". Disse ghignando sventolando la scatola rivolgendosi a Hobi.

"Quelli sono sicuramente di Jimin". Disse ridendo.

"Ti correggo, erano di Jimin". Un sorriso perfido aveva preso forma sul suo viso.

"Oddio Jk, cosa vuoi fare?". Disse con un tono curioso.

"Ho intenzione di fare un piccolo scherzetto a pasticcino". Disse sorridendo scendendo dalla sedia rimettendola apposto.

"Ti caccerai nei guai". Disse ridendo immaginandosi la scena appena lo avrebbe scoperto Jimin.

"Voglio vedere il lato oscuro di psico". Disse cercando un posto dove nascondere la scatola.

Hobi prese il telefono dalla sua tasca e scattò una foto a Jk mentre teneva la scatola in mano.

"Perché mi hai scattato una foto?". Chiese curioso Jk guardando Hobi.

"Sarà la foto per la tua lapide appena psico ti avrà ucciso". Disse ridendo.

"Idiota ahhaha". Si mise a ridere.

JK ora doveva nascondere la scatola, aveva incaricato Hobi come sentinella per avvisarlo se arrivava qualcuno mentre lui agiva.

Guardò diversi posti finché alla fine optò per nasconderla sotto al divano, c'era il giusto spazio per nasconderla senza notarla facilmente.
Nascondiglio perfetto, si fece i complimenti da solo.

"Bene, fatto, ora possiamo andare a dormire". Disse JK ghignando.

"È stato bello esserti amico JK, questa sarà la tua ultima notte". Disse ridendo battendo sulla spalla dell'amico.

"Smettila di sparare cagate e andiamo a dormire". Disse colpendo il suo braccio.

Anche gli ultimi due andarono a dormire, chi sereno, chi soddisfatto per lo scherzetto.

L'indomani.
Tutti si erano svegliati sereni, uno più degli altri pensando ai suoi dolcetti, al gusto che presto avrebbe assaporato.

I ragazzi si erano divisi, chi era già andato in spiaggia, chi si stava cambiando e chi si era nascosto in attesa di cogliere l'inizio del suo divertimento.

Jimin era in soggiorno e si era guardato intorno per vedere se era effettivamente solo.
Ai suoi occhi lo era, ma qualcuno si era nascosto dietro il divano senza che se ne accorgesse.
Jimin afferrò la sedia e senza far rumore la spostò per salirci sopra.
Aprì il mobiletto e allungò la mano che però afferrò il vuoto, non trovò nessuna scatola.
Il panico stava salendo, si chiedeva se l'avesse veramente messa lì, magari era sul mobile affianco.
Rovisto anche su quello vicino ma non trovò assolutamente nulla.
Scese dalla sedia e iniziò a camminare avanti e dietro chiedendosi che fine avesse fatto.
Nessuno sapeva che aveva nascosto lì il suo tesoro.
La rabbia stava salendo mentre qualcuno cercava di trattenere le risate guardando psico in preda ad una crisi isterica.

Ci fu un breve movimento, quasi impercettibile se non fosse che nel soggiorno era calato il silenzio all'improvviso.

JK anche se si era accorto di aver fatto un lieve rumore non ci diede peso, pensando che comunque non fosse stato sentito.
Ma qualcuno aveva sentito perfettamente e stava già ribollendo di rabbia, ma cercò di contenersi.

Si avvicinò cautamente al divano ghignando quando vide i piedi di JK, bene, era di spalle e sembrava sicuro di non essere stato scoperto.

JK era messo a quattro zampe e stava dando le spalle a Jimin, non si era ancora accorto che non era più all'interno della sua visuale.

Jimin saltò sopra di lui e si aggrappò ai capelli tirandogli all'indietro.
JK a momenti faceva un piccolo infarto per lo spavento, per il dolore alla cute urlò forte, l'altro rise malvagiamente soddisfatto della reazione.

"Tu, piccolo bastardo, ridammi i miei mochi o diventerai pelato in breve tempo". Disse incazzato tirando ulteriormente i capelli.

"Tu sei pazzo". Disse prima di urlare di nuovo.

"Si sono pazzo. E se non mi ridai i miei mochi tu sarai morto". Disse saltellando sulla sua schiena.

"Aiutoooooooo. Qualcuno mi tolga di dosso la bestia di satana". Disse urlando sperando che qualcuno arrivasse in suo soccorso.

Arrivò qualcuno.....

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