Capitolo 24 "Ultimo giorno"

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Erano andati in spiaggia a tarda ora, il sole stava tramontando.
Non erano riusciti ad andare prima perché i ragazzi si dovevano riprendere dalla serata precedente.
Mentre loro lottavano con i postumi della sbornia Jimin gli aveva sfottuti, gli aveva mostrato i video che gli aveva fatto.
Avevano riso tutti vedendosi in quelle condizioni, l'espressione di Jimin era cambiata solo quando aveva visto il video di JK, il suo sguardo era perso.
Ricordava quello che successe dopo, quel complimento lo aveva colpito più di quanto avesse potuto immaginare.

Ora stavano osservando la bellezza dei colori del tramonto che si riflettevano sullo specchio d'acqua.
Come dei bambini si misero a correre sulla riva, si schizzavano l'acqua alzandola con i piedi.
Ridevano con quelle risate cristalline e contagiose, sorrisi così ampi da sembrare quasi irreali.

Si fermarono solo per sedersi sugli asciugamani che avevano portato, avevano pensato di cenare lì con dei semplici panini.
Nel frattempo Nam e Jin avevano accesso un piccolo falò, avevano recuperato la legna dal piccolo boschetto vicino alla casa dove alloggiavano.
Seduti attorno ad esso iniziarono a mangiare, ripercorrendo tutto quello che era successo quella settimana.

Era stata fantastica, Jimin finalmente era riuscito a dare a Taemin ciò che meritava, aveva conosciuto delle persone fantastiche.
Una di loro gli faceva battere così forte il cuore che sembrava potesse esplodere in qualsiasi istante.
Ogni volta che il suo sguardo si posava su di lui poteva sentire lo sfarfallio di milioni di farfalle che invadevano il suo stomaco.

Dal suo zaino Hobi tirò fuori un pacchetto di marshmallow e degli stecchini lunghi, ne infilò un paio in ognuno e li passò ai suoi amici.
Gli avvicinarono al fuoco per dorarli, quelli di Hobi si stavano carbonizzando, gli altri si misero a ridere vedendolo con il broncio che osservava i suoi marshmallow completamente neri.

Il pacchetto era stato completamente svuotato, Jimin si era offerto di prepararne uno per Hobi che sorrise quando finalmente riuscì a mangiarli pure lui.

JK era seduto vicino a Jimin, gli diede un colpetto al braccio richiamando la sua attenzione, gli chiese a bassa voce.

"Ti va di fare due passi in riva al mare noi due?". Era leggermente in imbarazzo mentre glielo chiedeva.

"Si certo". Gli disse Jimin sorridendo, felice per quella proposta.

Gli altri ragazzi vedendo i due alzarsi non dissero niente, gli trovavano adorabili.

L'acqua era fredda ma era piacevole sentirla sui piedi, erano in silenzio a godersi l'atmosfera.
Camminarono per un po' allontanandosi leggermente dal gruppo.
JK chiese a Jimin se gli andava di sedersi sulla sabbia per guardare le stelle.

I due erano così impacciati, seduti sulla sabbia, mentre ammiravano quei meravigliosi puntini luminosi.
Il silenzio non era fastidioso o opprimente, apprezzavano anche il semplice fatto di stare insieme.

JK aveva il cuore che batteva all'impazzata voleva dire qualcosa, si fece coraggio, prese un gran respiro continuando a guardare le stelle.
Se lo avesse guardato negli occhi non avrebbe detto niente, paralizzato dalla sua bellezza.

"Potrei essermi innamorato di te senza rendermene conto, potrei averti fatto entrare nel mio cuore senza che mi fosse stato chiesto il permesso. Potrei soffrire solo al pensiero che domani ci dovremmo salutare.
Vorrei poterti portare con me". Disse tutto d'un fiato,agitato, con il cuore in gola.

Si voltò verso Jimin che non aveva detto niente.
Avevano entrambi gli occhi lucidi, in un attimo Jimin prese il viso di JK tra le sue mani e fece incollare le loro labbra, facendo scivolare una lacrima lungo il suo viso.

JK approfondì il bacio colpendo il labbro inferiore di Jimin con la lingua, lui schiuse le labbra per far danzare le loro lingue.
Gli mise una mano dietro alla nuca, aveva paura che si pentisse di quel bacio, aveva così tanto desiderato quello labbra carnose che aveva paura che fosse tutto un sogno.

Si staccarono per riprendere fiato, si guardarono negli occhi.
JK sfiorò con le dita la guancia di Jimin continuando a guardarlo negli occhi, gli disse.

"Sei stupendo, dimmi che non sto sognando". Disse dolcemente.

"Se fosse un sogno vorrei starci per sempre". Disse dandogli un bacio a stampo.

"Non voglio lasciarti qui". Disse tristemente prendendogli una mano facendola incastrare con la sua.

"Non ti libererai di me così facilmente". Gli disse sorridendogli.

"Dobbiamo tornare". Si alzò tenendo le mani unite e lo aiutò  ad alzarsi.

"Non vorrò mai liberarmi di te pasticcino". Disse dandogli un bacio per poi ritornare verso i loro amici.

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