Quella stupida festa (Dafne)

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Il suono della risata di Justin diventa ovattato e il mondo intorno a me si scurisce, ma grazie a Dio lui mi riporta alla realtà scuotendomi un poco: "ci sei Dafne? Chi ti ha scritto?" Gli occhi diventano lucidi ma riesco a nasconderglielo: "Clara"
"Clara? Quella della 3B?"
"No, non abita qui"
"Ti va di dirmi chi è questa Clara? Se ti fa stare così non va bene"
"Ah beh pensi che non lo sappia? Mi credi stupida?"
Ignorando le mie parole continua: "è la tua ex?"
"Si, ma parliamo di Benjamin. Fammi vedere una foto daiii" insisto 

"non mi piace" dico arricciando il naso, "sembra uno di quelli stronzi che ti fanno soffrire e poi se ne vanno senza guardarsi indietro""Sei impazzita?""No, quello impazzito sei tu, stai attento con lui""Ok allora sta sera lo conoscerai alla festa...

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"non mi piace" dico arricciando il naso, "sembra uno di quelli stronzi che ti fanno soffrire e poi se ne vanno senza guardarsi indietro"
"Sei impazzita?"
"No, quello impazzito sei tu, stai attento con lui"
"Ok allora sta sera lo conoscerai alla festa"
"Festa? Quale festa? Io non posso andare alle feste" dico preoccupatissima
"Dafne stai tranquilla, è a casa di Benji"
"Non mi importa di chi è la casa, io non ci posso andare"
"Ci sarà anche Carlotta" 
"Mi piacerebbe molto venire, ma mio padre non me lo permetterebbe mai" in quel momento mi arriva una chiamata. Parli del diavolo...
"Pronto papà?"
"Brutta merda dove cazzo sei finita? Appena torni ti rinchiudo in camera e non azzardarti ad uscire." Non faccio in  tempo a rispondere che mi chiude in faccia e Justin, che aveva sentito tutto, mi dice: "Vieni a vivere da me. Chissene frega di tuo padre" gli rido in faccia per poi dire: "va bene. Però ora andiamo alla festa."
"Sii che bello, ti presto dei vestiti di mia sorella." Risponde emozionato come una bambina di cinque anni che riceve una bambola al compleanno.

Appena arriviamo a casa sua ci apre la porta sua sorella

"Ciao Jus, chi è questa? La tua fidanzata?" Io e Justin ci guardiamo per poi scoppiare a ridere

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"Ciao Jus, chi è questa? La tua fidanzata?" Io e Justin ci guardiamo per poi scoppiare a ridere. Nel senso, lui è gay e io pure.
"No Sandy, è una mia amica"
"Uffa, quando ci metterai a trovarti una ragazza? Non puoi rimanere single tutta la vita." Le rispondiamo con solo delle risate per poi dirigerci in camera dei due fratelli.
"Questo ti piace?"
"No"
"Questo?"
"No" 
Dopo aver rifiutato quasi tutto il guardaroba di Sandy, justin mi chiede sfinito: "Questo ti piace?"

"è veramente stupendo, ha lo stesso colore dei miei occhi""Da quando hai gli occhi verdi?" dice ridendo Justin"Tengo sempre le lenti a contatto colorate perchè non voglio che le persone li vedano

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"è veramente stupendo, ha lo stesso colore dei miei occhi"
"Da quando hai gli occhi verdi?" dice ridendo Justin
"Tengo sempre le lenti a contatto colorate perchè non voglio che le persone li vedano." Ho dovuto spiegargli anche il motivo e cioè che non voglio assomigliare troppo a mia madre.
Non so se ho fatto bene ma lui ha ascoltato e alla fine mi ha abbracciata dicendo: "puoi restare qui quanto vuoi."

Una volta arrivati alla festa Benjamin ci apre la porta e Justin felicissimo lo abbraccia e gli dice: "ciao amore" ma lui è stato stronzo, lo ha spinto via dicendogli: "Justin cazzo, non devono vedere mentre mi abbracci. Ma soprattutto, chi cazzo è questa?"
Intervengo abbastanza incazzata: "Sono Dafne, piacere. Sono anche lesbica comunque." Poi per prenderlo in  giro imito la sua voce: "Ma soprattutto" alza gli occhi al cielo, ma continuo ugualmente: "se ami veramente una persona non te ne dovrebbe fregare un cazzo di cosa pensa la gente di te. Grazie per avermi invitato alla tua festa di merda, vaffanculo." Entro in casa colpendogli la spalla, ma la prima persona che noto è Clara. Cerco di allontanarmi ma lei mi raggiunge in una camera che credo fosse quella degli ospiti.
"Dafne, non hai risposto all'ultimo messaggio che ti ho mandato" le sto dando le spalle perchè guardarla in faccia mi ucciderebbe.
"scusa Clara ero fuori con un mio amico."
"girati" non le rispondo, quindi insiste, alzando la voce: "girati ho detto."
Quando obbedisco mi fissa e continua a parlarmi: "perchè piangi? Sono qui ora."
"esci dalla mia vita" riesco a dire con un sibilo di voce
"perchè sei scappata da me Dafne?"
"perchè non ti fai i cazzi tuoi?" Un suo schiaffo mi colpisce la guancia sinistra e io mi metto a correre finchè non vedo Carlotta seduta fuori dalla casa sul divanetto a dondolo.

"Come stai?" le chiedo, sedendomi di fianco a lei, è veramente bellissima, nonostante il mascara colato e gli occhi rossi.

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